Rottamazione cartelle esattoriali: come cambia con il Decreto Aiuti

Il Decreto Aiuti ha cambiato le regole sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Scopriamo quali sono le novità.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.
Cartelle esattoriali calcolo
  • Il Decreto Aiuti ha raddoppiato la soglia limite della rottamazione delle cartelle esattoriali.
  • Possono aderire alle nuove condizioni i contribuenti che presentano la domanda di rateizzazione dopo il 16 luglio 2022.
  • Le aziende in grave difficoltà economica possono accedere alla rottamazione a 120 rate.

Arrivano alcune novità relative alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Ad introdurre queste novità ha provveduto il Decreto Aiuti, che è andato a modificare la modulistica di riscossione.

Prima di proseguire è necessario effettuare una precisazione: nel momento in cui si parla di rottamazione delle cartelle esattoriali, ci si riferisce a quella misura fiscale che permette ai contribuenti di estinguere il proprio debito con il fisco, evitando di pagare le sanzioni sugli importi che sarebbero dovuti.

In molti casi, quando i contribuenti si trovano davanti ad una cartella esattoriale, che contiene un debito verso il fisco, devono pagare degli importi particolarmente alti. Per questo motivo chiedono la dilazione del pagamento: in estrema sintesi viene rateizzato l’importo da saldare. Questa richiesta viene effettuata principalmente da quanti si ritrovano in difficoltà economica.

Cartelle esattoriali: raddoppia la soglia limite

L’Agenzia delle Entrate, lo scorso 16 luglio 2022, ha reso disponibile la nuova modulistica per richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali.

È stato necessario predisporre dei nuovi moduli, perché si è dovuto tenere conto delle modifiche che il Decreto Aiuti ha applicato all’articolo 19 del Decreto n. 602 del 1973 del Presidente della Repubblica. Ad aver subìto le modifiche più importanti è stato, nello specifico, il comma 1.

Entrando un po’ di più nel dettaglio, questa modifica ha coinvolto la soglia limite per la rottamazione delle cartelle esattoriali, che è stata portata da 60.000 a 120.000 euro. È stata, quindi, innalzata la soglia limite per poter accedere a questa agevolazione, del doppio.


Da quando è possibile rateizzare

Le nuove soglie previste per la rateizzazione delle cartelle esattoriali partono dal 16 luglio 2022. Anzi: è più corretto dire che le nuove regole valgono per le domande che sono state presentate dopo questa data.

Ma non solo, sarà anche necessario presentare una specifica documentazione con la quale attestare la momentanea difficoltà del contribuente. Quest’ultima è una condizione necessaria per poter accedere all’agevolazione.

I diretti interessati, comunque, dovranno anche tenere presente che la rateizzazione delle cartelle esattoriali può decadere, nel momento in cui non vengono saldate otto rate anche non consecutive.

Nel caso in cui non si dovesse provvedere ad onorare le rate previste, non sarà più possibile accedere ad una nuova rateizzazione. Il contribuente avrà, comunque, la possibilità di richiedere un’altra dilazione per delle cartelle esattoriali differenti.

Cartelle esattoriali fino a 120.000 euro

Agenzia delle Entrate

Il contribuente, per riuscire ad ottenere la rottamazione delle cartelle esattoriali fino a 120.000 euro, dovrà accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni, e presentare la domanda nella sezione: “Rateizza adesso“.

La stessa operazione può essere effettuata anche compilando il modello R1 e poi inviandolo tramite PEC (posta elettronica certificata) agli indirizzi che sono presenti sul modulo stesso.

A questo modulo sarà necessario allegare anche un documento, con il quale si dichiara la momentanea difficoltà economica. Non sarà, comunque, necessario aggiungere altri documenti, eccetto le dichiarazioni, che attestino o certificano lo stato di difficoltà economica.

Il contribuente avrà, a questo punto, la possibilità di accedere al piano di rateizzazione del debito. Le rate potranno essere costanti o crescenti (a sceglierlo sarà il contribuente stesso). Il debito potrà essere saldato in massimo sei anni, con 72 rate.


Rateizzazione dei debiti oltre i 120.000 euro

Nel caso in cui l’importo della cartella esattoriale superi i 120.000 euro, la richiesta di rateizzazione della stessa dovrà essere inviata unicamente tramite Pec. Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

  • un certificato che attesti la situazione reddituale Isee, nel caso in cui i diretti interessati siano delle ditte individuali ed abbiano aderito a dei regimi fiscali semplificati;
  • una copia dell’ultimo bilancio approvato e depositato, il prospetto dell’indice di liquidità e dell’indice Alfa, nel caso in cui si tratti di una ditta individuale con regime fiscale ordinario. Le stesse regole valgono anche per gli altri tipi di imprese.

Il piano ordinario permette di saldare l’importo nell’arco di sei anni, con 72 rate costanti o crescenti, a seconda della scelta effettuata.

Cartelle esattoriali imprese

Cartelle esattoriali: rottamazione da 120 rate

Tra le possibilità messe in campo dall’Agenzia delle Entrate Riscossioni vi è anche quella di accedere ad un pagamento dilazionato molto lungo, che può superare le 72 rate. Potranno accedere a questo piano straordinario unicamente quelle aziende che non riescono, in alcun modo, a rimborsare il proprio debito utilizzando la rateizzazione ordinaria. Questa soluzione permette di restituire l’importo in 120 rate costanti.

Per poter accedere a questo particolare piano di rientro, è necessario essere in possesso dei requisiti indicati dal Decreto del 6 novembre 2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il suddetto decreto stabilisce, inoltre, anche il numero delle rate che sono concesse per dilazionare il pagamento della cartella esattoriale.

Il contribuente dovrà allegare la documentazione attraverso la quale attesti la difficoltà economica che sta attraversando. Per poter richiedere la dilazione a 120 rate, il diretto interessato si deve trovare nelle seguenti condizioni:

  • per le ditte individuali con regime fiscale semplificato: l’importo della rata deve essere superiore al 20% del reddito mensile;
  • per le ditte individuali in regime fiscale ordinario e per le altre imprese: la rata deve essere superiore al 10% del valore della produzione mensile e nello stesso tempo l’indice di liquidità è compreso tra lo 0,5 e l’1.

Stralcio delle cartelle inferiori a 1.000 euro

Con il nuovo governo Meloni inoltre, viene stabilito uno stralcio delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 1.000 euro, che secondo i conti pubblici comportano una ingente spesa per la riscossione. Si tratta di una delle misure prese in considerazione con l’obiettivo di introdurre una pace fiscale estesa a tutti i cittadini.

Oltre a questa misura, si prevede anche lo sconto fiscale del 50% sulle cartelle esattoriali il cui importo varia da 1.000 a 3.000 euro. Tenendo presente che in questi mesi verranno inviate almeno 13 milioni di cartelle esattoriali, risalenti al periodo di imposta 2015, si intendono seguire queste linee guida per recuperare le somme per cui i cittadini si trovano a debito, applicando i meccanismi di saldo e stralcio.

Si discute infine di una possibile riduzione della sanzione su questi importi del 5%, secondo le nuove linee guida del governo.

Rottamazione cartelle esattoriali – Domande frequenti

Qual è la novità più importante introdotta dal Decreto Aiuti sulle cartelle esattoriali?

Senza dubbio, la novità più importante è la soglia limite per la rottamazione semplificata delle cartelle esattoriali, che è stata portata da 60.000 a 120.000 euro.

Quali sono i soggetti che possono usufruire della rottamazione delle cartelle?

Per poter beneficiare della rottamazione delle cartelle esattoriali semplificata fino a 12.000 euro, è necessario aver presentato la domanda dopo il 16 luglio 2022. Ecco cosa sapere.

I debiti con il fisco in quante rate possono essere rimborsati?

L’Agenzia delle Entrate permette di rientrare dei debiti fiscali in 72 rate, pagabili in sei anni. In alcuni casi, quando il contribuente è in grave crisi finanziaria, può permettere il rientro in 120 rate.

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dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 27 Marzo 2023
Dottore commercialista specializzato in organizzazione e gestione dello studio professionale, consulenza direzionale e digitalizzazione dei processi. Nonostante sia un pianificatore nato, ha delle intuizioni geniali.
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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16 commenti su “Rottamazione cartelle esattoriali: come cambia con il Decreto Aiuti”

  1. Il CAF mi ha chiamato dicendo che nella dichiarazione 2020 relativa al 2019 non mi è stato tolto il bonus Renzi di cui non avevo diritto . Ora mi chiede di versare adesso la cifra . L’agenzia delle entrate non mi ha richiesto nulla . Devo pagare adesso ?

    Rispondi
    • Al CAF arriva la comunicazione da parte della agenzia delle entrate in vece del contribuente. La dinamica è corretta. Se vuole approfondire può richiedere copia della comunicazione ricevuta dal CAF.
      Grazie per averci scritto
      Team partitaiva.it

      Rispondi
    • Buongiorno,
      le consigliamo di procedere alla dilazione come programmato, ancora le misure non sono definitive e non è chiaro cosa succederà per le dilazioni pregresse.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  2. Buongiorno ho un piano di rottamazione ter iniziato nel 2018 e devo pagare l’ottava rata entro il 30 novembre. Sarà possibile un’ulteriore dilazione?

    Rispondi
    • Buongiorno Rosalba,
      è un quesito al quale è complicato rispondere senza analisi documentale. La nuova pace fiscale sarà all’esame del parlamento ed entro dicembre ne sapremo di più, nel frattempo le consigliamo di non assumere iniziative sulla sospensione della dilazione senza aver prima consultato un professionista.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  3. Salve, lo stralcio delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 1.000 euro avviene in automatico una volta entrata in vigore la legge o bisogna comunque fare richiesta?

    Rispondi
    • Buonasera,
      il provvedimento è previsto con modifiche nella bozza di legge di bilancio, che ha avviato il suo iter parlamentare. Ne sapremo di più il prossimo mese.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  4. Salve,
    ho un ruolo del 2016 in cui sono previste anche sanzioni e interessi. Poiché ho letto che per i ruoli successivi al 2015 saranno stralciate queste 2 voci, volevo sapere come si può richiedere lo stralcio e se anche per questa informazione dobbiamo aspettare istruzioni successive.
    Grazie

    Rispondi
  5. Buongiorno luigi ho 67 anni mi sono arrivati 3 cartelle del bollo anno 2018,una 2016 e una 2019 300 è passa e ciò angora da pagare 2020,2021,è 2022 devo pagare o no

    Rispondi
  6. Salve,
    ho ricevuto richiesta di pagamento di una cartella esattoriale risalente al 2004,il cui importo iniziale era 3500 euro (a quanto scritto dovuto a inesattezza della commercialista nel dichiarare l’IVA dovuta per il 2002).
    Io non ho mai ricevuto notifiche fino ad oggi (attualmente pensionato), e l’importo è aumentato di molto con multe ed interessi.
    Inoltre ho scoperto che, senza notifica preventiva, un immobile di mia proprietà è stato ipotecato nel 2011 per un importo pari al doppio della cartella con multe ed interessi (circa 17000 euro).
    C’è qualcosa che posso fare per difendermi contro tali vessazioni?
    La nuova legge potrebbe permettermi di sanare la posizione iniziale (di cui non so neanche se sia lecita la richiesta) senza multe ed interessi? Posso richiedere l’eliminazione dell’iooteca nel mentre?

    Grazie e buona giornata,
    Damiano

    Rispondi
    • Buonasera,
      la situazione è abbastanza complessa e richiede una verifica attenta delle notifiche. Consigliamo di rivolgersi ad un professionista del contenzioso che verifichi l’avvenuta e corretta notifica, che potrebbe inficiare la riscossione e agevolare la sua posizione.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

      Rispondi

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