TFR amministratore unico aziendale: cos’è e perché utilizzarlo

Il trattamento di fine mandato (TFM) per gli amministratori è simile al TFR per dipendenti. Tuttavia, sono presenti anche degli aspetti unici. Scoprili nella nostra guida.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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TFR amministratore unico
  • Il TFR amministratore unico conosciuto anche come TFM (trattamento di fine mandato) è una somma aggiuntiva che verrà attribuita all’amministratore a conclusione del suo mandato.
  • Il TFM è facoltativo, e per essere valido deve essere previsto all’interno dello statuto, sancito con una delibera assembleare e con data certa prima della nomina dell’amministratore.
  • L’importo del TFR (TFM) è completamente deducibile per l’azienda e non si cumula con il reddito dell’amministratore.

Conosciuto anche con l’acronimo TFM, ovvero trattamento di fine mandato, il TFR per amministratore unico è una somma di denaro concessa all’amministratore, e che prevede diversi vantaggi dal punto di vista fiscale sia per quest’ultimo sia per l’azienda.

Per certi aspetti è simile al trattamento di fine rapporto per dipendenti. Tuttavia, prevede una serie di caratteristiche uniche, oltre a delle regole da rispettare se vuoi dedurre questa spesa aziendale e ottenere benefici dal punto di vista della tassazione, come amministratore.

Nella seguente guida, avrai accesso a tutte le informazioni necessarie per comprendere cos’è, come funziona, e tutti i pro e i contro di questa indennità.

Cos’è il TFR per amministratore unico aziendale

Se per i dipendenti esiste il TFR, ovvero il trattamento di fine rapporto, nel caso dell’amministratore unico di una società di capitali o di persone, si parla di TFM.

Questo acronimo identifica il trattamento di fine mandato: consiste in un compenso aggiuntivo, stabilito a priori dalla società, e che verrà attribuito all’amministratore nel momento in cui terminerà il mandato, per normale cessazione dei termini, per licenziamento o dimissioni.

I due acronimi vengono spesso intercambiati, dato che non è previsto un vero e proprio regolamento per ciò che riguarda il TFM. Quindi viene preso come riferimento l’art 2120 e 2364 del codice Civile, nel quale si stabilisce che una società può stabilire un compenso aggiuntivo per il amministratore, simile al TFR dei dipendenti.

Trattamento di fine mandato
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Come funziona il trattamento di fine mandato

Le caratteristiche particolari del TFM sono le seguenti:

  • facoltativo;
  • si riferisce a soggetti che non hanno vincoli di subordinazione;
  • prevede l’accantonamento di un fondo assicurativo.

La presenza del TFM non è un obbligo di legge come per il TFR per i dipendenti. Ciò comporta che non tutti gli amministratori lo ricevono, ma solo nel caso in cui è stata prevista tale indennità.

Inoltre, non è un sistema esclusivo per i dirigenti, ma potrà essere utilizzato come forma di compenso aggiuntivo per qualunque soggetto collaboratore, non sottoposto a un contratto di subordinazione.

Anche la tipologia di forma è unica. Infatti, è prevista la creazione di un fondo assicurativo di accantonamento, che prende il nome di fondo TFM e che potrà essere intestato direttamente all’amministratore, oppure quest’ultimo potrà scegliere di intestarlo a uno dei suoi eredi o familiari.

Differenza tra TFR e TFM

Le sigle TFR e TFM sono spesso utilizzate in modo simile per parlare del trattamento di fine rapporto/mandato degli amministratori. Tuttavia, se dal punto di vista legislativo e fiscale si prendono come riferimento le normative dell’indennità dei dipendenti, vi sono profonde differenze tra i due istituti giuridici, come indicate nella seguente tabella.

TFR/TFM amministratoreTFR dipendente
FacoltativoObbligatorio
Deve essere inserito all’interno dello statutoÈ regolamentato in maniera precisa dalla legge
L’importo dovrà essere stabilito in accordo tra le partiL’importo è stabilito in rapporto alla retribuzione annua
È un costo deducibileFa cumulo con il reddito del dipendente
Non puoi richiedere un’anticipazioneSono previste richieste di anticipazioni

Il primo aspetto da considerare è l’obbligatorietà prevista per il TFR dei dipendenti e non concepito per quello degli amministratori. Inoltre, mentre il trattamento di fine rapporto di un soggetto subordinato è regolamentato da diversi articoli del codice Civile e del TUIR, per il TFM si fa riferimento a queste normative per similitudine.

Inoltre, il TFR per dipendenti prevede un importo annuo fissato dalla legge pari alla retribuzione annua divisa per 13,5. Nel caso del TFM ciò non è previsto. Infine, rispetto al TFR per i dipendenti, nel caso del TFM non è possibile la richiesta di anticipazione.

Quando non è previsto il TFR amministratore

Il TFM non può essere utilizzato per particolari tipologie di attività come le società a responsabilità limitata unipersonale (Srls), in base allo statuto stesso. Si andrebbe infatti contro la natura stessa della Srls con un unico socio.  Invece può essere previsto nelle:

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Come determinare il TFR amministratore unico

In quanto trattamento sussidiario e facoltativo, se vuoi ottenere il TFM come amministratore unico di una società, dovranno essere rispettate alcune regole:

  • inserire il TFM nello statuto;
  • prevedere l’approvazione dell’assemblea;
  • presenza di data certa.

Infatti, è importante specificare la presenza del trattamento di fine rapporto per l’amministratore all’interno dello statuto sociale. Inoltre, prima della nomina dell’amministratore, il TFM dovrà essere ratificato con delibera dell’assemblea dei soci.

Ciò porta al principio di data certa, sancito dall’art 16 del TUIR, in base al quale è fondamentale che il trattamento di fine mandato venga confermato dalla delibera dell’assemblea dei soci prima della nomina dell’amministratore.

Quindi, nel caso della costituzione di una nuova società, questo problema non si genera, se è stato previsto nell’atto costitutivo. Ben diversa è la situazione se si vuole offrire all’amministratore, già in carica, un fondo TFM.

In questo caso, dovrai cessare il tuo rapporto precedente con la società e instaurarne un nuovo, subito dopo che sia stata ratificato con delibera l’inserimento del TFM nello statuto societario.

La data certa può essere dimostrata in vari modi. Ad esempio, il verbale di assemblea può essere redatto innanzi al notaio, oppure puoi inserire la delibera presso l’Ufficio del Registro, o inviare una copia via PEC all’amministratore con successiva accettazione dello stesso.

TFR amministratore e posizione contributiva

TFR amministratore unico: trattamento fiscale

Dal punto di vista fiscale il TFR (TFM) amministratore unico ha queste particolarità:

  • costo deducibile per l’azienda;
  • riduzione dell’IRES;
  • è soggetto a una tassazione separata per l’amministratore.

Una società ha il vantaggio di una piena deducibilità dell’accantonamento del TFM in base al principio di competenza, stabilito dall’art 105 comma 4 del TUIR.

Infatti, verrà inserito, nel modello dei redditi Sc, come voce di spesa all’interno dei costi annuali, andando a definire così il reddito imponibile d’impresa soggetto a tassazione, come nel caso di altre voci di costo, come quello del compenso dell’amministratore e del TFR per i dipendenti. Ciò determina un abbassamento dell’IRES.

Vi è solo un limite: l’amministratore deve avere ottenuto il diritto all’indennità. Ciò avviene solo se questa è stata prevista dallo statuto e deliberata dall’assemblea prima della sua nomina. Nel caso inverso, non si applicherà la deducibilità. Un discorso diverso riguarda l’importo che può essere deducibile.

Infatti, in base a una corrente di pensiero, data l’equivalenza con il TFR dei dipendenti, si prevede che la percentuale soggetta a deducibilità non dovrebbe superare il compenso annuo dell’amministratore diviso per il 13,5.

Tuttavia, negli ultimi anni, data la mancanza di una legislazione precisa e di tabelle indicanti minimi e massimi, si è accettata la prassi, in base alla quale le singole parti avranno piena libertà di stabilire l’importo da accantonare.

Questo orientamento è stato confermato anche dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 124/E/2017 in base alla quale il TFM amministratore unico deve essere determinato secondo criteri di ragionevolezza e congruità.

Tassazione amministratori

Anche l’amministratore ottiene dei vantaggi fiscali, grazie alla tassazione separata. Precisiamo che l’importo del TFM non va a fare cumulo sul reddito annuale incidendo sull‘IRPEF, mentre è soggetto a tassazione solo nel momento in cui si verrà a concludere la collaborazione, e quindi verrà percepita concretamente la somma spettante come fine rapporto. In questo caso si deve distinguere tra:

  • tassazione separata: per tutti gli importi che rientrano nel milione di euro, se sono previste le condizioni per la deducibilità come data certa, presenza della delibera e della TFR nello statuto;
  • tassazione ordinaria: per tutti gli importi superiori al milione.

Inoltre, ai fini fiscali devi distinguere se la polizza del fondo TFM è stata intestata a te, oppure hai scelto l’opzione per un familiare o erede. In quest’ultimo caso la compagnia di assicurazione applicherà una ritenuta d’acconto del 12,5%, con una riduzione del 2% per ogni anno superiore ai 10.

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TFR amministratore unico: perché utilizzarlo?

Oltre ai vantaggi dal punto di vista fiscale, il TFM o (TFR) amministratore unico svolge anche un ruolo determinante, nel dare una certa sicurezza agli amministratori e alle società. Infatti, può essere considerato una sorta di pensione, che va a maturare con il tempo e che l’amministratore otterrà una volta concluso il suo mandato.

Può essere un valido sistema utilizzato per coloro che vogliono andare in pensione anticipatamente, anche se non hanno raggiunto l’età richiesta. L’esempio più tipico è quello delle imprese familiari, in cui un amministratore può decidere di lasciare la direzione a soggetti più giovani come i propri figli o parenti, rimanendo comunque parte integrante nell’azienda.

Inoltre, il TFM può essere una valida indennità in caso di licenziamento. Infatti, possono sorgere dei contrasti all’interno della società portando un consiglio a cambiare amministratore. In questo caso, grazie alla somma del TFM, avrai del tempo per trovare una nuova posizione che risulti soddisfacente.

Infine, dal punto di vista della società, oltre alla possibilità di essere inserito tra i costi di gestione, il TFM può essere un utile strumento per fidelizzare un amministratore alla missione aziendale e credere in un determinato progetto.

Rinuncia del TFM da parte dell’amministratore

In particolari condizioni di insolvenza di una società, come amministratore hai la possibilità di scegliere di rinunciare al TFR e di utilizzare la somma al fine di adempiere alle obbligazioni della società. Come comportarsi dal punto di vista fiscale? Devi considerare due diversi casi:

  • amministratore non socio: l’ammontare della TFM non andrà a sommarsi al reddito dell’amministratore data la rinuncia, ma sarà considerato come attivo della società e come tale soggetto a sua volta a tassazione.
  • amministratore socio: in questo caso, la presenza di un surplus, in quanto il soggetto è un azionista della società, non è soggetto a tassazione.

TFR amministratore unico – Domande frequenti

Cosa vuol dire l’acronimo TFM?

Il TFR amministratore unico, o comunemente conosciuto come TFM, è una somma di denaro accantonata negli anni a favore dell’amministratore e che verrà concessa una volta concluso il rapporto collaborativo.

Qual è la forma di TFM per amministratore unico?

Il TFR per amministratore unico è una polizza assicurativa sotto forma di fondo che viene incrementato con versamenti costanti da parte della società a favore dell’amministratore.

Chi può avere il TFM amministratore unico?

Per avere il TFM amministratore unico, è necessario prevederlo all’interno dello statuto della società e ratificarlo con la delibera dell’assemblea. Ecco come funziona.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 16 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 risposte a “TFR amministratore unico aziendale: cos’è e perché utilizzarlo”

  1. Avatar Guido Singarella
    Guido Singarella

    Per una Farmacia in snc i cui soci al 50% sono anche amministratori, non avendo previsto nell’atto costitutivo una polizza TFM, esiste la possibilità di sanare in qualche modo la mancanza e beneficiare della tassazione separata e deducibilità per competenza?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      il TFM sarà deducibile per competenza solo se ha data certa antecedente all’inizio del rapporto.

      Grazie per averci scritto

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