Incentivi automotive: apertura domande dal 15 novembre. Ecco come richiederli

Gli incentivi automotive sono rivolti alle imprese della filiera, per l'innovazione verso la tutela ambientale. Ecco come richiederli sul portale ufficiale Invitalia.

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Incentivi automotive Invitalia
  • Dal 15 novembre riaprono le domande di accesso agli incentivi del Contratto di Sviluppo per il settore automotive.
  • Gli incentivi sono rivolti ad iniziative imprenditoriali di tutela ambientale che riguardano i veicoli a motore, e relativi componenti.
  • Per accedere agli incentivi è necessario utilizzare la piattaforma messa a disposizione da Invitalia.

Viene aperta una nuova finestra per richiedere l’accesso ad alcuni importanti incentivi, rivolti al settore dell’automotive: si tratta dei sostegni per il Contratto di Sviluppo del settore.

Questa iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico va nella direzione di sostenere l’innovazione e la conversione della filiera automotive, alla luce della tutela ambientale e delle disposizioni europee.

Questo tipo di incentivo era già stato erogato in un primo momento, nel periodo dal 13 al 27 ottobre 2022, e attualmente si può nuovamente accedere al sostegno, a partire dal 15 novembre 2022. Con questi fondi è possibile finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione legati all’automotive.

Le imprese interessate possono presentare una domanda di accesso agli incentivi attraverso il portale messo a disposizione per diverse iniziative, ovvero Invitalia.it. Vediamo nel dettaglio come funzionano questi incentivi e come è possibile richiederli.

Incentivi automotive: nuova erogazione

Va segnalato che questi incentivi non sono nuovi, ovvero si tratta di un secondo step di erogazione portato avanti dal MISE con l’obiettivo di sostenere la conversione della filiera italiana dell’automotive di fronte alle nuove esigenze di tutela ambientale ed economia verde.

Siamo quindi di fronte ad una riapertura dello sportello messo a disposizione già precedentemente, ovvero nel mese di ottobre di quest’anno, la cui prima fase di erogazione era terminata.

Va evidenziato che questa riapertura coinvolge tutte le imprese dell’automotive, entro certi parametri, che presentano nuovi progetti, ovvero non è possibile ripresentare gli stessi per cui è stata inviata una richiesta precedente.

Le imprese potranno quindi, a partire dal 15 novembre 2022, presentare alla piattaforma di Invitalia una nuova domanda, tramite il proprio legale rappresentante. Per l’iniziativa viene messo in campo, per una parte, il “fondo automotive” con 525 milioni di euro, secondo il decreto-legge 17 del 2022. A questa seconda erogazione corrispondono circa 326 milioni di euro di fondi.

Incentivi automotive come funzionano
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Incentivi automotive: quali imprese possono richiederli

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le imprese i cui progetti possono essere finanziati da questi incentivi. Prima di tutto questi progetti devono rientrare nel settore dell’automotive, ovvero riguardare lo sviluppo e la riconversione della filiera, alla luce della tutela ambientale.

In particolare, come indicato dal comunicato di Invitalia, le imprese che possono richiedere il sostegno sono le seguenti:

“Le imprese possono richiedere le agevolazioni del contratto di sviluppo per investimenti produttivi e di tutela ambientale riguardanti i veicoli a motore, e relativa componentistica, quali ciclomotori, motoveicoli, autoveicoli (compresi bus e pullman), filoveicoli, rimorchi, inclusi veicoli a motore utilizzati in agricoltura.”

L’incentivo viene erogato per dare slancio ad un settore che, proprio in un periodo di inflazione come quello attuale, si trova a dover innovare l’intera produzione, alla luce anche delle direttive europee sulla tutela dell’ambiente e riduzione delle emissioni.

Ricordiamo a questo proposito, che dal 2035 sarà vietata la vendita di nuove auto o mezzi a benzina o diesel, e questo porta tutta la filiera alla necessità di evolversi, soprattutto verso l’elettrico. Le domande possono essere presentate sia da imprese italiane che estere.

Incentivi automotive: cosa finanziano

Vediamo nel dettaglio quali sono i progetti che possono ottenere gli incentivi automotive proposti da Invitalia. Rientrando nella definizione vista prima, dal 15 novembre si può richiedere l’accesso presentando programmi di sviluppo che riguardino:

  • nuovi veicoli e sistemi di alimentazione e propulsione che minimizzano le emissioni, aumentando l’efficienza del mezzo;
  • tecnologie, materiali, architettura e componenti per l’alleggerimento dei veicoli e dei sistemi di trasporto ubano;
  • sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per gestire le funzioni principali del veicolo. Rientrano in questa categoria anche propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
  • nuovi sistemi, come sopra, per l’assistenza alla guida, la connettività del veicolo, gestione dei dati e interazione tra l’uomo e il veicolo;
  • sistemi e infrastrutture per la ricarica e il rifornimento dei veicoli.

Queste sono le categorie indicate da Invitalia, per cui è possibile per le imprese chiedere l’accesso ai fondi a disposizione. Gli incentivi sono disponibili per progetti su mezzi sia rivolti alle persone che al trasporto merci.

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Come accedere agli incentivi per l’automotive

Per poter accedere agli incentivi, come visto prima le imprese devono presentare nuovi progetti, non è possibile presentare progetti per cui la richiesta è già stata inviata precedentemente. Le nuove domande vanno presentate alla piattaforma apposita che gestisce il Contratto di Sviluppo.

Per poter accedere, è necessario, come per altre piattaforme della Pubblica Amministrazione, possedere le credenziali SPID, CNS o CIE. A questo punto la richiesta di accesso va compilata direttamente online, caricando il business plan ed eventuali documenti, e inserendo l'”istanza di accesso allo sportello automotive” tra gli allegati.

La procedura da seguire prevede l’accesso al portale, e durante la compilazione, nella sezione “nuova domanda” va selezionata la tipologia corretta di finanziamento, ovvero “Automotive – sviluppo industriale” oppure “Automotive – tutela ambientale“.

Purché la richiesta vada a buon fine, il rappresentante dell’impresa deve anche disporre di un indirizzo PEC e di una firma digitale. La possibilità di ricevere questo sostegno è legata a diverse caratteristiche dell’impresa e del progetto: da un lato la solidità a livello economico, e dall’altro dalle spese ipotizzate per il progetto.

Incentivi automotive – Domande frequenti

Quali sono gli incentivi automotive messi a disposizione dal MISE?

Le imprese dell’automotive possono richiedere l’accesso ad alcuni fondi per l’innovazione della filiera, verso la sostenibilità ambientale. Ecco di cosa si tratta.

Cosa finanziano gli incentivi automotive di Invitalia?

Gli incentivi automotive vanno a finanziare progetti e iniziative delle imprese per investimenti volti a innovare i veicoli a motore, a fronte delle nuove esigenze di tutela dell’ambiente.

Come accedere agli incentivi automotive di Invitalia?

Per accedere è necessario presentare una domanda corredata da business plan al portale ufficiale di Invitalia, accedendovi tramite lo SPID o un’altra credenziale digitale. Ecco tutti i passaggi.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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