Come creare un business plan: la guida completa

Come creare un business plan efficace da presentare a finanziatori e investitori? In questa guida abbiamo inserito tutte le informazioni che non possono mancare in un business plan.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Come creare un business plan
  • Il business plan è un documento che sintetizza le caratteristiche di un progetto imprenditoriale e permette di pianificare e gestire l’azienda.
  • I business plan sono utilizzati spesso per la comunicazione esterna, soprattutto verso investitori e potenziali finanziatori, per presentare loro il progetto e i vantaggi.
  • Per creare un business plan si suddivide il prospetto in parte descrittiva e una più tecnica con previsioni e numeri.

Il business plan è uno strumento indispensabile per le imprese e per le startup che vogliono presentare il progetto a potenziali finanziatori e investitori, ma come creare un business plan efficace?

Per creare un ottimo business plan bisogna partire dal suo scopo. Questo strumento, infatti, può servire non solo per presentare l’idea imprenditoriale a soggetti esterni, ma anche per definire obiettivi, definire le risorse necessarie e organizzare la gestione interna dell’impresa.

Vi sono, poi, alcuni elementi indispensabili che non possono mancare in un business plan ben fatto, e in questa guida li tratteremo tutti nel dettagli. Se vuoi creare un business plan completo e ben dettagliato, continua a leggere per sapere come creare un business plan di successo.

Cos’è un business plan e a cosa serve

Il business plan è uno strumento che sintetizza le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Si tratta di un documento che racchiude tutte le informazioni legate ad un’azienda e descrive i prodotti e servizi oggetto dell’impresa, il modo in cui vengono realizzati, in che modo l’impresa trae profitto, quali sono i vertici e lo staff necessario. Inoltre, questo documento identifica il modello operativo dell’azienda e la gestione delle finanze.

Possono essere diversi i motivi che spingono a creare un business plan. Il documento consente di avere un prospetto completo su quello che è o sarà il progetto da realizzare, quindi è utilizzato per pianificare l’attività imprenditoriale o per presentarla ai potenziali investitori.

Infatti, gli investitori e i finanziatori spesso si affidano ai business plan presentati dalle aziende per valutare la fattibilità di un progetto, prima di prendere una decisione.

Ma oltre a questa funzione, il business plan svolge un ruolo fondamentale internamente all’azienda. Infatti, permette di pianificare e a definire il disegno imprenditoriale e a definire le risorse, non solo economiche, necessarie per la realizzazione del progetto.

È anche utile nella fase di ricerca, quando l’azienda deve individuare il cliente ideale e la concorrenza, in modo da prendere le decisioni strategiche necessarie. Il business plan serve anche nel recruiting. Infatti, attraverso questo documento è possibile presentare l’azienda ai candidati.

Si utilizza il business plan anche per partecipare a bandi e a concorsi privati, che mettono a disposizione finanziamenti o mentoring. Infine, sono perfetti per proporre nuove partnership con altre aziende.

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Come creare un business plan: i passaggi da seguire

Prima della creazione vera e propria del business plan, bisogna compiere alcuni passaggi fondamentali che ti permettono di avere a disposizione tutti i dati da inserire nel prospetto.

Quindi, il primo passo da compiere è quello di capire qual è lo scopo per cui si realizza il business plan e, in base a questo, stabilire quali sono i contenuti da approfondire. Infatti, se il pubblico a cui si rivolge il documento sono i potenziali investitori, sarà fondamentale fare particolare attenzione alla parte tecnica che prevede lo studio dettagliato del budget e del ritorno economico stimato.

Invece, se il business plan svolgerà una funzione interna, si porrà l’accento sull’organizzazione dell’azienda e sulle strategie aziendali da applicare.

Per realizzare un business plan efficace bisogna definire un obiettivo raggiungibile e puntare su quello. Quindi, se l’obiettivo è quello di ottenere finanziamenti, bisognerà presentare nel modo giusto tutti i vantaggi per cui sarebbe saggio investire in questo progetto.

Come creare un business plan la guida

Il segreto per non commettere errori, e realizzare un business plan quanto più dettagliato possibile, è quello di svolgere ricerche approfondite sotto ogni aspetto che riguarda l’impresa.

Infatti, oltre alla mission e all’obiettivo dell’impresa, nel business plan devono essere contenuti i dati sui potenziali clienti, sul mercato a cui ci si sta rivolgendo, ai vantaggi che si offrono, alla nicchia di mercato a cui si punta e alla concorrenza.

Per quanto questo tipo di documento possa sembrare difficile da realizzare e estremamente tecnico, in realtà è fondamentale riuscire a rendere il prospetto chiaro e sintetico. Deve, infatti, essere scorrevole ma contenere tutti i dati illustrati in modo chiaro, senza superare le 20 pagine.

Infine, è importante presentare il documento al meglio, scegliendo il giusto tono di voce e utilizzando un linguaggio corretto. Non bisogna, quindi, dimenticare di fare le giuste revisioni prima di condividere il documento.

Struttura del business plan

Per creare un business plan è fondamentale mantenere un ordine dei contenuti. Quindi è fondamentale stabilire una struttura chiara e lineare.

Non esiste una struttura che valga per tutti i business plan, ma in generale la struttura del business plan dovrebbe comprendere:

  1. sommario;
  2. presentazione generale dell’azienda;
  3. analisi di mercato (opportunità, industria e mercato);
  4. i prodotti e i servizi;
  5. la strategia di marketing;
  6. il piano logistico, gestionale e operativo;
  7. il piano finanziario;
  8. gli allegati.

1. Sommario

Il sommario, o executive summary, è fondamentale in un business plan e va redatto per ultimo perché serve a sintetizzare tutto ciò che è presente nel business plan. In questo modo offre una panoramica generale al lettore di ciò che troverà all’interno del documento.

Questa sezione dovrebbe essere lunga una pagina, massimo due. All’interno di questa sezione puoi inserire i punti più importanti che tratterai nel documento, e quindi:

  • di cosa si occupa l’azienda e il business model;
  • la vision dell’azienda e gli obiettivi da raggiungere;
  • qual è il prodotto o il servizio offerto e le caratteristiche distintive;
  • il mercato di riferimento;
  • le strategie di marketing da utilizzare;
  • le entrate e le uscite dell’azienda;
  • la previsione dei guadagni;
  • qual è la richiesta in termini di denaro di cui necessita l’azienda;
  • quali sono i soggetti che partecipano all’attività imprenditoriale.

2. Presentazione generale dell’azienda

La sezione dedicata alla presentazione generale dell’azienda serve per spiegare chi sei e cosa vuoi realizzare. In questa sezione puoi inserire informazioni generali riguardo l’azienda, come:

  • la struttura aziendale e la forma giuridica;
  • la natura dell’attività;
  • il settore in cui si trova;
  • la vision e la mission aziendale;
  • i valori dell’azienda;
  • le informazioni sulla storia dell’azienda;
  • quali sono gli obiettivi di business a breve e a lungo termine;
  • il team da cui è composta l’azienda.

3. Analisi di mercato

Questo punto è quello che richiede maggiore attenzione e un’approfondita ricerca. In questa sezione, infatti, non possono mancare dati importanti come:

  • le dimensioni del mercato in cui si vuole affacciare l’azienda;
  • l’analisi della posizione dell’azienda sul mercato;
  • la descrizione del panorama competitivo.

Qui occorre, inoltre, delineare qual è il cliente ideale a cui si rivolge l’azienda, e riportare i risultati delle ricerche di mercato con le tendenze e le prospettive dell’intero settore. In base a queste informazioni, in questa sezione puoi inserire dei pronostici e stime sull’andamento del mercato e dell’azienda.

I dati da utilizzare devono essere ufficiali, quindi è consigliabile prendere questi dati da uffici nazionali di statistica, associazioni di settore o da ricerche accademiche e fonti di informazione autorevoli.

Qui si può anche inserire un’analisi SWOT che esamina i punti di forza e di debolezza dell’impresa, ma anche i rischi e le opportunità.

4. I prodotti e i servizi

A seguire andrà inserita una sezione dedicata ai prodotti e ai servizi dell’azienda. Di conseguenza qui andranno presentate le caratteristiche e i dettagli chiave di ciò che l’azienda offre sul mercato.

Nel business plan vanno indicati quindi tutti i dati su come vengono realizzati i prodotti o erogati i servizi, specificando se sono già presenti sul mercato o quando è previsto il loro arrivo, le caratteristiche e l’attrattività per il mercato.

5. La strategia di marketing

Una volta presentato il cliente ideale a cui si rivolge l’azienda, è possibile presentare la strategia di marketing da attuare.

Occorre, quindi, stabilire alcuni punti fondamentali, tra cui:

  • il prezzo dei prodotti e dei servizi;
  • quali prodotti e servizi presentare e come differenziarli sul mercato;
  • in che modo invogliare i clienti all’acquisto del prodotto o a richiedere il servizio;
  • quali luoghi e quali piattaforme utilizzare per promuovere i prodotti o i servizi.

In quest’ottica rientrano anche le strategie e le operazioni di web marketing che l’azienda intende intraprendere, con quali obiettivi.

6. Il piano logistico, gestionale e operativo

Come creare un business plan struttura

Nella sezione dedicata al piano logistico, gestionale e operativo andranno espletati alcuni dettagli che riguardano:

  • i fornitori che procurano le materie prime per la produzione o da cui provengono i prodotti finiti;
  • la gestione della produzione con tempi, risorse e costi;
  • le strutture utilizzate per la vendita, la produzione e la gestione operativa;
  • le attrezzature necessarie;
  • le spedizioni e le evasioni degli ordini;
  • la gestione dell’inventario.

7. Il piano finanziario

Si passa, dunque, alla parte dei numeri, quella che più interessa gli investitori e i finanziatori, e quindi quella a cui prestare maggiore attenzione.

Per realizzare un financial plan è necessario studiare il pubblico e gli obiettivi imprenditoriali. I tre elementi che devono essere inclusi nel piano finanziario sono:

  • conto economico;
  • bilancio;
  • rendiconto finanziario.

8. Gli allegati

Per concludere il documento puoi aggiungere allegati che offrono maggiori chiarimenti e ulteriori dati. Possono essere:

  • materiale pubblicitario;
  • studi di settore;
  • mappe e foto della sede dell’azienda;
  • elenco delle attrezzature;
  • copie di contratti di locazione;
  • ricerche di mercato;
  • ulteriori calcoli finanziari.
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Come creare un business plan gratis

Per creare un business plan non è necessario spendere molto denaro, anche se una consulenza esterna può essere un punto a favore. Ad oggi è possibile creare un business plan dettagliato in modo completamente gratuito, partendo da modelli già esistenti che si possono trovare facilmente su internet.

Se il documento dev’essere presentato all’esterno dell’azienda, si consiglia di procedere utilizzando una carta intestata, o comunque inserire il logo dell’azienda al suo interno.

Creare un business plan da zero potrebbe non essere un’operazione semplice, tuttavia seguendo una traccia (come quella presente in questa guida) è possibile ottenere buoni risultati anche in autonomia, risparmiando sui costi di un consulente esterno.

Creare un business plan per una startup

Creare un business plan per una startup può essere più impegnativo rispetto alla creazione del documento per un’azienda già avviata. Spesso le startup hanno la necessità di creare un business plan dettagliato per proporre nuove idee sul mercato, ottenere i primi finanziamenti e presentarsi all’esterno.

Trattandosi di una fase molto delicata per una nuova attività, si consiglia di chiedere l’assistenza di un esperto, come un consulente esterno, ma anche un commercialista, nella stesura delle diverse parti del business plan.

Specialmente quando si richiede un finanziamento esterno, oppure si partecipa ad un bando, questo documento è particolarmente importante, per cui è consigliato revisionarlo più volte per essere certi che tutte le informazioni siano presenti e corrette.

Spesso i bandi e le iniziative che supportano nuove aziende e startup innovative specificano anche quali sono le informazioni che non devono mancare, e le modalità di presentazione del documento, per cui è consigliata una lettura attenta.

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Come creare un business plan per un’azienda agricola

Un business plan particolare è quello da redigere in caso di azienda agricola: in questo caso si può seguire lo schema generale valido anche per altri tipi di attività, ma vanno aggiunte alcune informazioni importanti per il settore specifico.

Nel dettaglio, un business plan per una azienda agricola richiede l’inserimento di informazioni relative al terreno utilizzato, e alle tecniche di coltivazione e gestione dei terreni impiegate. Generalmente questo tipo di business plan deve contenere anche una previsione a lungo termine delle prospettive dell’azienda agricola, con un’analisi di mercato dettagliata.

L’analisi dell’ambiente in cui opera l’azienda è altrettanto importante, e differenzia questo tipo di business plan da quello utilizzato dalle imprese di altri settori. Anche in questo caso per procedere al meglio si consiglia la consulenza di un esperto.

Business plan e finanziamenti alle imprese

Creare un business plan efficace è indispensabile per le imprese che intendono ottenere dei finanziamenti, e partecipare a bandi specifici. Molto spesso le aziende che si vedono rifiutare una richiesta di accesso ad un finanziamento, non hanno tenuto in considerazione alcuni fattori, che andiamo qui ad analizzare.

Oltre al business plan, va considerato anche il rating bancario, ovvero il punteggio che le banche assegnano al soggetto specifico in base alla sua solvibilità. Un’azienda infatti può ottenere un rating buono quando è considerata affidabile, quindi capace di restituire determinate somme.

Viene invece considerata poco affidabile se ha un basso indice di solvibilità, ovvero le banche considerano questo soggetto come non capace di restituire delle somme. Le banche attingono da alcune specifiche banche dati, come il CRIF, per conoscere l’affidabilità o meno delle aziende, per questo motivo è utile per l’impresa che vuole accedere a dei finanziamenti conoscere questo aspetto.

Altri motivi per cui una richiesta può essere respinta riguardano i requisiti di accesso ad un finanziamento, per cui è necessario informarsi nello specifico per poter rientrare tra i possibili beneficiari, leggendo con attenzione tutti i punti di un bando e stilando il business plan seguendo questi aspetti.

Come creare un business plan – Domande frequenti

Come creare un business plan da zero?

Per creare un business plan da zero bisogna scrivere una parte introduttiva, inserire le informazioni sull’azienda, presentare l’analisi di mercato e un prospetto con il piano finanziario e gli obiettivi da raggiungere.

Quante pagine deve essere un business plan?

Il business plan non deve essere troppo lungo e deve presentare in maniera chiara e sintetica tutte le informazioni sull’azienda. La lunghezza media è di circa 25 pagine.

Quali sono i componenti di un business plan?

Un business plan efficace e ben fatto deve prevedere gli obiettivi dell’azienda, le strategie da utilizzare, i dati sulle vendite e sul mercato, il piano di marketing e le previsioni finanziarie. Leggi quali sono le sezioni da inserire.

Autore
Foto dell'autore

Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
Fact-Checked
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 28 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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