Rinnovo CCNL sanità, arretrati superano 1.200 euro: gli aumenti, le indennità e le nuove tutele

Dopo il via libera della Corte dei conti, il contratto negoziato tra ARAN e i sindacati diventa operativo

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Con la firma definitiva del CCNL sanità 2022-2024, del 27 ottobre 2025, si sblocca l’erogazione degli aumenti in busta paga e degli arretrati maturati nel triennio appena concluso. Si chiude questo ciclo e si prepara l’apertura del tavolo negoziale per il rinnovo 2025-2027. I sindacati hanno già delineato quali siano priorità che interesseranno il personale non medico del servizio sanitario nazionale.

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CCNL sanità 2022-2024: aumenti e indennità riconosciute

La firma del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 per il comparto sanità riconosce un incremento medio in busta paga pari a in 145 euro lordi mensili per tredici mensilità. A questo si aggiungono le indennità potenziate. In particolare, ci sarà un aumento di 16,91 euro per l’indennità di pronto soccorso e di 3,38 euro per l’indennità di specificità infermieristica. L’indennità di tutela del paziente aumenta invece di 1,45 euro, mentre è previsto un incremento di 5,52 euro lordi derivanti dal superamento del tetto dei trattamenti accessori.

Tutti questi interventi di ritocco, garantiscono a regime un incremento retributivo medio totale di circa 172 euro al mese, pari al 7% in più in busta paga, già a partire da novembre 2025.

Arretrati fino a 1.270 euro

Oltre agli aumenti mensili, i lavoratori riceveranno anche il conguaglio degli arretrati relativi al periodo di vacanza contrattuale (dal 1° gennaio 2022 fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL). L’importo degli arretrati varia in base al profilo professionale, dai 900 ai 1.270 euro lordi per infermieri, OSS, tecnici, amministrativi e professionisti sanitari non dirigenti.

Anche in questo caso l’erogazione è prevista con la busta paga di novembre 2025. Il pagamento è condizionato alla chiusura definitiva e alla successiva elaborazione da parte del sistema di gestione stipendi (NoiPA).

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Rinnovo del CCNL sanità 2025-2027: le richieste dei sindacati

Conclusa la negoziazione per il triennio precedente, l’attenzione si sposta ora sul prossimo rinnovo, quello che coprirà il periodo 2025-2027. Le trattative formali, secondo le indicazioni dell’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), dovrebbero avviarsi a breve, presumibilmente già a inizio 2026. I fondi per la contrattazione sono in parte previsti dalla manovra 2026 (2,4 miliardi di euro nel 2026 e 2,65 miliardi per il 2027 e 2028), ma l’ammontare definitivo degli aumenti sarà definito al tavolo negoziale. È stato comunque ipotizzato un primo incremento retributivo del 6,9% per il personale sanitario non dirigente.

Le organizzazioni sindacali hanno già chiarito le loro priorità per il triennio 2025-2027. Per esempio, è stato richiesto di detassare gli incrementi retributivi, in modo da massimizzare il beneficio netto per i lavoratori. Si vuole ottenere anche il pieno riconoscimento delle specificità di tutte le figure che operano nel settore sanitario e sociosanitario. Inoltre, si punterà a consolidare e migliorare le tutele, come la riduzione dei turni notturni per gli over 60 e la copertura delle spese legali per il personale vittima di aggressioni sul luogo di lavoro.

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