Fondo Nuove Competenze: a chi è rivolto e come funziona il nuovo bando

Il Fondo Nuove Competenze ha lo scopo di erogare un contributo alle aziende che provvedono alla formazione dei dipendenti. Ecco come funziona.

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Fondo Nuove Competenze
  • Il Fondo Nuove Competenze per il 2024 è gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e garantisce alle imprese un contributo per la formazione dei lavoratori.
  • Grazie a questa iniziativa, le imprese possono accedere ad una copertura del 60% del valore del costo del lavoro nei progetti di formazione.
  • I contributi vengono erogati direttamente dall’INPS ai soggetti beneficiari, che tuttavia devono rispettare alcuni requisiti.

Arriva la terza edizione del Fondo Nuove Competenze, un’iniziativa nata nel 2020 nel momento in cui è arrivata la pandemia. Questo fondo permette alle imprese di risparmiare sulla formazione dei lavoratori dipendenti, consentendogli un aggiornamento delle competenze in linea con le necessità del mercato.

Si tratta di un contributo a fondo perduto per le aziende che va a coprire le spese per la retribuzione dei lavoratori occupati nella formazione per il 60%, oppure per il 100% per contributi previdenziali e assistenziali. Per accedere ai fondi tuttavia l’impresa deve aver sottoscritto accordi sindacali specifici.

Cos’è il Fondo Nuove Competenze

Il Fondo Nuove Competenze1 non è un’iniziativa del tutto nuova, ma è nata nel 2020 con l’arrivo della pandemia per sostenere le imprese nel rinnovare le competenze dei propri lavoratori in un momento tanto delicato. Questa iniziativa in particolare coinvolge quelle aziende che sono in un processo di innovazione specifico, digitale oppure verso progetti di sostenibilità.

A questo proposito, avere lavoratori con competenze aggiornate è fondamentale per portare avanti le iniziative e rimanere al passo con l’evoluzione. Precedentemente questo fondo era gestito dall’ANPAL, mentre per il 2024 passa direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il fondo garantisce a determinate imprese l’accesso ad un contributo a fondo perduto che va a coprire le spese sostenute durante la formazione dei propri dipendenti, includendo anche i contributi previdenziali e di assistenza. In questo modo i datori possono risparmiare sui costi dedicati alla formazione e garantire ai lavoratori le competenze necessarie.

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Requisiti per accedere al Fondo Nuove Competenze 2024

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Per poter accedere quest’anno al Fondo è necessario presentare una domanda specifica, perché l’erogazione non è automatica. Tuttavia le imprese interessate devono necessariamente aver stipulato un accordo sindacale preventivo, per poter aderire all’iniziativa.

Sono quindi coinvolte quelle realtà che hanno la reale necessità di formare i propri lavoratori per stare al passo con l’evoluzione e per portare avanti progetti specifici.

L’accesso al fondo è garantito inoltre solamente alle imprese che sono in linea con i versamenti obbligatori per legge per ciò che riguarda tasse e contributi, che non si trovano in liquidazione o fallimento, per cui non sono attive controversie e per cui sussistono gli accordi collettivi.

L’accordo collettivo

L’accordo collettivo deve contenere tutte le informazioni relative all’impresa, come il numero dei dipendenti coinvolti nella formazione, la quantità di ore destinate alla formazione specifica, quel è il periodo di formazione, i dettagli sulla transazione digitale o ecologica portata avanti dall’azienda e la necessità effettiva di aggiornare le competenze.

Questo vuol dire che le aziende che non hanno un accordo preventivo di questo tipo non possono procedere all’invio della domanda e quindi accedere al sostegno.

Va ricordato che bisogna pianificare da subito quante ore verranno destinate alla formazione dei lavoratori, per cui il Fondo stabilisce un minimo di 40 ore e un massimo di 200.

Come funzionano i contributi del Nuovo Fondo Competenze 2024

Andiamo a vedere da vicino come funzionano i contributi per le imprese che rientrano tra le beneficiarie dell’iniziativa. Questi fondi possono andare a coprire le spese per le ore in cui i lavoratori sono effettivamente impegnati nella formazione, per un massimo del 60% dei costi.

Tuttavia è anche prevista una copertura per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali verso i lavoratori e questa è al 100%. Le imprese possono accedere ad un massimo di 10 milioni di euro di contributi per ogni domanda presentata e la tassazione di questi contributi segue le regole attive.

Mentre a gestire l’iniziativa è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, queste somme verranno erogate ai beneficiari direttamente dall’INPS, successivamente all’accoglimento della richiesta.

I fondi andranno a coprire sia le ore di retribuzione previste per i dipendenti sia i contributi previdenziali e assistenziali corrispondenti, per questo l’iniziativa è una delle più vantaggiose del suo genere.

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Come accedere al Fondo Nuove Competenze

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Per accedere all’iniziativa è necessario rispettare i requisiti visti sopra e avere un accordo sindacale specifico. Ogni azienda potrà inviare una sola domanda, ma si attende il decreto attuativo specifico per le modalità di presentazione.

Per la terza edizione sono messi a disposizione 800 milioni di euro di fondi, per cui l’accesso sarà possibile per le imprese fino all’esaurimento delle risorse.

In attesa della pubblicazione delle istruzioni specifiche, va ricordato che le imprese devono dotarsi di tutte le informazioni da inviare al momento della domanda: i dati del datore di lavoro e dell’azienda, dell’ente che provvede alla formazione e le specifiche sul progetto formativo.

Vanno anche indicati i dettagli dell’accordo sindacale in essere e tutti i dati dei lavoratori che prenderanno parte alla formazione, con codice fiscale e numero di ore previsto per acquisire le nuove competenze.

Il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione anche una canale PEC per le comunicazioni e le richieste di informazioni: [email protected].

  1. Fondo Nuove Competenze, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, lavoro.gov.it ↩︎
Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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