Dichiarazione imposta di soggiorno entro il 30 giugno: come funziona e portale telematico

Si avvicina la scadenza della dichiarazione per l'imposta di soggiorno, e ad oggi è disponibile online il portale attraverso il quale presentare la dichiarazione relativa all'imposta di soggiorno. Ecco come funziona.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Dichiarazione imposta di soggiorno
  • Ha debuttato il portale telematico per inviare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno.
  • I diretti interessati hanno tempo fino al 30 giugno per adempiere a questo obbligo.
  • I dati da comunicare sono quelli relativi allo scorso anno: il 2022.

Dallo scorso 8 maggio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti il servizio online attraverso il quale è possibile inoltrare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno 2023, relativa alle somme che sono state incassate nel corso del 2022. I contribuenti devono effettuare l’invio entro e non oltre il 30 giugno 2023.

Ad annunciare il debutto del portale telematico per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno è stato direttamente il Ministero dell’Economia e delle Finanza, attraverso un avviso pubblicato sul sito istituzionale lo scorso 2 maggio 2023.

Sta per avvicinarsi la presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno per le strutture ricettive obbligate a questo adempimento, entro il 30 giugno 2023. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come funziona questo nuovo servizio.

Imposta di soggiorno: scadenza dichiarazione 2023

Da lunedì 8 maggio 2023 è disponibile il portale online attraverso il quale i contribuenti hanno la possibilità di inviare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno. La scadenza per questo adempimento è al 30 giugno 2023.

A regolare questa particolare tassa, che costituisce le somme che devono essere richieste ai viaggiatori e ai turisti che alloggiano nelle strutture ricettive, e il cui scopo è quello di finanziare gli interventi sul turismo, è l’articolo 4 del D. Lgs n. 23 del 14 marzo 2011.

A chi gestisce bed and breakfast o alberghi, solo per fare due brevi esempi, è delegata la responsabilità di incassare il pagamento da parte degli ospiti. Ogni anno, i gestori sono tenuti a presentare la relativa dichiarazione.

L’invio della dichiarazione dell’imposta di soggiorno deve essere effettuato unicamente in via telematica. L’operazione deve essere effettuata entro e non oltre il 30 giugno dell’anno successivo rispetto a quello a cui si riferiscono i dati.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che dall’8 maggio 2023, direttamente sul portale dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile il servizio online, attraverso il quale è possibile procedere con la trasmissione delle informazioni relative al 2022.

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Come si effettua l’accesso al portale telematico

Come funziona, nello specifico, il portale istituzionale? Per accedervi, una volta che il diretto interessato si sia loggato con le proprie credenziali (come lo SPID) al sito dell’Agenzia delle Entrate, bisogna seguire il seguente percorso:

  • dalla home page andare su “servizi”;
  • selezionare la voce “dichiarazioni”;
  • scegliere: “dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno”.

Per presentare la dichiarazione è necessario utilizzare il modello apposito, che è stato approvato nel corso del mese di aprile dello scorso anno.

Imposta di soggiorno: la dichiarazione

Tra le scadenze fiscali di giugno 2023, c’è anche la dichiarazione dell’imposta di soggiorno, entro il 30 giugno 2023. Sono tenuti ad effettuare queste operazioni i seguenti soggetti:

  • gestore della struttura ricettiva;
  • mediatore della locazione. In questo caso il soggetto coinvolto è quello che provvede ad incassare il canone o il corrispettivo. O che, comunque vada, interviene nel pagamento;
  • intermediario.

Nella dichiarazione è possibile, inoltre, indicare un dichiarante diverso rispetto al gestore. Questo può avvenire nel momento in cui ad effettuare l’invio sia il curatore fallimentare o l’erede. 

Nel momento in cui l’invio dei dati è andato a buon fine, il contribuente ha la possibilità di consultare o scaricare la ricevuta di trasmissione direttamente dall’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso di omessa o infedele presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno, il legislatore ha previsto una sanzione che oscilla tra il 100 ed il 200% dell’importo dovuto.

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Le istruzioni per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno

Allo scopo di agevolare gli utenti ed evitare errori, il MEF ha pubblicato una serie di istruzioni per rispondere ai dubbi dei contribuenti, che si accingono ad adempiere a questa pratica. All’interno di una serie di FAQ, il MEF ha specificato che:

  • i diretti interessati sono tenuti a presentare una dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno per ogni annualità. La dichiarazione cumulativa, infatti, non raggruppa i diversi periodi d’imposta, ma unicamente i dati che devono essere dichiarati per ogni singolo anno;
  • è possibile presentare una dichiarazione multipla nel caso in cui il soggetto che la presenta lo faccia allo stesso Comune. Questa opzione deve essere scelta solo e soltanto nel caso in cui non dovesse essere possibile procedere con il rappresentare in maniera integrale la propria posizione all’interno di un solo modello, e quando l’obbligo di adempiere alla dichiarazione spetti ad un intermediario e i dati inseriti siano relativi ai pernottamenti che ha gestito;
  • se la dichiarazione viene presentata dagli intermediari, come ad esempio le agenzie immobiliari, che quindi possono avere in gestione immobili collocati in Comuni diversi, è necessario presentare una dichiarazione diversa relativa a ciascun Comune di riferimento.

Imposta di soggiorno – Domande frequenti

Quali sono i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno?

Sono obbligati ad assolvere a questo adempimento quanti affittano delle camere a dei soggetti. Questo è obbligatorio anche se sono degli intermediari.

Cosa bisogna fare se gli immobili su cui si applica l’imposta di soggiorno sono in diversi Comuni?

In questo caso è necessario presentare una dichiarazione per ogni comune. Ecco come funziona nello specifico il nuovo portale online per le comunicazioni.

Quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione per l’imposta di soggiorno?

Le sanzioni oscillano tra il 100% ed il 200% della somma che si sarebbe dovuta versare.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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