Prestazione occasionale e prestazione di lavoro autonomo occasionale: ecco le differenze

La prestazione di tipo occasionale può essere svolta con diverse modalità, in base alle normative e agli strumenti INPS. Ecco le differenze tra prestazione autonoma occasionale, Libretto Famiglia e PrestO.

di Valeria Oggero

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • La prestazione autonoma occasionale in Italia segue precise regole che riguardano le modalità di svolgimento del lavoro, l’occasionalità, ma anche la tassazione.
  • Oggi esistono diversi strumenti con cui è possibile svolgere un’attività di lavoro di tipo occasionale, come il Libretto Famiglia o il contratto di prestazione occasionale PrestO.
  • Il Libretto Famiglia in particolare si rivolge alle persone fisiche, che non costituiscono quindi un’impresa o un’attività di tipo professionale.

La prestazione occasionale in Italia fa riferimento ad una particolare modalità di lavoro, caratteristica per la sua non continuità, che le persone fisiche possono svolgere in determinate circostanze. Intorno a tutti gli strumenti offerti per poter lavorare in questo modo possono tuttavia sorgere diversi dubbi.

Accanto alla prestazione di lavoro autonomo occasionale classica infatti, sono disponibili diversi strumenti accessibili tramite INPS. Nello specifico facciamo riferimento al Libretto Famiglia e al contratto di prestazione occasionale PrestO.

In base al caso specifico, il lavoratore occasionale può avvicinarsi ad una tipologia differente di strumento, per svolgere un’attività non continuativa. Ciascuno ha le proprie caratteristiche e requisiti: vediamoli qui di seguito.

Prestazione occasionale: tutti gli strumenti

Prestazione autonoma occasionaleLibretto Famiglia Contratto di prestazione occasionale PrestO
Datore di lavoroProfessionisti, imprenditori, onlusPrivati, persone fisicheImprese o professionisti, con meno di 10 lavoratori dipendenti. No imprese edili
Tipologia di lavoroAssenza di vincolo di subordinazione, attività di tipo intellettualeBaby sitting, lavori domestici e affiniPrestazioni lavorative sporadiche
Limiti di leggePassaggio a partita Iva in caso di lavoro continuativo, limite di 5.000 euro per aprire una posizione previdenziale5.000 euro di ricavi massimi annui, di cui 2.500 con lo stesso datore di lavoro5.000 euro di ricavi massimi annui, di cui 2.500 con lo stesso datore di lavoro
Retribuzione orariaVariabile in base agli accordi10 euro lordi, di cui 8 euro netti12,41 euro lordi, di cui 9 euro netti
ProceduraObbligo di comunicazione preventiva al portale Servizi Lavoro Procedura preventiva INPSProcedura preventiva INPS
TassazioneRitenuta di acconto del 20%, marca da bollo quando dovuta e esenzione IVAOneri di 2 euro sulla paga oraria comprensivi di contributiOneri di 3,41 euro sulla paga oraria comprensivi di contributi
ContributiAssenti fino a 5.000 euro
Come visto in tabella, la prestazione occasionale classica si differenzia molto da strumenti come il Libretto Famiglia o il contratto PrestO gestiti dall’INPS. In tutti i casi è necessario comunicare l’inizio dell’attività lavorativa occasionale, tramite il portale web Servizi e Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali1 oppure all’INPS.

In ogni caso se l’attività diventa continuativa nel tempo, perdendo il suo carattere di occasionalità, è necessario procedere con l’apertura di una partita Iva, da cui derivano adempimenti fiscali e contributivi specifici in base al regime fiscale scelto. Vediamo quali sono le norme di legge che regolamentano il lavoro occasionale:

  • articolo 2222 del Codice Civile: prestazione autonoma occasionale;
  • articolo 54-bis del DL 50/2017, per gli strumenti INPS di prestazione occasionale.

Vediamo brevemente come funziona la prestazione autonoma occasionale rispetto alla prestazione occasionale per gli strumenti INPS.

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1. Prestazione autonoma occasionale

La modalità di svolgimento classica di un lavoro di tipo occasionale prevede che la prestazione venga svolta, con una paga, verso un committente senza alcun vincolo di subordinazione. In questo caso il lavoratore applica una ritenuta di acconto, è autonomo nel lavoro e non c’è organizzazione in riferimento all’azienda.

Questa modalità riguarda coloro che offrono una prestazione di tipo intellettuale, che non prevede l’iscrizione ad un Albo. In alcuni casi si può utilizzare questo strumento per iniziare a lavorare in un certo ambito, per poi necessariamente aprire una posizione Iva se l’impegno diventa continuativo.

A livello fiscale non si applica IVA, è prevista una ritenuta di acconto del 20% Irpef e l’imposta di bollo di due euro. Quest’ultima tassa si applica solamente se la singola prestazione supera 77,47 euro di importo. Il committente per queste prestazioni occasionali agisce come sostituto di imposta. Non vengono applicati i contributi previdenziali, fino a 5.000 euro di ricavi annui.

Va ricordato che questa tipologia di prestazione viene svolta senza una coordinazione da parte del committente, che può essere un professionista o un’imprenditore e il lavoratore la svolge con i propri mezzi. Non possono svolgere questo tipo di attività i lavoratori nel pubblico, coloro che sono iscritti ad un Albo, chi fa parte di organi di amministrazione o coloro che lavorano in enti sportivi riconosciuti.

2. Prestazione occasionale con il Libretto Famiglia

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Un primo strumento fornito dall’INPS per determinate tipologie di prestazione occasionale è il Libretto Famiglia. In questo caso si fa riferimento ai privati, ovvero alle persone fisiche. I committenti quindi non operano in modo imprenditoriale o professionale.

Con questo strumento, il lavoratore occasionale può svolgere solamente piccoli lavori domestici, attività di baby sitting, di assistenza di anziani o di insegnamento privato di supplenza. In questo caso sono stabiliti limiti ben precisi, sia per ciò che riguarda gli importi orari che i ricavi massimi.

Si parla di un massimo di 5.000 euro per ogni lavoratore, con 2.500 per il singolo committente. Quest’ultimo inoltre può accedere a queste prestazioni per un massimo di 10.000 euro annui.

Ogni titolo di pagamento ha il valore di 10 euro, di cui 2 sono destinati ai contributi IVS, all’INAIL e agli oneri di gestione. Per avviare questo tipo di collaborazione i soggetti coinvolti devono procedere telematicamente al sito INPS.

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3. Contratto di prestazione occasionale PrestO

Una terza tipologia di prestazione occasionale ammessa in Italia riguarda lo strumento PrestO dell’INPS. In questo caso si parla di attività economiche svolte in modo sporadico per professionisti, autonomi, imprenditori, associazioni o enti, PA, aziende alberghiere e strutture ricettive.

La retribuzione oraria è di 12,41 euro, di cui 3,41 euro sono destinati agli oneri dovuti. Anche in questo caso vi sono limiti per singolo prestatore del lavoro di 5.000 euro annui e 2.500 per lo stesso committente.

Il datore di lavoro può utilizzare questo strumento per un massimo di 10.000 euro annui. L’INPS ricorda che non si può applicare nei seguenti casi:

  • committenti che hanno più di 10 lavoratori dipendenti;
  • committenti che hanno più di 25 lavoratori dipendenti per i settori di organizzazione di eventi, fiere e congressi, centri termali e parchi divertimento;
  • committenti che appartengono al settore edilizio e affini;
  • in caso di appalti di opere o servizi;
  • committenti che appartengono al settore agricolo;
  • per lavoratori per cui il committente abbia instaurato negli ultimi sei mesi un rapporto di lavoro.

Anche in questo caso è prevista una procedura preventiva per la comunicazione dell’attivazione di questo rapporto di collaborazione occasionale, tramite portale online INPS.

Prestazione di lavoro autonomo occasionale – Domande frequenti

Come funziona il lavoro autonomo occasionale?

Questa tipologia di lavoro prevede l’applicazione di una ritenuta di acconto del 20%, con un’esenzione IVA e il pagamento di una marca da bollo di due euro per importi superiori a 77,47 euro. Scopri qui come funziona nel dettaglio.

Cos’è il Libretto Famiglia?

Il Libretto Famiglia è uno strumento messo a disposizione dall’INPS che consente ai privati di accedere alle prestazioni di tipo occasionale di soggetti terzi, per lavori di tipo domestico, baby sitting e assistenza alle persone.

Cos’è il contratto di prestazione occasionale PrestO?

Si tratta di una formula di lavoro occasionale gestita dall’INPS che garantisce a realtà anche imprenditoriali di accedere a prestazioni regolamentate entro precisi limiti e modalità. Scopri di più qui.

Come accedere al Libretto Famiglia?

Per accedere è necessario comunicare l’inizio della prestazione con tutti i dati dei soggetti coinvolti sul portale online INPS.

Come si deve comunicare la prestazione occasionale?

In base alla tipologia di strumento utilizzato, si deve comunicare tramite Servizi Lavoro, il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oppure all’INPS in caso di Libretto Famiglia o contratto di prestazione occasionale PrestO.

  1. Servizi Lavoro, Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, servizi.lavoro.gov.it ↩︎
Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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