Cosa fare per diventare geometra libero professionista?

Per esercitare la professione di geometra bisogna seguire un iter ben preciso. Dal 2015 è necessaria una laurea triennale per accedere all'esame di stato e l’iscrizione all’Albo. Ecco come fare, nella guida.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Cosa fa un geometra libero professionista
  • Per diventare geometra libero professionista è necessario seguire un preciso percorso di studi.
  • Lo svolgimento dell’attività di libero professionista richiede l’apertura della Partita IVA, con codice AETCO: 71.12.30.
  • Il guadagno di un geometra libero professionista si aggira su una media di 1.650€.

L’attività di geometra libero professionista ti offre diverse opportunità lavorative. Infatti, anche se la digitalizzazione e il web hanno semplificato alcuni processi collegati al mondo immobiliare, edile e della topografia urbanistica, questa figura professionale è ancora tra quelle più ricercate.

Il motivo? Le sue ampie competenze e la necessità di un suo intervento per ottenere una serie di qualifiche e di autorizzazioni. Un lavoro che richiede anni di studio e il superamento di una serie di esami al fine di ottenere l’abilitazione.

Inoltre, se decidi di avviare questa professione, dovrai ampliare il tuo curriculum seguendo un praticantato di minimo due anni. I passaggi sono diversi, ma non ti preoccupare. Seguendo la nostra guida, diventare un geometra non sarà difficile. Andiamo ad analizzare chi è questa figura, quali sono i requisiti previsti per legge, gli eventuali sbocchi lavorativi e il guadagno.

Geometra libero professionista: chi è e cosa fa

Il geometra libero professionista esercita un’attività che ha per oggetto la prestazione d’opera intellettuale, operando nel settore edile e in quello dell’urbanistica. La sua professione in alcuni casi si volge in maniera indipendente, mentre in altri è di supporto ad altri professionisti o a enti pubblici.

La figura del geometra è regolata dal Codice Civile dall’art 2229 e dal R.D. 11 febbraio 1929 n. 274 e successive modificazioni ed integrazioni. In particolare, puoi far riferimento alle seguenti normative:

  • Decreto-legge 382/1944: che istituì le norme riguardanti ordini e collegi professionali;
  • D.L. 75/1985: con modifiche sull’ordinamento professionale dei geometri;
  • Decreto Legge 57/2018: con le nuove norme per l’adeguamento delle competenze.

In base a queste normative, il geometra è autorizzato all’espletamento di molteplici competenze tecniche, con mansioni a volte ampie e che lo rendono una figura indispensabile per l’esecuzione di una serie di attività. Ecco quali sono i ruoli principali:

  • progettazione civile e rurale;
  • direzione dei lavori edili;
  • quantificazione di beni immobili, pubblici e privati;
  • interventi sulla viabilità con il tracciamento stradale;
  • valutazione di danni o del valore immobiliare;
  • creazione di certificati;
  • interventi in campo energetico;
  • gestione di aspetti burocratici nell’edilizia.

Infine, come tutte le attività professionali, il geometra è tenuto ad espletare il proprio incarico con la massima diligenza e con l’impiego rigoroso, tramite conoscenze scientifiche appropriate per la preordinazione di elaborati ed atti adeguati a conseguire il risultato oggetto dell’incarico.

Cosa fa un geometra libero professionista
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Come diventare geometra libero professionista: i requisiti

Ma cosa bisogna fare esattamente per poter esercitare questa professione? Come puoi notare dall’elenco che ti abbiamo riportato, la figura del geometra dovrà avere un competenza ampia. Quindi, i tuoi studi dovranno permetterti di acquisire nozioni su:

  • disegno tecnico;
  • regolamenti edili;
  • tecnologia delle costruzioni;
  • topografia;
  • impianti;
  • economia.

Oggi è presente un percorso di studi specifico. Infatti, il titolo di geometra si consegue una volta superato l’esame di maturità, al termine dei cinque anni, del corso di studi di un Istituto Tecnico per Geometri (I.T.G.) statale o parificato. Una volta conseguito il diploma dovrai effettuare due anni di tirocinio presso lo studio di un geometra, un architetto o ingegnere civile, purché iscritti allo specifico Albo professionale da almeno cinque anni.

La riforma del DPR 328/01 e quella della Scuola secondaria (riforma Moratti) ha inserito anche una diversa opportunità per diventare geometri, con cui potresti proseguire il tuo percorso di studi e iscriverti a un corso di laurea triennale come: Ingegneria Civile, Scienze dell’Architettura o Scienze della Pianificazione Territoriale.

Potrai anche conseguire il titolo se aderisci a un percorso di studi magistrale e quindi di 4 anni. Tutte le facoltà richiedono il conseguimento di 180 crediti formativi e un tirocinio di almeno sei mesi.

Una volta che disponi dei titoli accademici, per esercitare effettivamente la professione, dovrai superare un esame di abilitazione, L’Esame di Stato Abilitante che si tiene ogni anno in base al calendario disposto dal MIUR.

Dovrai superare tre prove, di cui due scritte, che si riferiscono alla redazione di un progetto di un edificio ed alla risoluzione di una problematica, e una orale, che si basa, generalmente, su tutte le nozioni di cui un qualunque geometra deve essere in possesso. Superato con esisto positivo l’esame, l’ultimo passaggio è quello di iscriversi al Collegio Geometri.

Geometra libero professionista e mercato del lavoro

In base ai dati del 2021 del CNGeGL, ovvero il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, i professionisti in Italia che svolgono questa attività sono circa 95.000, di cui il 10% è al di sotto della soglia dei 30 anni, mentre il 30% non supera i 40. Queste percentuali dimostrano come la professione di geometra continua ad essere ricercata e offre diverse opportunità ai giovani e ai neo laureati per inserirsi nel mondo del lavoro.

Un aspetto da considerare è il ruolo che acquisisce l’obbligo di praticantato. Se da un lato prevede un impegno aggiuntivo, dall’altro otterrai sin da subito dei vantaggi in termini di esperienza acquisita, come geometra libero professionista, rispetto al percorso di studi con laurea.

Basta considerare che il mercato del lavoro odierno privilegia gli individui che hanno competenze di tipo pratico e acquisite sul campo. Tuttavia, la laurea triennale per geometri ti offre comunque una varietà di sbocchi professionali.

Quali sono le opportunità? Potrai decidere se iniziare a lavorare come dipendente e quindi venir assunto da un ente pubblico. Una volta iscritto all’Albo professionale, otterrai dal Collegio il timbro personale ed il tuo nominativo verrà comunicato agli enti competenti per il rilascio o il diniego di varie autorizzazioni, quali le Amministrazioni locali (Comuni, Provincia e Regione), Prefettura, Questura e Camera di Commercio. L’altra opzione è svolgere l’attività come libero professionista.

Geometra professionista

Partita IVA per geometri

Per diventare un libero professionista, diventa fondamentale l’apertura della Partita IVA. Infatti, in base alla legge, se vuoi svolgere un’attività che produca reddito, e che avvenga in maniera continuativa e strutturata, come quella professionale, dovrai disporre di un codice IVA. La procedura oggi è stata semplificata grazie al sistema telematico. Potrai procedere in due modi:

  • richiesta di apertura IVA presso l’Agenzia delle Entrate;
  • affidarti a un consulente.

Nel primo caso, dovrai registrati a FiscOnline e compilare il modulo AA9/7 per persone fisiche, inserendo tutte le informazioni riguardanti il codice ATECO, il regime fiscale e la tipologia di sistema contributivo. Questa operazione, anche se è accessibile a tutti, prevede una certa attenzione oltre a una conoscenza di una serie di informazioni.

Questo ci porta alla seconda opzione, che consigliamo al fine di evitare errori: affidarsi a uno studio di commercialisti competente. A questo proposito ti invitiamo a leggere la nostra guida su come aprire Partita IVA. Di seguito andiamo ad evidenziare quali sono alcuni degli aspetti che dovrai considerare:

  • codice ATECO;
  • tasse come geometra libero professionista;
  • contributi pensionistici.

In primo luogo, sarà necessario inserire il codice ATECO, ovvero un numero che identifica la tipologia di attività che andrai a svolgere. Nel caso dei geometri dovrai introdurre il 71.12.30 creato apposta per questa professione.

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Quali tasse paga un geometra

L’altro aspetto da considerare sono le tasse collegate all’attività di geometra libero professionista. Oggi, se apri una nuova Partita IVA avrai la possibilità di aderire al regime forfettario. Potrai scegliere questa forma di tassazione se:

  • il tuo fatturato non supera i 65.000€ annui;
  • disponi di Partita IVA professionale o come ditta individuale;
  • nei tre anni precedenti non hai svolto altre attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Aderire a questo sistema fiscale ti permette di ottenere numerosi vantaggi. Infatti, rispetto al regime semplificato in cui dovrai pagare IRPEF e IRAP, in questo caso sarai tenuto al versamento di un’unica aliquota che è pari al 5% per i primi cinque anni, per poi salire al 15% in quelli successivi. Inoltre, il versamento dovrà avvenire solo se hai fatturato.

A questo devi aggiungere che avrai un’agevolazione anche per l’emissione delle fatture che saranno esenti IVA, ma con l’obbligo di applicazione della marca da bollo di 2 €. Se sei interessato a conoscere come funziona questa tipologia di tassazione e tutti i vantaggi, ti invitiamo a leggere la nostra guida sul regime forfettario.

Geometra professionista e pensione

L’ultimo aspetto da considerare riguarda i contributi previdenziali. In base alla legge, sarai obbligato a versare i contributi IVS ovvero di invalidità e vecchiaia, iscrivendoti a una cassa previdenziale. Nel caso particolare dovrai aderire alla Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri conosciuta con l’acronimo CIPAG. Le aliquote che dovrai versare si suddividono in tre tipologie:

  • contributi soggettivi: è un aliquota che cambia ogni anno e che fa riferimento ai versamenti IRPEF. Al di là del reddito generato, sarai obbligato a un versamento minimo che per il 2022 è pari a circa 3.340€;
  • contributi integrativi: si applicano solo se disponi di una regime semplificato, dato che faranno riferimento al 5% dell’IVA versata con un minimo di 1.670€ annuo;
  • maternità: per il 2022 è pari a un versamento di 12€.
Geometra e attività di dipendete pubblico
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Lavoro come dipendente pubblico

Fino al 2012 un geometra che svolgeva l’attività di dipendente pubblico, non poteva iscriversi all’Albo Geometri e quindi svolgere la libera professione. Il D.P.R n 137/2012, con riferimento alla Riforma delle Professioni, ha apportato diverse modifiche permettendo lo svolgimento del lavoro da privati con l’apertura di partita IVA.

Ciò ha determinato un po’ di confusione, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra l’attività professionale di geometra e il lavoro come dipendente pubblico. Chiariamo subito questo aspetto. Come per altre attività professionali, un geometra dipendente pubblico, in linea di massima, non può svolgere l’attività di libero professionista. Sono previste però delle eccezioni:

  • incarichi al di fuori dell’ente: si fa riferimento ad attività che vengono svolte al di fuori dell’amministrazione pubblica e che non vanno in conflitto con il ruolo assunto;
  • presenza di accordi specifici: lo svolgimento della libera professione dovrà essere previsto nel contratto.

Se sei interessato ad approfondire questa tematica, ti invitiamo a leggere la nostra guida su partita IVA e lavora dipendente.

Geometra libero professionista: guadagno

Come hai letto, l’attività di geometra continua a essere tra le professioni più richieste e con ottime opportunità per i giovani. Quanto guadagna questo professionista? In base alla Cassa Geometri, lo stipendio medio si aggira intorno ai 22.000€ con un introito mensile compreso tra i 700€ e i 3.000€.

In media l’introito di un geometra è di circa 1.600€. Tra i principali fattori che incidono sull’importo complessivo, vi sono:

  • competenze: si andrà a considerare quali sono le tipologie di interventi che potrà eseguire il professionista;
  • presenza di Partita IVA: il guadagno è leggermente superiore se si svolge la libera professione;
  • esperienza: un geometra apprendista otterrà un introito mensile ridotto rispetto a un capo cantiere.

Geometra libero professionista – Domande frequenti

Cosa fa un geometra libero professionista?

Il geometra libero professionista svolge attività riguardanti i valori catastali, le misurazioni e i rilievi urbanistici e dei terreni, oltre a coadiuvare professionisti come architetti e ingegneri.

Come si diventa geometra libero professionista?

Per diventare geometra libero professionista è necessario completare gli studi presso un istituto professionale, conseguendo una laurea triennale e superando l’esame di abilitazione.

Cosa deve pagare ogni anno un geometra libero professionista?

Il geometra libero professionista iscritto all’Albo sarà obbligato al versamento di contributi annuali fissi, come puoi leggere nella nostra guida.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 3 Giugno 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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