Codice IVA N5: cos’è e quando si inserisce in fattura

Vi sono operazioni che prevedono un’applicazione speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto, e nel caso della compravendita di beni usati per cui si applica il regime di margine occorre inserire il codice IVA N5. Leggi tutte le informazioni su questo codice natura.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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codice iva n5
  • Il codice IVA N5 è il codice del regime del margine e si inserisce in caso di IVA non esposta in fattura.
  • Questo codice natura va inserito in caso di fatture relative a operazioni per cui si applica ai beni usati previsti dall’articolo 36, DL n. 41/95.
  • L’utilizzo del codice IVA N5 in caso di applicazione del regime del margine evita la doppia applicazione dell’imposta sul medesimo bene reimmesso nel mercato.

A partire dal 2020 sono stati introdotti i nuovi codici IVA, o codici natura, da inserire all’interno delle fatture elettroniche. In questo articolo vedremo quando e come si utilizza il codice IVA N5, un codice IVA istituito dall’Agenzia delle Entrate.

Tale codice, da inserire nelle fatture elettroniche trasmesse telematicamente, è previsto per tutte quelle operazioni che prevedono l’applicazione del regime dei beni usati.

Un esempio proposto proprio dall’Agenzia delle Entrate è quello della cessione di un’autovettura usata. Ma vediamo nel dettaglio in quali altri casi bisogna indicare il codice N5 all’interno delle fatture elettroniche.

Cosa sono i codici IVA

I codici IVA, o codici natura, sono dei codici alfanumerici che servono a identificare il modo in cui si applica l’IVA nella fattura elettronica.

L’Imposta sul Valore Aggiunto, infatti, in base alla normativa vigente, può essere applicata in modo diverso in base alla tipologia operazioni effettuate. Ad esempio, ci sono operazioni escluse dall’IVA, non soggette, o ancora altre in cui l’IVA non è imponibile.

codice iva n5 fattura

I codici IVA sono obbligatori in fattura a partire dal 1° gennaio del 2021 in tutte le fatture elettroniche. I codici natura sono composti da lettere e numeri, fino a quattro cifre. Il primo numero indica la modalità di applicazione dell’IVA per la fattura in oggetto. Questi numeri possono essere:

  • 0 – Operazione imponibile;
  • 1 – escluse ex art. 15;
  • 2 – non soggette;
  • 3 – non imponibili;
  • 4 – esenti;
  • 5 – regime del margine / IVA non esposta in fattura;
  • 6 – inversione contabile;
  • 7 – Iva assolta in altro stato UE;
  • 9 – Operazioni non detraibili o parzialmente detraibili.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono tutti i codici IVA introdotti dall’Agenzia delle Entrate.

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Codice IVA N5: quando si utilizza

Il codice N5: “regime del margine/ IVA non esposta in fattura” deve essere inserito in fattura per quelle operazioni per le quali si applica il regime dei beni usati ex art. 36, DL n. 41/95.

Di conseguenza, il codice N5 è obbligatorio nelle fatture relative alle operazioni per le quali si applica il regime speciale dei beni usati, come ad esempio una cessione di un’autovettura usata, o nel campo dell’editoria.

Con la Circolare 7.2.2017, n. 1/E, l’Agenzia delle Entrate ha, inoltre, precisato che questo codice natura è previsto anche in caso di fatture emesse senza separata indicazione dell’imposta dalle agenzie di viaggio e turismo, come stabilito dall’art. 74-ter, DPR n. 633/72.

Su tali documenti, infatti, vi deve essere l’annotazione “regime del margine – agenzie di viaggio”, come previsto dall’art. 21, comma 6, lett. e), DPR n. 633/72. In più, poiché in questi tipi di fatture il cedente, o prestatore, non indica separatamente l’imposta, di conseguenza, nel campo “imponibile importo” andrà indicato il valore dell’imponibile comprensivo di IVA.

Il regime del margine

codice iva n5 regime margine

Il regime del margine a cui fa riferimento il codice natura N5 è un regime speciale che regola la compravendita di beni usati da parte di operatori economici che acquistano tali beni da privati.

In questi casi, infatti, l’IVA si applica solamente sul margine di vendita, vale a dire sulla differenza tra corrispettivo percepito e il valore di acquisto del bene.

Di fatti, il comma 1 dell’art. 36, DL n. 41/95 stabilisce che per il commercio di beni mobili usati, suscettibili di reimpiego nello stato originario previa riparazione, ma anche di oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione che vengono acquistati presso privati, l’IVA è commisurata alla differenza tra il prezzo dovuto dal cessionario del bene e quello relativo  all’acquisto.

L’obiettivo di questo regime è quello di evitare la doppia imposizione dell’IVA per i beni che dopo l’uscita dal circuito commerciale vengono ceduti ad un soggetto passivo per una successiva rivendita.

Il requisito per poter applicare questo regime è che l’acquisto deve avvenire da privati all’interno del territorio dello Stato italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea.

Regime di margine: gli oggetti d’arte e da collezione

L’articolo relativo al regime speciale include, inoltre, una tabella che elenca gli oggetti d’arte, da collezione o di antiquariato soggetti al regime del margine.

In questa tabella vengono considerati oggetti d’arte:

  • quadri “collages” e quadretti simili, pitture e disegni, eseguiti interamente a mano dall’artista;
  •  incisioni, stampe  e  litografie  originali, esemplari ottenuti in numero limitato direttamente in nero o a colori;
  • opere originali dell’arte statuaria o dell’arte scultoria, eseguite  interamente dall’artista;
  • fusioni di sculture a tiratura limitata a otto esemplari;
  • arazzi e tappeti murali;
  • esemplari unici di ceramica;
  • smalti su rame nei limiti di otto esemplari numerati e recanti la firma dell’artista;
  • fotografie eseguite dell’artista.

Gli oggetti da collezione, invece, sono francobolli, marche  da  bollo, marche postali e simili. Oltre alle collezioni ed esemplari per collezioni di zoologia, di botanica, di mineralogia, di anatomia, o  aventi interesse storico, archeologico, paleontologico, etnografico o numismatico.

Infine, fanno parte degli oggetti di antiquariato i beni diversi dagli oggetti d’arte e da collezione con  più di cento anni di età.

Gli altri codici natura

I codici Iva ulteriori che si possono inserire in fattura sono i seguenti:

  • N1 escluse ex art.15 del DPR 633/72;
  • N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72;
  • N2.2 non soggette – altri casi;
  • N3.1 non imponibili – esportazioni;
  • N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie;
  • N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino;
  • N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione;
  • N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento;
  • N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond;
  • N4 esenti;
  • N5 regime del margine / IVA non esposta in fattura;
  • N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero;
  • N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento ai sensi della legge 7/2000 nonché di oreficeria usata ad OPO;
  • N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile;
  • N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati;
  • N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari;
  • N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici;
  • N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi;
  • N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico;
  • N6.9 inversione contabile – altri casi;
  • N7 IVA assolta in altro stato UE (prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74- sexies DPR 633/72).

Codice IVA N5 – Domande frequenti

Quando si usa il codice IVA N5?

Il codice IVA N5 si applica in caso di IVA non esposta in fattura e nei casi in cui si applica il regime del margine per l’acquisto di beni usati.

Chi deve usare il codice IVA N5?

Il codice IVA N5 deve essere utilizzato in caso di acquisto di beni usati stabiliti dall’art. 36, DL n. 41/95 e, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, dalle agenzie di viaggio e turismo in specifici casi. Scopri qui maggiori informazioni.

A cosa serve il regime del margine?

Il regime del margine, per cui si inserisce il codice IVA N5 nelle fatture elettroniche, è un regime speciale volto a evitare la doppia imposizione dell’IVA sui beni, e si applica sulla vendita di beni usati, di oggetti d’arte, da collezione o di antiquariato.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 27 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Codice IVA N5: cos’è e quando si inserisce in fattura”

  1. Buongiorno
    siamo un autodemolizione + centro recupero rottami
    domanda : sulla vendita di pezzi di auto regolarmente cessate dalla circolazione …. tipo : motori, cambi, pompe, etc… etc… ad altro soggetto passivo
    devo inserire l’iva al 22% o devo inserire il codice N5 REGIME DEL MARGINE ?

    esempio: vendo 3 motori di auto demolite ad un altro commerciante …. devo applicare l’iva o no ?

    attendo vs

    Rispondi
    • Buongiorno,
      sui rottami esiste una specifica disciplina iva che, probabilmente, è applicabile al suo caso specifico. La valutazione dovrebbe essere fatta dal suo commercialista sul caso concreto.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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