Assicurazione professionale commercialisti: cos’è, come funziona, obblighi

Il lavoro del commercialista porta con sé tutta una serie di rischi derivanti dalla complessità della normativa fiscale nel nostro paese. Ecco come funziona l'assicurazione professionale per commercialisti, che tutela il professionista proprio da questi rischi.

di Francesca Di Feo

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  • L’assicurazione professionale per commercialisti è uno strumento cruciale per proteggere sia l’attività che la reputazione del professionista.
  • Essa copre danni economici causati a terzi da errori professionali, con specifiche come la retroattività e la garanzia postuma che estendono la copertura prima e dopo la stipula della polizza.
  • È obbligatoria per tutti i commercialisti iscritti all’Albo Professionale in Italia, in base alla normativa nazionale. Include generalmente specifiche opzioni di estensione per adattarsi alle diverse esigenze del settore.

Dichiarazioni fiscali, consulenze, leggi che cambiano repentinamente: la professione del commercialista non è sicuramente una passeggiata e gli errori possono essere dietro l’angolo.

In questo scenario, l’assicurazione professionale è uno strumento fondamentale per la tutela dell’attività e della reputazione di un professionista.

Per chi svolge questa professione è importante sapere come funziona l’assicurazione professionale commercialisti, esplorando le sue caratteristiche, la sua obbligatorietà, il funzionamento e le coperture che offre.

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Cos’è l’assicurazione professionale per commercialisti

L’assicurazione professionale per commercialisti è una forma di copertura assicurativa specificamente progettata per tutelare i professionisti del settore contabile e fiscale dalle conseguenze economiche derivanti da errori, omissioni o negligenze commessi nell’esercizio dell’attività professionale.

Questo tipo di polizza, come altre RC professionali, ha lo scopo di offrire una protezione finanziaria nel caso in cui il commercialista sia chiamato a rispondere per danni causati a terzi, siano essi clienti o altre parti, a seguito di consulenze, dichiarazioni fiscali, bilanci o altri servizi professionali erogati.

In pratica, funge da scudo contro le richieste di risarcimento che possono emergere in caso di controversie, errori di valutazione o di calcolo, dimenticanze e in generale qualsiasi errore professionale che possa avere ripercussioni finanziarie negative per i clienti.

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L’assicurazione per commercialisti è obbligatoria?

La questione dell’obbligatorietà dell’assicurazione professionale per i commercialisti in Italia trova le sue radici nella Riforma delle Professioni, introdotta con il D.P.R. 137 del 2012.

Secondo la normativa, ogni libero professionista, iscritto regolarmente al proprio Albo professionale, dev’essere dotato di una copertura assicurativa che lo tuteli contro i danni involontariamente arrecati a terzi durante l’esercizio delle proprie attività professionali.

Nel caso specifico dei commercialisti, questa disposizione si applica a tutti gli iscritti, indipendentemente dalla forma del loro esercizio professionale, che sia presso studi associati, che come singoli professionisti, con società o associazioni professionali.

Naturalmente, un professionista che lavora come dipendente non dovrà stipularla autonomamente: l’obbligo sarà a carico del datore di lavoro.

Come funziona l’assicurazione professionale per commercialisti

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L’offerta proposta e il funzionamento delle assicurazioni professionali per i commercialisti sono delineati dalle specifiche caratteristiche che assicurano una copertura efficace e aderente alle esigenze del settore. Il professionista può quindi scegliere tra le diverse proposte del mercato assicurativo.

La formula classica garantisce protezione per tutte le richieste di risarcimento che vengono denunciate e ricevute durante il periodo di validità dell’assicurazione.

Ciò include anche le richieste che si riferiscono a fatti accaduti prima della stipula della polizza, a condizione che rientrino nel periodo di retroattività definito.

Principio di retroattività

La retroattività è infatti un elemento chiave della polizza RC per commercialisti e prevede che la copertura si estenda a eventi verificatisi prima dell’attivazione della polizza, ma denunciati come richieste di risarcimento solo durante la sua validità.

Generalmente, le polizze includono una retroattività di due o tre anni, che può essere estesa dietro pagamento di un premio maggiore. Ovviamente la retroattività non può essere antecedente alla data di iscrizione all’Albo professionale o alla costituzione dell’associazione o società professionale.

Garanzia postuma

D’altra parte, la garanzia postuma riguarda la copertura assicurativa che rimane in vigore anche dopo la scadenza della polizza. Questa è particolarmente rilevante in situazioni di cessazione definitiva dell’attività professionale o in caso di decesso dell’assicurato.

La garanzia postuma, che può essere acquistata per un periodo massimo di dieci anni, assicura che eventuali richieste di risarcimento fatte dopo la scadenza della polizza vengano coperte, purché derivino da azioni colpose compiute durante la validità dell’assicurazione.

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Assicurazione professionale commercialisti: cosa copre

Lo scopo principale dell’assicurazione professionale per liberi professionisti e dipendenti commercialisti è di coprire eventuali errori, omissioni o negligenze che possono avere ripercussioni negative sui clienti. In queste circostanze, se un cliente subisce un danno a causa di un errore professionale, la compagnia assicurativa interviene per gestire e soddisfare le eventuali richieste di risarcimento.

Ciò include situazioni in cui il cliente possa aver subito perdite finanziarie o danni legali a seguito di consulenze, dichiarazioni fiscali, bilanci o altre attività svolte dal commercialista.

Altro aspetto non trascurabile è la responsabilità civile derivante da danni causati dai collaboratori o dai dipendenti del commercialista, che estende la protezione non solo alle azioni dirette del professionista, ma anche a quelle del suo personale.

Di conseguenza, se un collaboratore o un dipendente commette un errore nel corso del suo lavoro che causa un danno al cliente, la polizza assicurativa fornisce la stessa tutela che sarebbe stata concessa per un errore commesso direttamente dal commercialista.

Casi di esclusione

Come ogni polizza assicurativa, anche una RC Professionale per commercialisti può presentare delle specifiche esclusioni, ovvero situazioni e tipologie di danni che non sono coperti dalla polizza. Non sono quindi coperti:

  • richieste di risarcimento che derivano da atti illeciti commessi prima della decorrenza della polizza, di cui l’assicurato era a conoscenza;
  • atti illeciti commessi da un assicurato che non è iscritto all’Albo Professionale. L’iscrizione all’albo è un requisito fondamentale per l’operatività della polizza;
  • sinistri relativi a fatti avvenuti prima del periodo di retroattività stabilito dalla polizza. La retroattività definisce il lasso di tempo precedente alla stipula, durante il quale gli eventi sono coperti e gli atti al di fuori di questo intervallo non sono inclusi;
  • sinistri relativi ad attività che non rientrano nella sfera professionale definita dal contratto di assicurazione;
  • qualsiasi danno derivante da frode o atto doloso commesso dall’assicurato;
  • situazioni di insolvenza o fallimento dell’assicurato;
  • obbligazioni o sanzioni personali, danni corporali o materiali e altri fatti non direttamente imputabili a un obbligo di natura professionale, così come ingiuria e diffamazione;
  • danni consequenziali, ovvero quei danni che non derivano direttamente dal comportamento dell’assicurato, ma che sono piuttosto conseguenza indiretta di altri eventi.

Massimali e franchigie dell’assicurazione professionale commercialisti

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Il massimale rappresenta l’importo massimo che la compagnia assicurativa si impegna a pagare in caso di sinistro. Ad esempio per una polizza RC Professionale Commercialisti, il massimale minimo stabilito può essere di 250.000 euro.

Tuttavia, i commercialisti generalmente hanno la possibilità di scegliere un massimale superiore, in base alle proprie esigenze di copertura e al livello di rischio associato alla loro pratica professionale.

D’altra parte, la franchigia è invece l’importo che rimane a carico dell’assicurato in caso di sinistro e varia in funzione delle estensioni della polizza e del fatturato del professionista. Per le attività ordinarie, la franchigia può essere stabilita dalle singole assicurazioni, ad esempio:

  • 500 euro per fatturati inferiori a 100.000 euro;
  • minimo di 1.000 euro per fatturati superiori a 100.000 euro;

Per ruoli specifici come Sindaco, revisore legale dei conti e membro del consiglio di amministrazione, la franchigia prevista è generalmente più alta, ad esempio:

  • 2.000 euro per fatturati inferiori a 100.000 euro;
  • 5.000 euro per fatturati superiori a 100.000 euro.

Tuttavia, il prezzo finale per l’acquisto di una polizza di Responsabilità Civile Professionale varia in base a diversi elementi chiave, inclusi:

  • la natura e il livello di rischio dell’attività professionale;
  • il limite massimo di copertura scelto dal professionista e offerto dalla compagnia assicurativa;
  • il fatturato annuale;
  • la storia di sinistri precedenti;
  • il tipo di compagnia assicurativa;
  • le franchigie applicate;
  • le coperture garantite.

Pertanto, è fondamentale considerare attentamente tutti questi fattori per evitare di trovarsi con una polizza che offre una protezione inadeguata e che potrebbe lasciare il professionista vulnerabile a rischi non coperti dalla polizza stipulata.

Estensioni della polizza

La polizza RC Professionale per Commercialisti offre la possibilità di estendere la copertura assicurativa oltre la sfera dell’attività ordinaria, tramite estensioni pensate per fornire una protezione più ampia e specifica in relazione a determinati ruoli o incarichi che possono comportare rischi aggiuntivi, come quelli di

  • Sindaco;
  • Revisore dei Conti;
  • Componente del Consiglio di Amministrazione.
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Polizza per commercialisti e visto di conformità

Introdotto dal D.lgs. n. 241 del 09/07/1997, il visto di conformità è un livello di controllo ulteriore su norme tributarie, obbligatorio in casi come:

  • la presentazione del modello 730;
  • la compensazione di crediti superiori a 5.000 euro annui;
  • le richieste di rimborsi IVA superiori a 30.000 euro.

In questi contesti, la polizza assicurativa deve fornire una protezione efficace contro i rischi associati all’emissione del visto di conformità. Questo include la copertura per responsabilità che emergono dall’applicazione del visto, specialmente sulle dichiarazioni 730, dove è essenziale una clausola che copra specificamente i nuovi rischi derivanti da errori non imputabili a dolo o colpa grave del contribuente.

Il massimale della polizza non dovrà essere inferiore a 3 milioni di euro, calibrato in base al numero di contribuenti assistiti e alla quantità di visti di conformità rilasciati. È altresì importante che la polizza copra integralmente eventuali danni a carico del contribuente, dello Stato o di altri enti impositori, senza prevedere franchigie o scoperti.

Inoltre, è essenziale che la polizza garantisca il risarcimento per danni fino a cinque anni dopo la scadenza del contratto, assicurando così una protezione a lungo termine per il professionista e per i suoi clienti.

Assicurazione professionale commercialisti – Domande frequenti

Quanto costa l’assicurazione professionale per commercialisti?

Il costo di una polizza di assicurazione professionale per commercialisti può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il livello di copertura scelto, il massimale, le franchigie e le specifiche esigenze del professionista. Scopri qui tutti i dettagli.

Cosa copre l’assicurazione di un commercialista?

L’assicurazione professionale per commercialisti copre i danni economici che possono derivare da errori, omissioni o negligenze commessi nell’esercizio della loro attività professionale. Questo include danni causati a clienti o a terze parti a seguito di consulenze, dichiarazioni fiscali, bilanci, o altri servizi professionali erogati. Include anche la responsabilità derivante da danni causati dai collaboratori o dipendenti.

Chi è obbligato a stipulare una polizza di RC professionale?

Secondo la normativa italiana, ogni libero professionista, iscritto regolarmente al proprio Albo professionale, deve essere dotato di una copertura assicurativa che lo tuteli contro i danni involontariamente arrecati a terzi durante l’esercizio delle proprie attività professionali. Questo include i commercialisti.

Da quando è obbligatoria la polizza professionale?

L’obbligatorietà dell’assicurazione professionale per i commercialisti in Italia è stata introdotta con il D.P.R. 137 del 2012, convertito nella Legge 148 del 2011, nell’ambito della Riforma delle Professioni.

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Autore
Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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