Regime forfettario: come funziona per un autonomo che si iscrive all’AIRE e casi di decadenza

Come funziona il regime forfettario per chi si iscrive all'AIRE: casi di decadenza e passaggio al regime ordinario.

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Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le partite IVA che rispettano determinati requisiti. Tra questi, anche la residenza in territorio italiano. Nello specifico gli italiani all’estero, che si iscrivono quindi all’AIRE, in molti casi perdono la possibilità di beneficiarne, ma non subito.

Con la risposta ad interpello n. 149/2025, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che per questi soggetti l’uscita dal regime forfettario non è immediata, ma scatta l’anno successivo. L’unico stop immediato a tali agevolazioni è dato dal superamento del limite di 100.000 euro di ricavi annui.

Regime forfettario e iscritti all’AIRE: le regole

Le regole e i requisiti stringenti del regime forfettario prevedono che non sia possibile utilizzare le agevolazioni di questo regime se non si ha la residenza nel territorio italiano, salvo eccezioni. Questo vuol dire che se ci si trasferisce all’estero non si può continuare ad adottare questo sistema per risparmiare sulle tasse della partita IVA.

Chi va a vivere fuori dall’Italia ha inoltre l’obbligo di iscriversi all’AIRE, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Nello specifico, i non residenti in Italia non possono avvalersi di questo regime, ad eccezione del caso in cui abbiano residenza in uno Stato UE che aderisce all’Accordo sullo Spazio economico europeo, con scambio di informazioni tra i paesi e con redditi in Italia per almeno il 75% dell’importo complessivo.

Per chi non vi rientra, questo passaggio però, come conferma la dichiarazione dell’Agenzia delle Entrate, non è immediato, per cui non è necessario passare subito all’ordinario e neanche modificare le fatture precedenti. Si può infatti continuare a usare il forfettario per l’anno in corso (in riferimento al momento dell’iscrizione all’AIRE) e lasciare il forfettario l’anno successivo.

Decadenza del regime forfettario

Quella del trasferimento all’estero è solo una delle eventualità in cui è possibile assistere alla decadenza del regime forfettario. Questo infatti non si può più utilizzare anche se si superano 85.000 euro, per cui diventa necessario, dall’anno successivo, passare al regime ordinario.

Il passaggio invece deve avvenire immediatamente, senza attendere l’anno seguente, se si supera la soglia di 100.000 euro di reddito, nel momento stesso in cui la si supera. Un altro caso di decadenza di tale regime fiscale è il superamento di 20.000 euro lordi per il lavoro accessorio, ovvero per il lavoro dipendente o per collaboratori.

Per tutti i casi di decadenza del regime, comunque si può attendere l’anno seguente per procedere al passaggio all’ordinario, ad eccezione del superamento di 100.000 euro di ricavi annui, per cui è necessario agire subito. Questo significa che da quel momento si deve provvedere subito ad indicare l’IVA nelle fatture e pagare le imposte secondo il sistema Irpef in base alle aliquote correnti.

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