Tasse sui giochi in Italia: quali sono e quando vanno dichiarate

Se giochi al Superenalotto, al gratta e vinci, al Lotto, oppure scommetti online, ogni montepremi ottenuto verrà tassato, in quanto forma di reddito. Scopri quali sono le aliquote fiscali previste per legge e quando dichiarare.

di Gennaro Ottaviano

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  • Tutte le vincite al gioco in Italia sono tassate in quanto forma di reddito.
  • La disciplina fiscale sulle vincite al gioco online e offline ha subito negli anni diverse modifiche, prevedendo oggi un’aliquota variabile in base alla tipologia di gioco.
  • I guadagni ottenuti dal gioco non devono essere inseriti nella dichiarazione dei redditi, salvo alcune eccezioni.

Oggi, le tasse sul gioco in Italia rappresentano il terzo gettito erariale per lo Stato. È quanto indicato dal report SAPAR 20231, tra le associazioni storiche che rappresentano i gestori e i concessionari delle attività del gioco legale. Basta considerare che la filiera del gioco di Stato interessa più di 56.000 esercenti, oltre 9.000 punti vendita e 53.000 esercizi pubblici, con 150.000 posti di lavoro.

A regolamentare la tassazione vi sono state diverse leggi, modificate nel corso degli anni per la nascita di nuovi sistemi di gioco, come quelli online. Oggi la tassazione sulle vincite varia in base alla tipologia di attività autorizzata e agli importi che hai ottenuto.  

Se vuoi scoprire quali sono le aliquote fiscali applicate, in questo articolo troverai le informazioni utili sulle tasse delle diverse tipologie di giochi online e offline e quando devi dichiarare le eventuali vincite.

Tasse sui giochi in Italia: cosa sapere

I giochi e le scommesse in Italia sono attività soggette al controllo dello Stato, regolati da direttive del MEF e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questi ultimi autorizzano le società private a svolgere l’attività di gioco legale.  

Quindi, con questo termine si considerano sia quelle attività online, come le scommesse sportive e i casinò, sia quelle che svolgi presso un punto fisico abilitato.

Prendi il caso del gioco al lotto, dei gratta e vinci e del superenalotto. Inoltre, si considerano anche quelli in TV. Quindi, in Italia i giochi e le scommesse rientrano nei servizi pubblici, legali se svolti tramite:

  • società concessionarie;
  • piattaforme autorizzate dall’ADM;
  • gestori, ovvero piccole e medie imprese che possono gestire il gioco legale dello Stato;
  • esercenti come i titolari di bar e tabacchi aderenti al circuito SisalPay o Lottomatica.

Vengono considerati illegali quei giochi che non prevedono l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sanzionati con una multa da 51€ a 516€, e con l’arresto fino a 3 mesi.

In Italia, ogni vincita che deriva da un gioco e da una scommessa è sottoposta a tassazione. Tuttavia, questa varia in rapporto a diversi fattori.

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Come funziona la disciplina fiscale sui giochi

Negli anni, la disciplina riguardante la tassazione in Italia dei giochi ha subito diverse modifiche. Ciò è avvenuto anche per lo sviluppo di attività online, come le scommesse sportive e i casinò, ma anche alla diffusione di sistemi come gli AWP (amusement with prizes) o new slot e le videolottery (VLT).

Infatti, inizialmente era applicata una flat tax fissa, successivamente modificata con l’applicazione di aliquote variabili in rapporto alla tipologia di gioco e agli importi ottenuti.

Quindi, non si applica un unico sistema di tassazione, ma si prevedono le seguenti imposte fiscali:

  • tassa della fortuna, applicata sulle vincite superiori ai 500€;
  • imposta unica;
  • prelievo erariale unico (Preu).

La tassa sulla fortuna prevede un prelievo sulla parte della vincita eccedente gli euro 500, è stata introdotta dal 2012 e sottoposta a diverse modifiche successive, che hanno variato la percentuale dell’importo.

Oggi prevede un’aliquota dall’8% al 20%. Fa riferimento a giochi come lotterie nazionali ad estrazione istantanea, lotto, superenalotto, gratta e vinci ecc. Gli importi potrebbero essere aumentati nel prossimo anno, come ipotizzato nella nuova Legge di Bilancio 2024.

Invece, l’imposta unica prevede un’aliquota applicata al momento della vincita, la cui percentuale è proporzionata al valore del montepremi ottenuto.

È utilizzata su qualunque tipologia di scommessa online e offline. Infine, per le vincite al gioco con l’utilizzo di strumenti elettronici fisici come le new slot o le videolottery, disponibili presso centri autorizzati, è previsto un prelievo erariale unico (Preu), con un’aliquota che varia in base alla tipologia di scommessa.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli importi previsti per le singole attività di gioco sul web o presso un punto autorizzato.

Tasse sulle vincite al gratta e vinci

estrazione del lotto

Il gratta e vinci è tra quei giochi che puoi acquistare esclusivamente presso un centro SisalPay e Lottomatica. Prevede premi in denaro che variano in base alla tipologia del biglietto acquistato. Infatti, puoi spendere da 0,50€ fino ai 25€, con premi che di media vanno da un importo minimo di qualche euro, fino a un massimo che può arrivare ai 6 milioni di euro, per la versione Vinci in Grande, fino a rendite mensili.

In caso di vincita, l’aliquota è del 20%, applicabile solo per gli importi superiori ai 500€. Nel caso in cui ottieni una vincita più bassa di questa soglia, non è previsto il versamento delle tasse. Invece, se superi questo importo, verrà applicato un prelievo del fisco, ma solo sulla parte eccedente i 500€.

Chiariamo come funziona con un esempio. Immagina di vincere un importo di 1.500€. L’aliquota del 20% non si applicherà sull’intera somma, ma solo sulla rimanente, tolti i 500€:

  • 1.500 – 500= 1000€

Quindi applicando il 20%, le tasse allo Stato saranno equivalenti a 200€ e la tua vincita sarà al netto di 1300€.

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Tasse sulle vincite al superenalotto

Un discorso simile è quello che si applica al superenalotto. Infatti, è prevista un’aliquota fissa che prima del 2019 era del 12%, mentre oggi è del 20%. Anche in questo caso si applica un prelievo sulla vincita sopra i 500€.

Quindi al di sotto di questo importo, non sono previste tasse. Per i guadagni al di sopra di questo limite, vale la medesima regola applicata al gratta e vinci: la tassazione è dovuta sull’importo generato, sottraendo il valore di 500€ alla vincita complessiva e moltiplicando per la percentuale di aliquota fissa.

Tassazione sulle vincite al lotto

Puoi giocare al lotto presso un qualunque centro autorizzato Lottomatica. Nel momento in cui vinci, devi considerare che il montepremi è al lordo delle tasse. Per calcolare l’importo reale netto devi:

  • applicare l’aliquota dell’8%;
  • calcolare la vincita a partire dai 500€.

Quindi, per le vincite al di sotto del limite dei 500€, otterrai l’intero montepremi esente tasse. Invece, per gli importi superiori, Lottomatica applicherà l’imposta unica alla fonte dell’8%. Quindi la vincita che andrai a ritirare è al netto.

Vincite al gioco 10eLotto, lotterie e bingo

Il 10eLotto ti permette di giocare dei numeri, come nel lotto, ma di non attendere l’estrazione nelle giornate prestabilite, ovvero martedì, giovedì e sabato dopo le sette di sera, ma conoscere se hai ottenuto un guadagno quasi ogni minuto.

In questo caso, se ottieni una vincita allora si applicherà un’aliquota pari all’11%. Vale la medesima regola degli importi esenti tasse sotto i 500€, previsti per il lotto.

Infine, se partecipi a una lotteria o giochi a bingo, si applicherà un prelievo addizionale del 6%, secondo la tassa della fortuna per tutti i montepremi sempre superiori ai 500€.

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Come funzionano le tasse sui Casinò online

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Se ottieni una vincita su un casinò online, l’importo ti verrà accreditato direttamente sul tuo conto di gioco. Ricordiamo che per essere leciti, i guadagni devono provenire da siti che hanno ottenuto l’autorizzazione da parte dell’ADM (Agenzia delle Dogane e Monopoli).

Puoi riconoscerli facilmente dalla presenza del logo ADM, alla base della pagina e del numero di registrazione. Inoltre, dal 2006, con la legge Bersani, puoi giocare legalmente sia con operatori che hanno una sede in Italia, sia con quelli all’estero, salvo la presenza dell’autorizzazione dell’ADM.

Dato che sono soggetti sottoposti al controllo dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, quando ottieni una vincita questa sarà già al netto delle imposte, in quanto la società che svolge l’attività di casinò online ha la funzione di sostituto d’imposta. Di conseguenza, l’importo che andrai ad ottenere, non deve essere a sua volta tassato.

Per quanto riguarda l’aliquota, prima del 2020 si applicava una flat tax, pari al 12%. Invece, oggi è prevista un’imposta unica, calcolata in base a scaglioni, determinati in rapporto al valore dei montepremi vinti. Ecco di seguito quelli del 2024.

VincitaAliquota tassativa
500€ -1.000€15%
1.000€ – 10.000€18%
10.000€ – 50.000€21%
50.000€ -10mln di euro23%
Oltre i 10mln di euro25%

Come si evince, in base alla nuova normativa, l’aliquota è proporzionale al montepremi ottenuto. Quindi, più elevato è l’importo vinto e maggiori sono le tasse che verranno applicate alla fonte.

Tasse sulle vincite ai giochi TV

Prendiamo il caso in cui partecipi a un gioco in TV come “Affari Tuoi” oppure “Masterchef”, vincendo. Il premio che otterrai sarà a sua volta tassato in base a un’imposta unica applicata all’ammontare del montepremi ottenuto, spesso pagato in gettoni d’oro.

Infatti, prima del 2019, una legge del 1939, vietava alle emittenti televisive di utilizzare i contanti per le vincite. Il motivo era legato al fatto che, il pagamento in contanti, era collegato al concetto di gioco d’azzardo.

Invece, i quiz televisivi rientrano nella categoria dei concorsi a premi. Quindi, dal 1955, data del primo concorso televisivo sulla Rai, si utilizzava il pagamento in gettoni d’oro. Oggi, dopo la sentenza del TAR del Lazio del 2019, che ha autorizzato anche al pagamento in euro, alcuni quiz hanno introdotto il denaro liquido, versato in modo tracciabile tramite assegno o bonifico, mentre altri hanno mantenuto quello in gettoni d’oro. L’utilizzo di questi due sistemi prevede diverse aliquote fiscali.

Nel caso dei contanti si applica una tassazione del 20%, mentre per i gettoni d’oro, devi considerare oltre al prelievo del 20% sul montepremi, l’IVA al 22%, a cui si aggiungono le commissioni da pagare presso un Compro Oro, per il cambio dell’oro in moneta FIAT.

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Tassazione sull’utilizzo AWP e VLT

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Le AWP (new slot) e le VLT (videolottery) sono apparecchi digitali presenti in appositi luoghi autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’ Autorità delle Dogane e dei Monopoli, come i centri scommesse, alcuni tabacchi o punti SisalPay, collegati a una rete telematica.

Giocando puoi vincere importi variabili che verranno tassati con un prelievo erariale unico (Preu), istituito con il decreto-legge n. 269 del 2003, con una percentuale variabile per gli AWP e per le VLT. Il valore è cambiato negli anni (Fonte MEF):

  • 2019: 19,6% AWP, 6,25% VLT;
  • 2020: 19,68% AWP, 6,68% VLT;
  • 2021: 19,75% AWP, 6,75% VLT;
  • 2023: 19,6% AWP e 6,6% VLT.

Quando inserire le vincite al gioco nella dichiarazione dei redditi

Gli importi delle vincite legali, che avvengono attraverso siti autorizzati dall’ADM, non devono essere inseriti all’interno della dichiarazione dei redditi. Infatti, tutte le vincite vengono già tassate al momento del pagamento del montepremi.

Ciò vale sia per quelle ottenute tramite un operatore con sede in Italia, sia per quelli che operano nella UE, come sancito dalla sentenza n. 13038 del 14/05/2021 della Corte di cassazione. Infatti, anche in questo caso, secondo i regolamenti della Comunità Europea, le vincite verranno già tassate in base alle norme dei singoli Paesi Membri.

Invece, i guadagni ottenuti dai giochi su piattaforme non autorizzate ADM prevedono una diversa gestione. Oggi gran parte dei siti senza approvazione dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sono oscurati. Tuttavia, può capitare di trovarsi, involontariamente e inconsapevolmente a giocare su uno di essi.

In questo caso, dato che non si applica una tassazione alla fonte, dovrai inserire eventuali guadagni nel 730 o nella dichiarazione dei redditi di fine anno, compilando la sezione “redditi diversi”.

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Accertamenti fiscali sulle vincite al gioco: cosa sono

Un accertamento fiscale è una procedura messa in atto dall’Agenzia delle Entrate in caso di discrepanze tra la dichiarazione del tuo reddito e le spese effettuate. In questo caso puoi essere invitato a fornire giustificazioni per eventuali entrate e versamenti effettuati sul tuo conto corrente, come quelli relativi alle vincite al gioco.

In caso di siti non autorizzati infatti sei tu a dover indicare in dichiarazione gli importi ottenuti. Nel caso in cui non effettui tale operazione, sei soggetto a una sanzione pecuniaria. Quindi, per evitare un tale situazione, un consiglio è quello di:

  • conservare sempre le ricevute delle vincite;
  • scommettere solo su siti autorizzati ADM;
  • giocare sempre in modo consapevole;
  • rivolgersi a un commercialista per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Tasse sul gioco in Italia – Domande frequenti

Quando vanno dichiarate le vincite al gioco?

La vincita al gioco su siti autorizzati non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi, in quanto tassata alla fonte. Leggi qui le diverse aliquote fiscali.

Quali sono le tasse sulle vincite al gioco?

L’aliquota delle vincite online e offline varia in base alla tipologia di gioco. Scopri quali sono le percentuali e come vengono calcolate.

Quale tassa si applica su una vincita di 500€?

Per una vincita inferiore ai 500€ non si applica una tassazione, mentre per importi superiori l’aliquota varierà in base alla tipologia di gioco.

  1. Report 2023, Mercato del Gioco in Italia, sapar.it ↩︎
Autore
Foto dell'autore

Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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