Tassazione in 12 mesi per le partite Iva: tutte le novità con la riforma fiscale

Il governo ha proposto il pagamento delle tasse a rate ogni mese per le partite Iva, con l'eliminazione degli acconti. Ecco l'ultima novità.

di Valeria Oggero

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  • Con la riforma fiscale il governo intende cambiare il funzionamento della tassazione in Italia per le partite Iva: si prevede un pagamento dilazionato mensilmente in 12 rate.
  • L’obiettivo delle modifiche è quello di semplificare il versamento delle tasse, garantendo alle partite Iva una maggiore liquidità.
  • Se l’ipotesi verrà confermata, gli autonomi non dovranno più pagare metà delle imposte in anticipo.

Al vaglio del governo ci sono nuove ipotesi di modifica alla modalità di versamento delle tasse per i lavoratori autonomi, ovvero per le partite Iva in generale. L’obiettivo è quello di garantire una tassazione spalmata su tutto l’anno, ovvero dilazionata a rate per 12 mesi.

Si tratta di una possibilità già introdotta in precedenza per una parte delle partite Iva italiane, con le diverse semplificazioni del governo, che avevano permesso di dilazionare in un periodo di 7 mesi il pagamento delle tasse riferite all’anno precedente.

La misura quindi potrebbe essere estesa a tutte le partite Iva, con una suddivisione in rate maggiore. Ma sulla semplificazione del sistema fiscale per gli autonomi si attendono ulteriori novità, come il pagamento di quanto dovuto al fisco tramite carta di credito.

Partite Iva: si paga ogni mese

Al momento si tratta solamente di ipotesi, tuttavia se verranno approvate modificheranno il pagamento delle tasse per tutti coloro che operano con una partita Iva. A differenza della misura introdotta dalle ultime semplificazioni fiscali, questa potrebbe diventare strutturale per 5 milioni di persone.

La tassazione diventerebbe quindi più semplice, perché i pagamenti potrebbero avvenire a rate durante tutto l’anno: si pagheranno le tasse ogni mese. In questo modo chi ha una partita Iva non dovrebbe più corrispondere diverse somme in anticipo, potendo accedere così ad una maggiore liquidità.

L’intervento non prevede l’aggiunta di alcun interesse per poter dilazionare i pagamenti, né costi particolari per gli autonomi o per lo Stato italiano.

Questa novità potrebbe garantire quindi un vantaggio non indifferente per i lavoratori coinvolti e non andrebbe a pesare sulle casse dello stato. Si intende in questo modo proseguire con la semplificazione del sistema fiscale, favorendo il pagamento spontaneo delle tasse.

Le intenzioni del governo Meloni sono quelle di portare avanti un sistema fiscale più equo, che di conseguenza porterebbe maggiori entrate allo Stato limitando l’evasione fiscale.

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Le novità sugli acconti per le partite Iva

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Analizzando nel dettaglio la possibile novità, si può vedere come un sistema simile sia già stato introdotto in precedenza, anche se ha coinvolto una parte ristretta di contribuenti. Con le semplificazioni già portate avanti dal governo infatti a gennaio di quest’anno è stata data la possibilità di rateizzare l’acconto di novembre 2023.

In questo modo molte partite Iva hanno potuto dilazionare i pagamenti per 7 mesi anziché 6, accedendo così ad una modalità di pagamento più vantaggiosa in un periodo in cui confluivano parecchie scadenze. Questo intervento ha coinvolto i titolari di partita Iva con un limite di ricavi fino a 170.000 euro.

Di fatto sono state incluse in questo vantaggio circa 3,5 milioni di partite Iva. La misura di cui invece si discute attualmente arriverebbe alla totalità degli autonomi, che non dovranno più versare in anticipo il 50% delle tasse.

Pagamento delle tasse tramite carte di credito

Continua la digitalizzazione dei pagamenti in Italia, con un’attenzione particolare all’utilizzo di carte e strumenti innovativi per la gestione del denaro di aziende e professionisti. Una novità interessante che potrebbe essere introdotta con la riforma fiscale è quella del pagamento delle tasse con carta di credito.

Anche questa è una proposta del governo che attende un’approvazione definitiva, che arriverà nel prossimo periodo. Se verrà approvata, i titolari di partita Iva potrebbero provvedere al versamento delle imposte in un modo ancora più facile rispetto a quanto fatto fino ad ora, utilizzando la carta di credito.

Ricordiamo che attualmente i possessori di una partita Iva possono pagare con l’appoggio del proprio commercialista o in autonomia, tramite i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e utilizzando modelli F24.

Anche questo provvedimento porterebbe a snellire i passaggi, oltre a favorire l’avvicinamento tra lavoratori e fisco. I dettagli del nuovo sistema non sono ancora stati decisi.

Quando arriveranno le nuove regole per le partite Iva

Le partite Iva potranno dire addio agli acconti di novembre e pagare ogni mese, in 12 rate, accedendo al versamento anche con carta di credito, se queste proposte vedranno l’approvazione definitiva. In termini di tempistiche, si prevede che le novità verranno messe in pratica tra qualche mese.

Indicativamente bisognerà aspettare intorno al mese di maggio per avere una conferma di queste misure, per cui si attende il risultato della discussione al governo. Al contrario, alcune misure di semplificazione destinate alle partite Iva sono già state messe in campo, ad esempio il concordato preventivo biennale.

Tassazione in 12 mesi per le partite Iva – Domande frequenti

Come pagano le tasse le partite Iva?

Attualmente le partite Iva versano le tasse suddividendo gli importi in acconti e saldi, in base a diverse scadenze durante l’anno.

Come pagheranno le tasse le partite Iva con la riforma fiscale?

Con la riforma fiscale proposta dal governo Meloni le partite Iva potranno pagare ogni mese le tasse a rate, senza dover anticipare parte degli importi l’anno precedente.

Come funzioneranno le tasse a rate?

Nel 2024 il governo potrebbe approvare un intervento che consente alle partite iva di pagare ogni mese le tasse, senza la suddivisione in acconti e saldi.

Come funziona il pagamento delle tasse per le partite Iva?

Il versamento attualmente avviene tramite F24, in base agli importi da corrispondere al fisco. Presto potrebbe essere consentito utilizzare anche la carta di credito.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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