Incentivi Digital Transformation: come funzionano per le PMI

Attraverso gli incentivi per la Digital Transformation vengono messi a disposizione dei contributi per la digitalizzazione delle PMI. Ecco quali e come accedervi.

di Pierpaolo Molinengo

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Incentivi Digital Transformation PMI
  • Sono pronti i fondi per incentivare la digitalizzazione dei processi produttivi delle PMI.
  • Le domande di accesso potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023.
  • il contributo massimo sarà pari a 500.000 euro delle spese ammissibili.

Pronti nuovi fondi per sostenere la transizione tecnologica delle piccole e medie imprese italiane. Attraverso il bando per la Digital Transformation, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione alcuni nuovi incentivi.

La dotazione finanziaria complessiva della misura è pari a 100 milioni di euro: attraverso il bando vengono messi a disposizione delle PMI italiane contributi economici e finanziamenti agevolati per effettuare degli investimenti e realizzare dei progetti in ambito digitale.

Cerchiamo di capire come i diretti interessati possano accedere ai fondi e agli incentivi previsti per la Digital Transformation.

Digital Transformation: gli incentivi per il 2023

In cosa consistono gli incentivi Digital Transformation 2023? Sono, in estrema sintesi, degli aiuti rivolti alle micro, alle piccole e alle medie imprese, il cui scopo è quello di favorire i processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Gli incentivi vengono erogati con la formula dei finanziamenti agevolati e dei contributi a fondo perduto: il loro obiettivo è quello di sostenere economicamente i progetti destinati all’implementazione delle tecnologie abilitanti, che sono state individuate attraverso il Piano Nazionale Impresa 4.0. I contributi finanzieranno anche altre soluzioni tecnologiche e digitali di filiera.

Ad istituire questo intervento è stato il Decreto Crescita. La misura è disciplinata direttamente dal Decreto Direttoriale del 9 giugno 2020 ed è stata promossa direttamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. A gestire i contributi sarà direttamente Invitalia.

Un Decreto direttoriale del 1° ottobre 2020 ha disciplinato le modalità ed i termini nei quali devono essere presentate le richieste per accedere agli incentivi Digital Transformation. Lo stesso criterio ha provveduto a fissare le condizioni, i principi e tutti gli elementi necessari per poter accedere agli incentivi. Le domande per accedere ai contributi devono essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

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Chi può richiedere gli incentivi

Le imprese che hanno intenzione di accedere agli incentivi per la digitalizzazione, previsti dal bando per la Digital Transformation, devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, in qualità di imprese attive. Devono operare in uno o più dei seguenti settori:

  • agroalimentare;
  • moda e tessile;
  • chimica e farmaceutica;
  • metallurgia;
  • elettronica;
  • meccanica;
  • autoveicoli e altri mezzi di trasporto;
  • mobili;
  • legno e carta;
  • edilizia;
  • fornitura energia;
  • acqua e gestione rifiuti;
  • commercio;
  • servizi di trasporto;
  • alberghiero;
  • ristorazione;
  • ICT;
  • cultura;
  • turismo;
  • salute;
  • altri servizi e artigianato.

Le piccole e media imprese, inoltre, devono:

  • aver conseguito dei ricavi per almeno 100.000 euro da vendite e prestazioni, nell’esercizio di riferimento dell’ultimo bilancio approvato e depositato;
  • disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle Imprese;
  • non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento o liquidazione anche volontaria. Non devono, inoltre, essere sottoposte ad amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo le norme vigenti.
Incentivi digitalizzazione Invitalia

Digital Transformation, presentazione della domanda

Nel momento in cui le aziende sono in possesso dei requisiti, che abbiamo appena indicato, hanno la possibilità di presentare istanza di accesso alle agevolazioni, online tramite il sito Invitalia. La richiesta può essere presentata in forma singola o congiunta: in questo caso si possono alleare un massimo di dieci imprese.

È possibile essere ammessi agli incentivi previsti per la Digital Transformation anche per progetti che vengono realizzati facendo ricorso al contratto di rete, al consorzio, o all’accordo di partenariato o qualsiasi altra forma di collaborazione tra aziende.

In questo caso l’impresa capofila deve essere un DIH (Digital Innovation Hub) o un EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione), così come è stato previsto direttamente dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Per poter presentare la domanda di accesso è necessario avere un indirizzo PEC e una firma digitale.

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Quali sono i progetti finanziabili con gli incentivi

Attraverso questi incentivi devono essere finanziati gli interventi destinati a favorire la trasformazione digitale e tecnologica dei processi produttivi. Deve essere prevista, quindi, l’implementazione di una delle tecnologie abilitanti, che sono state previste direttamente dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

Entrando un po’ più nel dettaglio, tra queste vi rientrano le soluzioni di advanced e additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics.

Possono essere, inoltre, incentivate le tecnologie relative a soluzioni digitali di filiera, che devono servire ad ottimizzare:

  • la gestione della catena di distribuzione e delle relazioni con i diversi attori;
  • software;
  • le piattaforme e le applicazioni digitali per gestione e coordinamento dei processi logistici, con integrazione delle attività di servizio;
  • altre tecnologie, come i sistemi di e-commerce e pagamento online, sistemi fintech ed elettronici per lo scambio di dati, tecnologie per l’in-store customer experience, automazione di processi, blockchain, intelligenza artificiale e internet of things.

Digital Transformation: i requisiti dei progetti

Per poter accedere agli incentivi relativi alla Digital Transformation, i progetti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • devono essere finalizzati alla realizzazione di investimenti o ad attività di innovazione di processo o una vera e propria innovazione dell’organizzazione;
  • devono essere avviati a seguito della presentazione della domanda per accedere alle agevolazioni;
  • devono essere realizzati all’interno di un’unità produttiva che sia ubicata in Italia;
  • l’importo massimo di spesa deve essere compreso tra i 50.000 ed i 500.000 euro;
  • devono avere una durata massima di diciotto mesi, e devono necessariamente partire dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Dotazione finanziaria

Complessivamente la dotazione finanziaria per la concessione delle agevolazioni ammonta a 100 milioni di euro. I contributi vengono erogati sulla base di una percentuale nominale, che corrisponde al 50% dei costi e delle spese ammissibili.

I fondi vengono erogati alle imprese in questo modo:

  • 10% come contributo a fondo perduto;
  • 40% come finanziamento agevolato, che dovrà essere rimborsato in sette anni, con delle quote semestrali.

Digital Transformation – Domande frequenti

A chi sono rivolti i contributi per la Digital Transformation?

Possono richiederli le micro, piccole e medie imprese regolarmente iscritte al Registro delle Imprese. Devono essere delle aziende attive e non essere in liquidazione.

Quali progetti vengono finanziati dalla Digital Transformation?

I contributi servono ad incentivare i progetti di digitalizzazione dei processi produttivi. Scopri qui quali sono i progetti ammessi.

Quando scade il bando per la Digital Transformation?

Le istanze devono essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Ecco come presentare la domanda di accesso.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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