Lo Spid potrebbe scomparire: ultimi aggiornamenti e accordi per la CIE

Lo Spid potrebbe presto essere sostituito dalla CIE, secondo le proposte dell'attuale governo. Ecco tutti i dettagli.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Spid
  • Secondo l’ultima proposta del governo, lo Spid potrebbe presto scomparire.
  • Il Sistema Pubblico di Identità Digitale potrebbe essere sostituito dall’utilizzo della CIE, ovvero la Carta di Identità Elettronica.
  • Secondo le proposte, la CIE potrebbe diventare l’unico strumento di accesso alle piattaforme digitali dell’Amministrazione Pubblica, e dell’INPS.

Recentemente dal governo è arrivata una proposta che riguarda da vicino lo Spid, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Attualmente questo strumento viene utilizzato da moltissimi italiani, almeno 33 milioni di cittadini, per svolgere diverse pratiche online e accedere alla propria area riservata presso siti web di enti e amministrazioni come l’INPS.

Tuttavia, secondo le ultime proposte presto questo strumento potrebbe scomparire. Il nuovo governo infatti ha dichiarato di voler far convergere tutti i sistemi di accesso digitale utilizzati attualmente in un unico strumento, ovvero la CIE.

La CIE, Carta di Identità Elettronica, potrebbe diventare l’unico mezzo per accedere alle piattaforme online messe a disposizione ai cittadini. L’obiettivo quindi non è cancellare del tutto l’identità digitale, ma dare ai cittadini uno strumento unico per tutti gli accessi. Vediamo nell’articolo quali sono le prospettive in merito e gli ultimi aggiornamenti.

Lo Spid potrebbe scomparire, per motivi di semplificazione

Lo Spid attualmente in uso da moltissimi italiani, potrebbe scomparire, sostituito dalla CIE, che garantirebbe secondo il parere dell’UE una protezione maggiore dei dati. Le motivazioni di questa scelta vanno anche nella direzione di semplificare ulteriormente le procedure che coinvolgono cittadini e amministrazione.

Al momento infatti, è possibile accedere ai portali digitali di diversi enti e agenzie, come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, e l’Agenzia delle Entrate Riscossione, utilizzando tre diversi strumenti:

  • Spid: Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  • CIE: Carta di Identità Elettronica;
  • CNS: Carta Nazionale dei Servizi, ovvero la tessera sanitaria;
  • ulteriori credenziali ancora in uso come PIN.

Al momento quindi, anche per accedere allo stesso portale, è possibile utilizzare diversi metodi. L’idea di eliminare lo Spid e farlo convergere nella CIE è volta a semplificare questi passaggi. L’obiettivo è quello di dare ai cittadini solamente una credenziale ufficiale di accesso, gestita dallo Stato.

La proposta non è del tutto nuova, perché alcuni precedenti governi avevano già ipotizzato una convergenza tra strumenti di accesso di questo tipo. Tuttavia è sempre rimasta solamente una proposta.

SPID alle Poste italiane
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Spid sostituito dalla CIE

Va detto che attualmente molti italiani sono già in possesso della CIE, ovvero la Carta di Identità Elettronica, e la utilizzano normalmente per accedere ai portali web più utilizzati. Ma una larga fetta di popolazione ancora non è provvista di questo strumento.

La Carta di Identità Elettronica è un documento di riconoscimento in formato tessera, molto simile alla tessera sanitaria che contiene il codice fiscale. Di fatto sostituisce la carta di identità in formato cartaceo, tuttavia è maggiormente sicura perché è in tutto e per tutto uno strumento elettronico.

Questa tessera ha validità nazionale e internazionale, e la stessa CIE può essere utilizzata attualmente per richiedere lo Spid, per chi ancora ne è sprovvisto.

Secondo le nuove ipotesi, la Carta di Identità Elettronica potrebbe diventare l’unico strumento di accesso ai diversi servizi sul web proposti dall’amministrazione pubblica.

Tuttavia questo passaggio comporterebbe una riorganizzazione sia per i cittadini che per i soggetti che si occupano di queste credenziali. Nel caso in cui questa cancellazione dello Spid dovesse realizzarsi, dovranno essere fornite le Carte di Identità Elettroniche in modo rapido a chi ne è sprovvisto.

Cosa cambierebbe senza lo Spid

Al momento attuale moltissimi italiani utilizzano in modo frequente lo Spid, per esempio per accedere alla propria posizione fiscale o previdenziale, per richiedere l’accesso a determinati servizi, per ottenere importanti sostegni economici e bonus. E molto spesso sono sprovvisti di una Carta di Identità Elettronica.

Nel momento in cui lo Spid verrebbe eliminato quindi, il rischio è quello che molti cittadini rimangano senza credenziali per poter utilizzare queste piattaforme. Tuttavia anche su questo punto si possono delineare le prime ipotesi.

L’intenzione del governo è quella di semplificare il più possibile il passaggio, garantendo la CIE da remoto entro breve tempo a tutti coloro che ne sono sprovvisti, coinvolgendo da vicino i soggetti fornitori di sistemi di identità digitale. Ricordiamo infatti che al momento per avere lo Spid è necessario rivolgersi ad uno dei provider presenti (come le Poste Italiane) e sostenere un piccolo costo.

Il sistema quindi non è gestito dallo Stato a livello centralizzato, per cui per garantire il passaggio dallo Spid alla CIE sarà necessario coinvolgere i diversi provider. Dovrà quindi essere individuato un soggetto che si occuperà a livello pubblico della gestione dei dati, e il passaggio dovrà essere gestito a livello europeo.

Per il momento comunque si parla ancora di ipotesi e di possibili soluzioni di fronte alla sparizione dello Spid, ma per conoscerne effettivamente l’evoluzione, si attendono conferme definitive.

Quanti italiani usano lo Spid

Secondo quanto visto fino ad ora, sono almeno 33 milioni di cittadini in Italia ad utilizzare lo Spid, per cui l’eventuale cancellazione di questo strumento coinvolgerà da vicino moltissime persone. Di fatto almeno il 63% degli italiani ha già attivato il proprio Spid, e si troverà di fronte ai cambiamenti annunciati, se confermati.

Attualmente con lo Spid è possibile accedere a diversi servizi, in particolare:

  • servizi INPS;
  • servizi INAIL;
  • chiedere visure e documenti ufficiali;
  • accedere a servizi di pagamento dei tributi e delle tasse;
  • accedere a servizi dell’Agenzia delle Entrate;
  • richiedere alcuni servizi all’anagrafe;
  • accedere a servizi sociali e della comunità;
  • accedere ad alcuni servizi dell’Energia;
  • richiedere finanziamenti;
  • accedere ad alcuni servizi sanitari;
  • accedere a documentazione e servizi di trasporto.

Questi sono solo alcuni dei modi per cui può essere utilizzato il Sistema Pubblico di Identità Digitale, e anche in ambito imprenditoriale utilizzare questo strumento può essere altrettanto utile. Pensiamo ad esempio all’accesso a diversi servizi e sostegni per l’edilizia.

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Lo Spid potrebbe scomparire nel 2023: ultimi aggiornamenti

Secondo le proposte più recenti, lo Spid poteva scomparire già da aprile 2023, tenendo presente che gli accordi con i gestori erano scaduti alla fine del 2022. La proroga fino a questo mese è arrivata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, tuttavia sorgono le prime ipotesi per il futuro.

Uno dei problemi intorno allo Spid sarebbe il costo eccessivo di questo strumento, per cui non basterebbero i fondi per corrispondere ai gestori le quote per garantire lo Spid a tutti. Dall’altro lato c’è la questione di unificare le varie identità digitali in un unico strumento, per cui il governo propone la CIE.

I gestori attualmente hanno proposto alcune condizioni per poter continuare a fornire lo Spid, e nel complesso chiedono allo stato 50 milioni di euro per la copertura del servizio. I gestori inoltre chiedono di essere coinvolti nell’eventuale processo di cambiamento che andrà a unificare l’identità digitale.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il governo sta ipotizzando anche un rinnovo pluriennale dei contratti con i provider che erogano questo strumento. Secondo quanto emerso da una recente riunione tra il sottosegretario con delega all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, e i provider, si troverà un accordo.

I gestori quindi saranno coinvolti nella trasformazione al sistema digitale unico di accesso, e verrà garantita una continuità nel servizio erogato sia ai privati che alle imprese, sia per la Pubblica Amministrazione.

Nel frattempo il Ministero degli Interni ha attivato diverse funzioni per garantire l’accesso alle piattaforme di Amministrazione Pubblica tramite CIE. Il Ministero comunica anche:

“Tutti i cittadini in possesso di Cie possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password). O, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code).”

Per i cittadini quindi sarà necessario attivare la CIE online tramite una specifica procedura, con credenziali di livello 1 e 2 per effettuare gli accessi.

Lo Spid potrebbe scomparire – Domande frequenti

Lo Spid potrebbe scomparire?

Sì, se verranno confermate le proposte di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consilio con delega all’innovazione tecnologica. Ecco cosa potrebbe accadere.

Cosa sostituirà lo Spid?

Se le intenzioni del governo verranno confermate, arriverà la CIE a sostituire l’utilizzo dello Spid per l’accesso a diversi portali online.

Come avverrà il passaggio dallo Spid alla CIE?

La CIE, secondo le previsioni, andrebbe a sostituire del tutto lo Spid, che verrebbe disabilitato. Si tratta di una proposta che arriva dal governo Meloni, per cui si attendono ancora conferme definitive.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
Fact-Checked
Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 19 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

6 risposte a “Lo Spid potrebbe scomparire: ultimi aggiornamenti e accordi per la CIE”

  1. Avatar SILVIA
    SILVIA

    Buonasera, avendo ancora la carta identità cartacea e, se il servizio SPID andrà a terminare, posso ugualmente utilizzare la tessera sanitaria??? Il procedimento è lo uguale???
    Ringrazio anticipatamente e attendo Vs. riscontro. Saluti Silvia Marinucci da Parma

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      ci sono valutazioni in corso in merito alla scomparsa dello SPID, la sensazione è che a breve ci sarà un nuovo progetto per la gestione della identità digitale dei cittadini.

      In questa fase la tessera sanitaria è utile per l’accesso a molti portali.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar luciano
    luciano

    Sono una persona anziana e gradirei una vostra opinione.
    Io non posseggo un cellulare e non è mia intenzione acquistarlo… mi potete dire come posso ottenere questo benedetto SPID ?
    E’ da tempo che non posso più visionare nemmeno il mio fascicolo sanotario !
    Dovrei rinnovare il passaporto scaduto ma non posso richiederlo alla Questura senza questo SPID!!
    Non ho nemmeno la nuova CIE…
    Grazie per una vostra opinione in merito
    Luciano

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      ci rendiamo conto della sua difficoltà e comprendiamo quali saranno i problemi da affrontare per le persone anziane, in questo periodo di transizione digitale anche dei servizi pubblici.

      Le consigliamo di recarsi presso Poste italiane e verificare se riesce a trovare, con loro una soluzione.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar Anna Maria
    Anna Maria

    Sono una persona che usa o meglio userebbe lo Spid-italia.
    Rinnovata ultima password il 28/7/2023.
    Soni in possesso della CIE,compiuti gli anni il 22/7,in anagrafe il 26/7per ka nuova Carta di identita’.
    Ora se uso ko Spid non riconosce/non accetta/non so cisa ke mie credenziali..così non posso andar avanti…!
    Allora cosa devo fare ancora?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      dovrebbe contattare l’ente che ha rilasciato lo spid per informazioni e sbloccare la posizione.

      Grazie per averci scritto

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