Creare un piano di welfare aziendale con l’intelligenza artificiale: ecco come fare

Con l'uso dell'intelligenza artificiale è possibile anche creare un piano di welfare aziendale: ecco come procedere passo a passo.

di Giovanni Emmi

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  • Per welfare aziendale si intendono tutti quei benefit e iniziative garantite dal datore di lavoro ai dipendenti, con l’obiettivo di migliorare la qualità del tempo lavorativo.
  • Redigere un piano di welfare aziendale è necessario alle imprese per raggiungere i propri obiettivi in merito alla gestione del personale, alla produttività e al benessere dei lavoratori.
  • Ad oggi l’intelligenza artificiale può essere un valido supporto anche nel redigere piani di welfare aziendale.

Il piano di welfare aziendale è uno strumento sempre più utilizzato dalle imprese di diverse dimensioni per migliorare il benessere e la soddisfazione dei propri dipendenti. Si tratta di un insieme di benefit e servizi messi a disposizione dei lavoratori in ambiti come l’assistenza sanitaria, la tecnologia, la conciliazione vita-lavoro e molto altro.

Creare un piano welfare efficace e in grado di rispondere alle reali esigenze del personale richiede tuttavia uno sforzo notevole di raccolta e analisi di dati, oltre che di personalizzazione sulla base delle caratteristiche specifiche dell’azienda.

Per questo motivo, negli ultimi tempi, l’intelligenza artificiale sta dimostrando di poter essere un valido supporto per consulenti del lavoro, commercialisti e altri professionisti coinvolti nell’elaborazione di piani di welfare aziendale.

Perché utilizzare l’AI per piani di welfare aziendale

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di sistemi di AI in questo ambito sono molteplici. Innanzitutto, l’intelligenza artificiale permette di velocizzare e ottimizzare l’intero processo di creazione del piano welfare, partendo dall’analisi delle informazioni raccolte attraverso questionari e indagini ad hoc tra i dipendenti e in azienda.

Si tratta di una mole di dati che sarebbe molto complessa da gestire manualmente, soprattutto per realtà aziendali di grandi dimensioni. L’AI è invece in grado di elaborare rapidamente tutti i dati quantitativi e qualitativi, fornendo indicazioni preziose su quali sono le aree di maggiore interesse per i lavoratori e su cui conviene investire prioritariamente.

In secondo luogo, i sistemi di intelligenza artificiale permettono di personalizzare il piano di welfare aziendale sulla base delle caratteristiche specifiche dell’impresa e della sua forza lavoro.

Ogni realtà ha infatti esigenze diverse, sia per quanto riguarda la tipologia di servizi da offrire, sia per gli ambiti su cui focalizzarsi in termini di work-life balance, assistenza sanitaria, previdenza integrativa e via dicendo.

Grazie all’analisi dei dati raccolti, l’AI può suggerire su quali aree conviene investire maggiormente, in modo da strutturare un piano welfare ritagliato su misura per i dipendenti di quella determinata azienda.

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Come creare un piano di welfare aziendale con l’AI

Il procedimento che viene seguito quando si decide di avvalersi dell’intelligenza artificiale per creare un piano welfare personalizzato è piuttosto semplice e lineare. Inizialmente, il consulente del lavoro o il professionista incaricato crea uno o più questionari ad hoc da sottoporre sia all’azienda che ai lavoratori, con domande mirate a raccogliere informazioni sulle esigenze specifiche e le aree di interesse prioritarie per gli stakeholders coinvolti.

I risultati di queste indagini vengono poi elaborati da un sistema di AI appositamente progettato per l’analisi dei dati relativi al welfare aziendale. Il software di intelligenza artificiale è in grado di processare velocemente sia dati quantitativi (età media dei dipendenti, tipo di contratto, inquadramento, ecc.), sia feedback qualitativi espressi dagli stessi lavoratori attraverso le risposte aperte ai questionari.

In base a questa analisi, l’algoritmo fornisce quindi indicazioni sulle aree di welfare su cui conviene investire prioritariamente per quella specifica azienda, in modo da massimizzare l’impatto positivo sul benessere dei dipendenti.

come fare piano di welfare aziendale

Ad esempio, in una società con molti impiegati giovani, l’AI può suggerire di puntare su benefit per la conciliazione vita-lavoro dal punto di vista tecnologico, mentre in un’azienda con personale più avanti con l’età si possono privilegiare servizi di assistenza sanitaria.

Il professionista combina poi queste preziose informazioni fornite dall’intelligenza artificiale con la propria conoscenza ed esperienza nel settore, da cui non si può prescindere, delineando la prima bozza del piano welfare su misura per l’azienda in questione. Vengono definiti gli ambiti di intervento prioritari e le tipologie di benefit da includere, sempre tenendo conto del budget complessivo a disposizione.

Anche nelle fasi successive di finalizzazione e revisione del piano, l’apporto dell’AI può continuare ad essere molto utile. Ad esempio, sottoponendo nuovamente il documento di bozza al sistema, quest’ultimo può segnalare eventuali aree di miglioramento o incongruenze, oppure può fornire suggerimenti aggiuntivi sulla base di best practice o esperienze analoghe con altre aziende.

I vantaggi dell’intelligenza artificiale

I vantaggi derivanti dall’impiego di soluzioni di intelligenza artificiale sono dunque molteplici sia per i professionisti che per le imprese stesse. Per quanto riguarda i consulenti del lavoro e gli altri attori coinvolti nella creazione di piani welfare, l’AI consente loro di:

  • risparmiare tempo prezioso nelle attività di raccolta e analisi dati, che vengono velocizzate in modo esponenziale;
  • ottenere indicazioni preziose basate sui dati concreti dello specifico contesto aziendale, superando così la componente di soggettività insita nelle valutazioni umane;
  • personalizzare il piano welfare sulla base delle caratteristiche uniche dell’azienda cliente, massimizzandone l’efficacia;
  • mantenere standard di qualità elevati e migliorare continuamente il servizio offerto, grazie al supporto costante dell’AI;
  • aumentare la propria produttività e il numero di clienti gestibili, potendo contare sul prezioso ausilio dei sistemi intelligenti.

Per le aziende, invece, l’uso dell’intelligenza artificiale nella definizione dei piani di welfare aziendale consente di:

  • ottenere piani welfare accuratamente profilati sulle reali esigenze di benessere dei dipendenti, aumentandone così il gradimento;
  • massimizzare il ritorno sull’investimento effettuato, concentrando le risorse sugli ambiti di maggiore interesse per il personale;
  • migliorare il clima aziendale e la soddisfazione dei lavoratori, con impatti positivi anche sulla produttività;
  • beneficiare dell’esperienza accumulata dall’AI analizzando migliaia di casi precedenti, senza dover passare per un lungo periodo di tentativi ed errori;
  • ottenere piani welfare continuamente ottimizzati nel tempo grazie all’apprendimento automatico del sistema di intelligenza artificiale.

L’impiego di software di AI si sta dunque affermando sempre più, come una best practice nel mondo della consulenza, per la creazione di piani welfare personalizzati e di successo. Ciò è dovuto alle caratteristiche intrinseche di queste tecnologie, che le rendono particolarmente adatte a elaborare i big data relativi a contesti organizzativi complessi, fornendo dati predittivi utili a prendere decisioni.

Bisogna comunque sempre fare attenzione a ciò che viene creato con l’intelligenza artificiale: il lavoro del professionista e il responso finale dell’azienda non possono mai essere sostituiti.

Perché integrare l’AI: la gestione dei dati

Quali dati si possono analizzare utilizzando l’AI? In primo luogo, i sistemi di AI sono in grado di analizzare contemporaneamente molteplici gruppi di dati, sia strutturati (informazioni anagrafiche dei dipendenti, stipendi, benefit già presenti) che non strutturati (risultati di ricerche, feedback testuali), individuando correlazioni e pattern difficilmente identificabili dall’occhio umano. Questo permette di mappare in modo granulare le esigenze di welfare specifiche per i lavoratori di quella data realtà.

In secondo luogo, gli algoritmi possono rapidamente confrontare le informazioni raccolte con migliaia di casi precedenti, trovando similarità con contesti organizzativi dalle caratteristiche analoghe. In questo modo, il sistema fornisce suggerimenti concreti su quali benefit puntare, basandosi su esperienze di successo già sperimentate in passato.

Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalle capacità predittive di questi sistemi, che sfruttando tecniche come il machine learning sono in grado di fornire indicazioni attendibili su quali azioni intraprendere per ottenere i risultati desiderati, in questo caso la massima soddisfazione dei dipendenti.

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Infine, un aspetto da non sottovalutare è che le soluzioni di AI non si stancano, non distraggono e non commettono errori dovuti a cali di attenzione o fattori emotivi. Possono lavorare 24/7 analizzando big data senza perdere di efficienza, fornendo quindi un contributo fondamentale per velocizzare il processo di creazione del piano welfare.

Naturalmente, per quanto sofisticati, questi sistemi di intelligenza artificiale non potranno mai eguagliare completamente l’esperienza, l’empatia e la creatività umana. Il loro apporto risulta dunque particolarmente efficace se integrato al bagaglio di competenze del professionista incaricato, secondo un approccio umano-artificiale.

La combinazione delle capacità predittive e di elaborazione dei dati dell’AI con la sensibilità, il problem solving e l’esperienza umana permette di creare piani di welfare aziendale realmente disegnati sulle esigenze specifiche di un’organizzazione e dei suoi dipendenti. Si tratta di una sinergia win-win sia per i lavoratori che beneficiano di maggior benessere, sia per le aziende che possono contare su personale più coinvolto e produttivo.

Intelligenza artificiale nelle HR

In sintesi, la progettazione di piani welfare supportata dall’intelligenza artificiale rappresenta una delle applicazioni più promettenti e dal grande potenziale di queste tecnologie in ambito HR. Possono infatti rivelarsi uno strumento prezioso a disposizione di aziende e consulenti per incrementare il benessere organizzativo e la soddisfazione dei dipendenti.

Oltre ai vantaggi intrinseci legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per i professionisti che operano nell’ambito della consulenza per il welfare aziendale esiste un modo ancora più semplice e rapido per creare piani personalizzati, entrare a far parte di community di pratica dove si analizzano nuovi strumenti e metodi di consulenza.

Iscrivendosi gratuitamente a evoluzione.pro, professionisti come consulenti del lavoro e commercialisti possono infatti accedere a kit completi per la realizzazione di piani welfare chiavi in mano. In particolare, ricevono template di questionari da sottoporre all’azienda e ai dipendenti, già pre-configurati per raccogliere tutte le informazioni necessarie a mappare esigenze e preferenze in tema di welfare.

I dati raccolti tramite la compilazione dei questionari vengono automaticamente elaborati dai sistemi di intelligenza artificiale. In questo modo si ottiene in tempi rapidissimi una proposta di piano welfare “semi-lavorato”, con già compilate le sezioni relative all’analisi del contesto aziendale, gli ambiti prioritari su cui investire e le tipologie di benefit da includere.

Il professionista a questo punto, grazie alla propria expertise, può rifinire il piano, modificarlo e integrarlo velocemente in pochi click, completando i campi mancanti ed eventualmente aggiungendo considerazioni specifiche legate al caso particolare. Tutto ciò richiede solo una frazione del tempo che normalmente sarebbe necessario.

Inoltre, il documento finale viene fornito già in una presentazione grafica accattivante e di forte impatto, pronta per essere condivisa sia con i vertici aziendali che con tutti i dipendenti. Questo sistema di creazione guidata velocizza enormemente il processo, pur conservando la massima personalizzazione e qualità del piano di welfare.

La community professionale evoluzione.pro rappresenta quindi un eccellente caso di applicazione dell’intelligenza artificiale che evolve il modo stesso di fare consulenza, ottimizzando tempi e risorse grazie al prezioso ausilio di sistemi smart. Una collaborazione win-win tra professionista e AI, per il vantaggio sia del consulente che dell’azienda e dei lavoratori.

Autore
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Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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