Guide turistiche, arriva la nuova legge: esame, registro nazionale e codice Ateco specifico

Arriva la nuova legge sulla professione di guida turistica: ecco cosa cambierà per questi professionisti e cosa prevede il governo.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Guide turistiche nuove regole
  • Quella della guida turistica è una figura professionale molto diffusa in Italia, e il disegno di legge approvato il 17 luglio 2023 stabilisce regole precise su questa professione.
  • Il Ministero del Turismo ha deciso di creare uno standard univoco per tutte le guide turistiche.
  • La nuova legge introdurrà regole più chiare e controlli maggiori per chi svolge il lavoro di guida turistica.

Da diverso tempo la professione della guida turistica è sotto i riflettori: si tratta di un lavoro che viene svolto molto spesso senza una regolamentazione, anche in modo abusivo. Il nuovo disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 luglio 2023 vuole introdurre maggiore ordine, e più controlli, per chi svolge questo lavoro.

Attualmente in Italia le guide turistiche sono moltissime, e questi professionisti seguono generalmente le indicazioni fornite a livello regionale. Tuttavia la nuova legge introdurrà requisiti omogenei per svolgere questo lavoro, unificando la normativa.

Già il governo Draghi aveva previsto, come obiettivo del PNRR, un intervento di questo tipo, e attualmente il ministro Santanché ha proseguito in questa direzione lavorando alla legge sulle guide turistiche.

Legge unica per le guide turistiche

Quella della guida turistica è una professione regolata da diverse discipline, per lo più regionali, e da alcune normative introdotte a livello europeo. In particolare, una legge europea, la 97/2013, ha decretato la validità nazionale della professione, tuttavia in Italia le regole sul suo svolgimento sono rimaste ancora frammentate.

Nonostante le richieste europee, e i numerosi interventi di diverse sentenze, la professione della guida turistica è rimasta limitata alle regolamentazioni locali, escludendo una normativa condivisa a livello nazionale. E nel frattempo si sono moltiplicati gli episodi di abusivismo di questa professione.

Una proposta di legge, la 3088, aveva ipotizzato la possibilità di una abilitazione nazionale per diventare guida turistica, tuttavia ad oggi le regole rimangono frammentate, soprattutto perché anche la formazione di queste figure rimane differente da regione a regione.

La legge unica che sta per essere varata quindi si attende da una decina di anni ormai, e andrebbe a unificare le regole che contraddistinguono le guide turistiche, livellando di fatto le diverse normative. Il Ministero del Turismo ha parlato di un vuoto normativo che va a danneggiare questi professionisti:

“Infatti il vuoto normativo ha causato non solo il blocco delle nuove abilitazioni, ma anche il fiorire dell’abusivismo in tutte le sue forme e limitazioni sempre più gravi alla professione.”

Dato che l’obiettivo di una legge unica era già stato inserito nel PNRR dal governo Draghi, al momento ci sono anche diversi fondi per intervenire sulla legge.

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Cosa prevede la legge per le guide turistiche

La nuova proposta di legge per la professione delle guide turistiche intende delineare confini precisi sullo svolgimento e sull’abilitazione della professione. Si parla di una proposta di legge attesa da tempo che risulta essere indispensabile per poter regolamentare un lavoro importante e diffuso in Italia e che valorizza il turismo.

La nuova legge partirebbe quindi dalla definizione stessa di guida turistica, con una precisazione su quali siano le attività svolte da questo professionista, con obiettivo turistico o didattico. Ricordiamo che le guide oggi devono sviluppare anche competenze trasversali, come quelle linguistiche e di conoscenza dei luoghi e della storia di ciascuna meta turistica.

La nuova legge andrebbe anche a rimarcare il diritto delle guide turistiche di svolgere la propria professione presso tutti i siti pubblici, escludendo limitazioni dovute a azioni monopolistiche di gestori, affidatari, direzioni e così via.

Secondo le prospettive, la nuova legge andrebbe anche a specificare il funzionamento della formazione per diventare guida turistica, introducendo il requisito della laurea magistrale, dove ad oggi invece molto spesso è sufficiente quella triennale.

Si prevede quindi l’introduzione di un test simile agli esami di stato attualmente presenti per molte professioni, con una revisione delle regole per il riconoscimento della professione all’estero.

Anche la questione del lavoro occasionale viene presa in considerazione per la nuova legge, e si prevede l’introduzione di precise norme per il suo svolgimento.

Un altro punto importante sono i controlli, per cui per limitare situazioni di abusivismo si prevede l’introduzione di regole precise sulle sanzioni da applicare in caso di scorrettezze, e l’applicazione di una assicurazione obbligatoria.

Le nuove norme in breve porterebbero ad un riconoscimento nazionale della professione, contrastando la frammentazione presente al momento attuale.

Guide turistiche, i nuovi requisiti della legge

Ecco i principali punti che, dopo la conclusione dell’iter parlamentare, saranno introdotti con la nuova legge:

  • esame di abilitazione nazionale, con prova scritta, orale e tecnico-pratica, indetto dal Ministero del turismo almeno ogni anno;
  • creazione di un elenco nazionale delle guide turistiche, una sorta di albo in cui è obbligatorio figurare (ad eccezione di chi svolge il lavoro in modo temporaneo o occasionale, straordinario o gratuito in siti siti non qualificabili come luogo di cultura);
  • specifico codice Ateco per la professione della guida turistica;
  • possibilità per le guide di specializzarsi in temi e territori turistici particolari;
  • obbligo di aggiornamento professionale;
  • sanzioni in caso di esercizio abusivo dell’attività.
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Guide turistiche, conseguenze della nuova proposta di legge

La nuova proposta di legge, predisposta dal Ministro del Turismo Daniela Santanché, andrebbe ad introdurre regole omogenee per tutte le guide turistiche, coinvolgendo circa 25.000 professionisti, di cui il 12% è costituito da lavoratori madre lingua stranieri.

Il primo obiettivo della legge unica è quello di fermare il diffondersi di lavoratori abusivi, che propongono visite guidate a turisti italiani e stranieri, e introdurre nuovi controlli.

Uno degli obiettivi del governo è anche quello di favorire la ripresa dell’intero settore, colpito dal periodo di pandemia, per cui molte guide turistiche hanno lasciato la propria professione. Non essendoci una abilitazione nazionale al momento, molti professionisti hanno scelto di acquisirla all’estero, per poi validarla in Italia in un secondo momento.

Per svolgere la professione di guida turistica secondo le previsioni sarà necessario disporre di una laurea magistrale e conoscere almeno due lingue straniere, oltre ad ottenere una abilitazione tramite un esame di stato apposito. Inoltre, il professionista sarà obbligato a sottoscrivere un’assicurazione.

In questo modo la professione di guida turistica viene comparata a quella svolta da altri professionisti, che in Italia prevedono Albi o regole precise per l’accesso.

Guide turistiche, nuova legge – Domande frequenti

Cosa prevede la nuova legge per le guide turistiche?

Con la nuova legge, verranno unificate tutte le regole, al momento regionali, per svolgere la professione di guida turistica: ecco cosa cambierà.

Quali sono i requisiti per diventare guida turistica?

Al momento è sufficiente la laurea triennale, ma con la prossima legge voluta dal Ministero del Turismo, sarà necessaria una laurea magistrale, con il conseguimento di un esame di stato, e bisognerà conoscere almeno due lingue straniere.

Come diventare guida turistica?

Al momento le regole sono stabilite a livello regionale, tuttavia presto arriverà la nuova legge unica sulla professione: ecco cosa prevede.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
Fact-Checked
dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 11 Maggio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 risposte a “Guide turistiche, arriva la nuova legge: esame, registro nazionale e codice Ateco specifico”

  1. Avatar MASSIMO BENEDETTI
    MASSIMO BENEDETTI

    Sono guida turistica di Lucca da ormai 21 anni ed ho anche due lauree triennali in Traduzione e Mediazione linguistico culturale. Svolgo anche da circa 30 l’attività di accompagnatore turistico.
    Vorrei avere le idee più chiare sul futuro della nostra bella professione. Chi ha una o due lauree triennali, deve obbligatoriamente conseguire una laurea magistrale? E, se sì, di quale facoltà?
    Non è sufficiente, per noi, un esame a livello nazionale?
    Non sarebbe, inoltre, meglio specializzarsi su una o più regioni, in modo da poter essere maggiormente specializzati, visto che il nostro Paese ha una quantità infinita di bellezze paesaggistiche, storico-artistiche, ecc. e si finirebbe quindi per essere molto approssimativi, non potendo la guida conoscere a fondo ogni località?
    Nell’attesa di un’esauriente risposta, porgo cordiali saluti,

    massimo Benedetti

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      un auspicio che ci auguriamo venga accolto nella versione definitiva della legge. Molte cose sono ancora da definire e da comprendere, saranno chiare dopo la presentazione del disegno di legge, ormai in dirittura di arrivo.

      Grazie per averci scritto

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