Dichiarazione IVA 2024: scadenze e funzionamento dei crediti

Cos'è la dichiarazione IVA, come funziona e chi sono i soggetti esonerati. Ecco come ricevere l'eventuale credito maturato.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Dichiarazione IVA 2023
  • La dichiarazione IVA 2024 deve essere presentata per obbligo di legge in riferimento all’anno di imposta precedente, da parte dei titolari di Partita Iva, imprenditori, autonomi e professionisti.
  • La dichiarazione IVA va inviata al fisco tra il primo giorno di febbraio e il 30 aprile. Tuttavia, inviarla il prima possibile garantisce di poter utilizzare subito l’eventuale credito cumulato.
  • Il credito IVA può essere cumulato da autonomi e imprenditori, che hanno versato una quota maggiore di questa tassa rispetto a quanto dovuto.

La dichiarazione IVA è obbligatoria, da effettuarsi annualmente, per tutti coloro che lavorano in autonomia e sono soggetti a questa tassa: lavoratori autonomi con Partita Iva, imprenditori, professionisti, e così via.

Questa comunicazione è un obbligo di legge: è necessario infatti ogni anno presentare la dichiarazione sulla base dell’anno di imposta precedente, documentando le operazioni soggette ad IVA.

L’IVA è l’Imposta sul Valore Aggiunto, che viene applicata in base ad una specifica percentuale su tutti i beni o servizi erogati da chi lavora con una propria attività o Partita Iva. Tuttavia, sono esclusi da questa dichiarazione e di conseguenza dal pagamento della tassa, alcuni soggetti, come coloro che aderiscono al regime forfettario.

Presentare la dichiarazione IVA il prima possibile è utile al fine di ricevere l’eventuale credito di imposta cumulato. Vediamo in questo articolo come procedere.

Dichiarazione IVA 2024: come funziona il credito

L’Agenzia delle Entrate ha proposto recentemente i nuovi modelli IVA 2024, da compilare e inviare entro il 30 aprile. I contribuenti che lavorano con una Partita Iva devono presentare questa comunicazione ogni anno come obbligo di legge e procedere con il pagamento della tassa, in base alle operazioni effettuate durante l’anno precedente.

Alcuni soggetti sono esonerati da questa presentazione: si tratta di coloro che non sono assoggettati all’IVA, o che compiono operazioni esenti questa imposta. Tuttavia può accadere che intorno a questa tassa sia necessario effettuare una compensazione, ovvero è possibile trovarsi in due situazioni:

  • trovarsi a debito IVA: in questo caso è stata versata una cifra inferiore a quanto è necessario pagare, per cui bisogna provvedere al pagamento delle somme mancanti;
  • trovarsi a credito IVA: in questo caso, è il fisco a dover accreditare al contribuente una somma relativa all’IVA, in quanto quest’ultimo ne ha versata più del dovuto.

Per accedere al rimborso del credito IVA tuttavia bisogna rispettare alcuni requisiti oggettivi e soggettivi:

  • requisito oggettivo: il credito può essere richiesto solamente se supera 2.582,28 euro. Per eventuali crediti che superano i 30.000 euro, è necessario presentare un visto di conformità o altri documenti che ne attestano la motivazione;
  • requisiti soggettivi: in questo caso si parla dell’esercizio prevalente dell’attività, con operazioni che comportano aliquote inferiori, oppure devono sussistere operazioni esenti IVA, oppure ancora i crediti derivano da beni ammortizzabili su questa tassa, o situazioni similari.

Nella pratica, il rimborso dell’IVA viene determinato da circostanze particolari e dimostrabili dal lavoratore autonomo, professionista o imprenditore. Non è possibile ricevere un credito IVA in altri modi.

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Chi è esonerato alla presentazione della dichiarazione IVA 2024

Credito IVA come riceverlo

Facciamo un approfondimento su chi sono coloro che attualmente risultano esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA. Come anticipato, si tratta di soggetti che compiono operazioni esenti, o in regimi di particolare vantaggio:

  • coloro che hanno registrato solamente operazioni esenti. Questo esonero non si applica se il contribuente:
    • ha effettuato operazioni imponibili, anche con la contabilità separata;
    • ha registrato operazioni intracomunitarie o ha eseguito rettifiche;
    • ha effettuato acquisti per cui la tassa è a carico del cessionario;
  • i contribuenti con regime fiscale forfettario o regime di vantaggio;
  • i produttori agricoli esonerati;
  • gli esercenti di attività di organizzazione di giochi, intrattenimenti e similari, esonerati;
  • le imprese individuali che hanno posto in affitto l’unica azienda;
  • i soggetti passivi d’imposta, residenti in altri stati UE, se hanno effettuato solamente operazioni non imponibili;
  • i soggetti che hanno esercitato l’opzione per le disposizioni sulle attività di intrattenimento e di spettacolo, esonerati dall’IVA;
  • i soggetti residenti fuori dall’UE;
  • i raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi, e i raccoglitori occasionali di piante officinali, con un ricavo non superiore a 7.000 euro.

Tutti gli altri soggetti, obbligati alla presentazione, devono procedere alla compilazione del Modello IVA 2024, scaricabile dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione IVA e LIPE

Presentare la dichiarazione IVA il prima possibile garantisce l’accesso ad alcuni vantaggi. Uno di questi è l’esonero alla presentazione della LIPE per l’ultimo trimestre 2023. Gli interessati possono quindi procedere alla compilazione del Quadro VP della dichiarazione IVA per evitare la doppia comunicazione.

La data ultima in questo senso è il 29 febbraio 2024, secondo le ultime norme in merito alla semplificazione del sistema fiscale. Si può quindi procedere in autonomia evitando anche la presentazione della dichiarazione LIPE.

Dichiarazione IVA 2024: il modello da compilare

Con il recente provvedimento n.8230/20241, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli per la dichiarazione IVA dell’anno in corso, in riferimento ai ricavi del 2023. I modelli con le relative istruzioni di compilazione si possono trovare sul sito ufficiale dell’Agenzia.

Viene anche reso disponibile un modello semplificato, il modello IVA BASE/2024, con le relative istruzioni, dedicato a coloro che non rientrano in particolari criteri di disciplina IVA, non hanno svolto operazioni con l’estero o con regime di attività agricole e non hanno partecipato a trasformazioni straordinarie.

Modello IVA 2024 dell’Agenzia delle Entrate

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Dichiarazione IVA 2024: tutte le novità

La dichiarazione IVA 2024 ha subito alcune modifiche rispetto a quella degli anni scorsi, a seguito delle diverse leggi di bilancio. Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il modello IVA specifico per procedere con la dichiarazione. Vediamo le novità del 2024:

  • Quadro VA: è stato tolto il rigo VA16 dedicato alle misure legate al Covid-19;
  • Quadro VB: è stato cancellato;
  • Quadro VE: sono stati modificati alcuni righi, con l’aggiunta di una nuova parte dedicata alla compensazione del 7% per le operazioni attive;
  • Quadro VF: sono stati modificati alcuni righi, tra cui l’aggiunta di una parte per la compensazione al 7% per le operazioni passive;
  • Quadro VO: è stata introdotta la possibilità di aggiungere la revoca per il regime ordinario per attività oleoturistica.

Inoltre è stato cancellato il quadro CS dedicato alla tassa sugli extraprofitti per le imprese di energia, assolta con la dichiarazione IVA dello scorso anno.

La novità più interessante invece che era tata introdotta nel 2023 riguardava la precompilata Iva: è arrivato infatti il servizio di compilazione fornito dall’Agenzia delle Entrate per facilitare la comunicazione. In linea con la dichiarazione dei redditi precompilata, questa comunicazione prevede che l’utente acceda al portale individuando un documento in parte compilato dal fisco, per poi modificarlo o integrarlo.

Dichiarazione IVA per chi esce dal forfettario

Come abbiamo anticipato, chi aderisce al regime fiscale forfettario è esonerato all’adempimento della dichiarazione IVA, perché questa tassa non è prevista. Tuttavia può accadere che una partita iva forfettaria in un determinato anno di imposta passi al regime ordinario, in cui l’IVA è presente.

Cosa fare in questi casi per la dichiarazione IVA? L’Agenzia delle Entrate ha risposto a questa e altre domande con la circolare n.32/E del 5 dicembre 20232. In particolare, al momento dell’uscita dal regime forfettario, possono verificarsi due situazioni:

  • il contribuente supera 85.000 euro di ricavi, ma non 100.000: può passare al regime fiscale ordinario l’anno successivo;
  • il contribuente supera 100.000 euro di ricavi: deve passare subito al regime fiscale ordinario.

In questo secondo caso quindi ci sarà una parte dell’anno in cui l’IVA si applica e una parte in cui non è prevista. Quindi il lavoratore deve procedere alla dichiarazione IVA dichiarando le operazioni, sia passive che attive, successive al passaggio al regime ordinario, mentre quelle precedenti (rientranti nel regime forfettario) non vanno considerate.

Viene prevista comunque la possibilità di rettificare l’IVA sugli acquisti effettuati ma per cui i beni non sono ancora stati ceduti oppure usati. Ad esempio è previsto per chi ha riserve in magazzino non vendute.

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Come funzionano i crediti IVA

Ma vediamo nello specifico come funzionano gli eventuali crediti IVA cumulati, come è possibile riceverli e quali sono i limiti. Si consiglia, in caso di credito, di presentare la dichiarazione IVA il prima possibile, i primi giorni di febbraio, per ricevere le somme a cui si ha diritto.

Per accedere a tale rimborso vanno rispettati i requisiti visti sopra, sia oggettivi che soggettivi, tuttavia per richiederne l’erogazione si deve procedere in modo differente in base alla cifra che si va a ricevere, come indicato in tabella.

Limite di importoCome chiedere il rimborso
Fino a 2.582,28 euroNon è ammessa la richiesta di rimborso
Da 2.582,28 a 30.000 euroLa domanda di rimborso è ammessa,
tuttavia non è necessario presentare un visto
di conformità apposito o altra certificazione
Oltre 30.000 euroPer presentare la domanda di rimborso è
necessario presentare un visto di conformità apposito
o un’altra certificazione

Nell’ultimo caso, bisogna attestare il rispetto di una serie di adempimenti, tra cui il corretto versamento dei contributi previdenziali e assicurativi. Per eseguire correttamente le richieste, si consiglia il supporto di un commercialista esperto, per non incorrere in errori.

Come presentare la dichiarazione IVA

Vediamo come i soggetti obbligati a tale comunicazione, possono presentare la dichiarazione Iva 2024. Si procede in questo caso esclusivamente per via telematica, all’Agenzia delle Entrate, ovvero la dichiarazione:

  • può essere presentata direttamente dal soggetto che la sta dichiarando;
  • può essere inviata da un intermediario abilitato, come un commercialista;
  • può essere inviata da un altro soggetto incaricato a tale adempimento, come una amministrazione dello Stato;
  • può essere presentata da una società appartenente ad un gruppo.

Il sistema telematico invia in un primo momento una conferma dell’avvenuta ricezione, e successivamente l’avvenuta elaborazione dei dati. Va ricordato che l’IVA va versata entro il 16 marzo di ogni anno, se si superano i 10,33 euro. In caso di rateizzazione delle somme, bisogna considerare l’aggiunta dello 0,33% mensile in ogni rata dopo il primo versamento.

Oppure è possibile procedere al versamento in un’unica volta entro giugno, ma con maggiorazione dello 0,40% per ogni mese dopo marzo. Per semplicità, è possibile accedere da febbraio alla precompilata Iva, che consente di accedere ad un documento in parte già aggiornato dall’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione IVA 2024 – Domande frequenti

Cos’è la dichiarazione IVA 2024?

Si tratta di una dichiarazione obbligatoria per legge per tutti i lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori tenuti al versamento dell’IVA. Ecco come funziona.

Chi è esonerato a presentare la dichiarazione IVA 2024?

Sono esonerati tutti coloro che sono esenti IVA, o che aderiscono a particolari regimi fiscali vantaggiosi, come il regime forfettario.

Come funziona il credito IVA 2024?

Coloro che hanno versato una somma maggiore di IVA rispetto a quanto dovuto, possono ricevere un credito IVA: ecco come funziona e come richiederlo.

  1. Prot.8230/2024 Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
  2. Circolare n.32/E del 5 dicembre 2023, Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Gennaio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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