Credito d’imposta imprese: nuove misure contro il caro energia

Tra le misure previste per aiutare le aziende contro il caro bollette c'è un aumento del credito d'imposta. Scopriamo come funziona.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Nuovo credito imprese
  • Con il Decreto Aiuti ter il Governo aiuta le imprese più piccole contro il caro bollette.
  • Per le mensilità di ottobre e novembre il credito d’imposta è stato portato al 30% e al 40%.
  • L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili i codici tributo per il terzo trimestre 2022.

Grazie al nuovo credito d’imposta, varato per contenere il caro bollette, le piccole aziende possono beneficiare di un bonus del 30% o al 40%, sui consumi dei mesi di ottobre e novembre. Il Governo ha deciso di potenziare il tax credit per contrastare il caro energia, introducendo alcuni bonus fiscali riservati alle attività più piccole, come i ristoranti, i bar ed i negozi.

Lo scorso 16 settembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Aiuti ter, che ha avuto l’importante merito di ridurre il requisito della potenza impegnata, per poter accedere ai bonus fiscali finalizzati a contenere i costi dell’energia.

Il governo interviene nuovamente ad aumentare il credito per il quarto trimestre 2022, portandolo al 40% per le imprese energivore e gasivore, e al 30% per quelle che non hanno forti consumi di energia, come vedremo tra poco.

Credito d’imposta per le imprese: come funziona

Buone notizie per le aziende. Il credito d’imposta viene aumentato per il quarto trimestre 2022, arrivando al 40% per le imprese ad alto consumo di energia e gas, e può essere richiesto per contrastare i costi della fornitura elettrica. Rimane al 30% per le imprese non energivore.

Possono accedere a questa agevolazione anche le piccole aziende e gli esercenti, secondo la precedente misura, che abbiano una potenza disponibile sul proprio contatore pari a 4,5 Kw. In precedenza la soglia minima per poter accedere all’agevolazione era pari a 16,5 Kw.

Uno degli altri requisiti per poter accedere a questo importante bonus fiscale tuttavia è aver registrato un aumento almeno del 30% dei costi dell’energia rispetto al 2019.

Nuovi incentivi imprese energivore
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Credito d’imposta: aziende energivore e gasivore

Per le imprese energivore e per quelle gasivore il credito d’imposta sale al 40%, per le altre arriva al 30%. In precedenza era solo al 25%. Il tax credit è applicato ai consumi del quarto trimestre 2022, e una recente comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, la circolare 36/2022, ha chiarito alcuni aspetti.

Questo sostegno è accessibile da qualsiasi tipo di impresa, residente in Italia, indipendentemente dal settore, il regime contabile e fiscale, o la forma giuridica.

Possono accedervi anche gli enti non commerciali e le Onlus, se esercitano anche una attività di tipo commerciale. Viene inoltre specificato che è possibile scegliere un piano di rateizzazione solamente come alternativa ai crediti di imposta.

Risulta infatti possibile rateizzare gli importi superiori rispetto al periodo da gennaio a dicembre 2021, per tutti i consumi relativi al periodo dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023, fatturati entro fine settembre 2023.

Se l’impresa ha lo stesso fornitore dal 2019, può richiedere un prospetto, al fornitore, che riporta le informazioni sull’aumento dei costi dell’energia e del gas.

L’Agenzia delle Entrate analizza poi alcune questioni specifiche, come il caso delle imprese proprietarie di immobili in affitto. Possono richiedere il credito di imposta se sostengono effettivamente le spese.

Codici tributo: imprese non energivore e non gasivore

Ricordiamo quali sono i codici tributo relativi al terzo trimestre dell’anno, che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad istituire per poter usufruire dei crediti d’imposta istituiti attraverso il Decreto Legge Aiuti ter. L’articolo 5 del Decreto Legge 115/2022, prevede che i codici tributo possano essere usati per il terzo trimestre 2022.

Tra quelli che possono essere utilizzati vi è anche quello relativo agli acquisti di carburante da parte delle imprese agricole e della pesca. Ecco i codici tributo da utilizzare:

  • codice tributo 6970: riservato alle imprese non energivore. È relativo al bonus al 15% ed è riservato alle aziende che non consumano molta elettricità, così come prevede l’articolo 6, comma 3 del Decreto Legge n. 115 del 9 agosto 2022;
  • codice tributo 6971: per le aziende non gasivore. In questo deve essere utilizzato per il bonus al 25% ed è riservato a quelle aziende che non siano a forte consumo di gas;
  • codice tributo 6972: riservato all’agricoltura e alla pesca. Relativo al bonus 20%: è il credito d’imposta da utilizzare per compensare il costo dell’acquisto di carburante necessario per l’esercizio delle attività agricole e di pesca.

I codici tributo dovranno essere utilizzati in compensazione con un Modello F24. Dovranno essere inseriti nella sezione Erario e nella colonna: Importi a credito compensati. Nel campo relativo all’anno di riferimento deve essere indicato quello della spesa, inserito nel formato AAAA.

Codici tributo: imprese energivore o gasivore

I codici tributo da utilizzare dalle imprese che consumano più gas o energia elettrica sono diversi dai precedenti. Il Modello F24 dovrà essere utilizzato nello stesso modo, ma si dovranno inserire i seguenti dati:

  • codice tributo 6968: serve per ottenere il bonus al 25% ed è riservato alle imprese energivore;
  • codice tributo 6969: anche in questo caso serve per il bonus al 25% ed è riservato alle imprese che consumano molto gas naturale.

Ricordiamo che con i termini energivore e gasivore, si intendono quelle imprese che consumano grandi quantità di energia nel primo caso, e di gas nel secondo. Tuttavia il credito di imposta non è l’unico sostegno introdotto dal nuovo decreto.

Non solo credito di imposta: le altre misure

Tra le misure a sostegno delle aziende, nel Decreto Aiuti Ter è previsto anche un accordo con i principali istituti bancari del paese per erogare dei prestiti a zero commissioni. Questi finanziamenti devono essere finalizzati al pagamento delle bollette degli imprenditori, oltre a far aumentare il capitale circolante.

I prestiti saranno garantiti gratuitamente dallo Stato e potranno essere estinti a medio termine, in cinque o otto anni. Per gli enti del Terzo settore senza scopo di lucro è previsto, invece, un contributo pari al 25% sulla spesa sostenuta per la componente energetica, che è stata realmente utilizzata, per tutto il 2022.

Questo contributo è finalizzato a compensare in parte i maggiori oneri pagati per l’acquisto di gas ed energia elettrica.

Credito d’imposta – Domande frequenti

Quali sono le misure previste dal Governo per contrastare il caro bollette per le imprese?

Per i mesi di ottobre e novembre il credito d’imposta per le imprese è raddoppiato, arrivando al 30% o al 40%. Possono accedervi anche le attività più piccole. Ecco cosa sapere.

Quali sono le attività che possono accedere al nuovo credito di imposta per le imprese?

Sono quelle che hanno un contatore elettrico con una potenza pari a 4,5 Kw. Prima potevano accedere solo le aziende con una potenza minima pari a 16,5 Kw.

Oltre al credito d’imposta sono previste altre iniziative per le aziende contro il caro energia?

Nel Decreto Aiuti Ter è previsto un accordo con le banche, per erogare dei finanziamenti garantiti a costo zero dallo Stato. Lo scopo è quello di aiutare le imprese a pagare le bollette e a garantire del capitale circolante.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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