Aprire una agenzia per il lavoro: requisiti, procedura, Partita Iva

Per poter aprire una agenzia per il lavoro, una società deve essere in possesso dei dovuti requisiti e ottenere le autorizzazioni dal Ministero del Lavoro. Leggi qual è la procedura da seguire per avviare questa attività.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Aprire una agenzia per il lavoro
  • Per aprire una agenzia per il lavoro occorre essere in possesso dei requisiti e ottenere l’autorizzazione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
  • È anche obbligatorio aprire la Partita Iva indicando i codici Ateco 78.10.00, 78.20.00 o 78.30.00, in base alla tipologia di agenzia da aprire.
  • L’investimento iniziale necessario per aprire un’agenzia per il lavoro è di almeno 25.000 euro. Il capitale sociale minimo dipende dal tipo di agenzia da aprire.

Le agenzie di lavoro sono delle società private che mediano tra le aziende e i candidati nella ricerca del personale. Per aprire una agenzia per il lavoro, sono diversi i requisiti da rispettare. Infatti, queste società per poter operare devono essere autorizzate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’obiettivo di una agenzia è quello di semplificare l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro attraverso i servizi di mediazione, consulenza, raccolta e inserimento curriculare, orientamento, ricollocazione, formazione, somministrazione e selezione.

In base alla tipologia di agenzia per il lavoro da aprire cambiano sia i servizi offerti che i requisiti richiesti per essere autorizzati ad operare. Continua a leggere la guida per sapere quali sono i  requisiti, i costi e la procedura da seguire per aprire un’agenzia per il lavoro.

Agenzia per il lavoro: le tipologie

Si possono distinguere, in base ai servizi proposti, cinque tipi di agenzie per il lavoro. Le tipologie di agenzie per il lavoro sono le seguenti:

  • agenzia generalista: si occupa dell’attività di somministrazione di manodopera, dell’intermediazione tra le parti e della ricerca del personale per conto delle aziende;
  • agenzia specialistica: svolge un’attività di somministrazione di lavoratori solamente a tempo indeterminato;
  • agenzia di intermediazione: si occupa semplicemente della mediazione tra domanda e offerta di lavoro attraverso la raccolta dei curricula e la selezione di personale;
  • agenzia di ricerca e selezione del personale: offre un’attività di consulenza finalizzata alla raccolta delle candidature per conto dell’azienda;
  • agenzie di supporto alla ricollocazione professionale: si occupano della ricollocazione nel mercato del lavoro dei lavoratori che hanno perso l’impiego.

In base al tipo di agenzia per il lavoro da aprire cambiano i requisiti, gli obblighi e la procedura da seguire.

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Aprire una agenzia per il lavoro: i requisiti

Per poter aprire un’agenzia per il lavoro bisogna rispettare i seguenti requisiti:

  • costituire una società a scelta tra le forme societarie della S.p.A. e in genere società di capitali, cooperativa, o di consorzio di cooperative. Solamente le agenzie di ricerca e selezione del personale o di supporto alla ricollocazione professionale possono costituire una società di persone;
  • gli amministratori, i direttori generali e i soci accomandatari non devono riportare condanne penali;
  • la sede legale deve essere all’interno del territorio italiano o in un altro Stato UE e l’attività deve essere svolta sul territorio nazionale per intero, o su almeno quattro regioni;
  • l’oggetto sociale deve essere esclusivo. Le agenzie possono svolgere altre attività se sono presenti divisioni operative distinte gestite con strumenti di contabilità analitica;
  • depositare il capitale minimo in base alla tipologia di agenzia da aprire (fra i 25.000 euro ai 60.000 euro;
  • i locali devono avere dimensioni di almeno 50 mq;
  • inviare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di riferimento;
  • aprire la Partita Iva all’Agenzia delle Entrate;
  • iscrivere l’agenzia al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
  • ottenere l’autorizzazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Vediamo come effettuare la richiesta delle autorizzazioni al Ministero del Lavoro.

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Richiesta dell’autorizzazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Una volta stabilito che la società possiede tutti questi requisiti, è possibile richiedere al Ministero del Lavoro l’autorizzazione ad avviare un’agenzia per il lavoro.

Una volta effettuata la richiesta si ottiene il rilascio dell’autorizzazione in via provvisoria entro 60 giorni dalla richiesta. In questo arco di tempo il Ministero del Lavoro valuta la sussistenza dei requisiti.

Verificata la presenza di tutti i requisiti, si ottiene la prima autorizzazione che ha una validità di due anni. Una volta raggiunto il termine l’agenzia deve richiedere, entro 30 giorni dalla scadenza, l’autorizzazione a tempo indeterminato.

Il Ministero, per poter concedere l’autorizzazione ha a disposizione fino a 90 giorni per valutare il rispetto degli obblighi di legge, del contratto collettivo e il corretto andamento dell’attività svolta nei due anni trascorsi.

Oltre all’autorizzazione rilasciata dal Ministero, è anche necessario effettuare l’iscrizione all’Albo unico delle agenzie per il lavoro tenuto dalla Direzione Generale per l’Impiego. È, infatti, obbligatorio partecipare ad una rete regionale dei servizi per l’impiego lavorativo attraverso un iter di accreditamento regionale.

L’Albo unico è un registro informatico diviso in 6 sezioni, ognuna dedicata ad ogni tipologia di agenzia per il lavoro (oltre a quelle di regime particolare).

Come aprire una agenzia per il lavoro

Per aprire un’agenzia per il lavoro è necessario seguire un preciso iter burocratico che permette all’attività di essere in possesso di tutti i requisiti indispensabili.

Prima di tutto occorre aprire una Partiva Iva e iscrivere la società al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. È, poi, necessario ottenere la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività.

Una volta che la società possiede tutti i requisiti, può procedere con la richiesta delle autorizzazioni al Ministero del Lavoro e alla Previdenza Sociale. È anche necessario aprire le posizioni INPS e INAIL per i dipendenti.

Inoltre, è fondamentale stipulare una polizza assicurativa in modo tale da tutelare l’impresa a livello infortunistico e legale.

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Quanto costa aprire una agenzia per il lavoro

Avviare un’agenzia per il lavoro richiede un investimento economico che varia in base alla tipologia di agenzia da aprire.

Infatti, per ottenere l’autorizzazione per avviare un’agenzia di lavoro è obbligatorio versare il capitale sociale minimo, che varia a seconda della tipologia dei servizi offerti.

Per un’agenzia di selezione il capitale sociale minimo da versare è di 25.000 euro,  per un’agenzia di intermediazione sono 50.000 euro. Invece, per aprire un’agenzia di somministrazione il capitale sociale minimo è di 600.000 euro.

A questi costi, poi, si aggiungono quelli necessari per effettuare le pratiche burocratiche, che possono arrivare anche a superare i 50.000 euro.

Tuttavia, oltre alle spese burocratiche, bisogna considerare anche altri tipo di costi tipici di ogni attività, come l’affitto o l’acquisto del locale, l’arredamento dello stesso, il costo del commercialista, le utenze e così via.

Aprire una agenzia per il lavoro come funziona

Aprire una agenzia per il lavoro: la Partita Iva

Uno dei requisiti per aprire un’agenzia per il lavoro è aprire la Partita Iva. La procedura per ottenere il numero di Partita Iva è molto semplice, ma è consigliabile affidarsi ad un commercialista in modo da non commettere errori.

Per questa operazione bisogna individuare il codice Ateco corrispondente all’attività. Il regime contabile da adottare è quello ordinario e prevede il pagamento dell’IRES per le società.

Il passaggio successivo è quello di compilare il modello AA7/10 per soggetti diversi da persone fisiche, da inviare all’Agenzia delle Entrate in una delle seguenti modalità:

  • online dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di riferimento;
  • tramite raccomandata A/R.

Al termine della procedura la società ottiene un codice a 11 cifre, che corrisponde in modo univoco all’agenzia del lavoro.

Codice Ateco

In base al tipo di agenzia per il lavoro che si intende aprire, si associa alla Partita Iva un codice Ateco tra quelli che vedremo di seguito.

Il primo è il codice Ateco 78.10.00: “Servizi di ricerca, selezione, collocamento e supporto per il ricollocamento di personale”. Questo codice include:

  • attività di ricerca, selezione e collocamento del personale, incluse le attività di ricerca e collocamento di figure professionali dirigenziali;
  • descrizione del tipo di impiego, esame dei candidati, controllo delle referenze, ecc;
  • attività delle agenzie ed uffici di casting ecc., come agenzie di casting teatrale;
  • attività delle agenzie di collocamento online;
  • ideazione e creazione di test psico-attitudinali per selezione del personale o per scopi analoghi.

Altro codice da utilizzare per le agenzie per il lavoro è il codice Ateco 78.20.00: “Attività delle agenzie di fornitura di lavoro temporaneo (interinale)”, che include le attività di collocamento di manodopera temporanea e l’offerta di personale assunto e retribuito da agenzie di lavoro interinale.

Infine, il terzo codice Ateco associabile alla Partita Iva di un’agenzia per il lavoro è il codice Ateco 78.30.00: “Altre attività di fornitura e gestione di risorse umane (staff leasing)”. Questo codice include:

  • la fornitura di attività connesse alla gestione delle risorse umane che prevedono anche attività di supervisione e gestione aziendale;
  • la fornitura di risorse umane che rimpiazzano o forniscono temporaneamente forza lavoro al cliente.
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Aprire una agenzia per il lavoro in franchising

Gli imprenditori che non vogliono avviare un’attività da zero, ma usufruire di un marchio noto e di un know-how consolidato, possono valutare l’alternativa di aprire una agenzia per il lavoro in franchising. Infatti, anche in questo settore è possibile affidarsi a agenzie per il lavoro di grandi dimensioni e con numerosi punti presenti in tutta Italia.

Tra i franchising in questo settore ricordiamo i più famosi, tra cui Manpower, Adecco, Umana, Gi Group e così via. Il vantaggio dell’aprire un’agenzia per il lavoro in franchising è il costo di investimento basso e il supporto costante della casa madre.

L’affiliato, inoltre, ha così la possibilità di ottenere un buon margine di profitto. Per aprire un’agenzia per il lavoro in franchising sono richiesti i seguenti requisiti:

  • superficie minima del locale variabile;
  • target di utenza minimo ben definito;
  • pagamento di royalties (dove previsto);
  • competenze specifiche del personale;
  • pagamento di fee di ingresso (dove previsto).

Soddisfatti questi requisiti, l’affiliante offre all’agenzia per il lavoro affiliata:

  • assistenza costante e per l’apertura;
  • esclusiva di zona;
  • formazione del personale;
  • pubblicità;
  • software gestionale;
  • materiale specifico e brandizzato.

Aprire una agenzia per il lavoro – Domande frequenti

Quanto costa aprire un agenzia per il lavoro?

Per aprire un’agenzia di lavoro bisogna versare un capitale sociale minimo che va dai 25.000 ai 600.000 euro in base alla tipologia di agenzia da avviare. Ci sono poi i costi burocratici e quelli per l’affitto dei locali, del commercialista e delle utenze.

Cosa ci guadagnano le agenzie per il lavoro?

Le agenzie interinali guadagnano in media tra l’8% ed il 18% sul costo orario del lavoro. Leggi la guida per sapere come aprire un’agenzia per il lavoro.

Qual è la forma giuridica per aprire una agenzia per il lavoro?

La forma giuridica con cui bisogna aprire un’agenzia per il lavoro è la società di capitali come la S.p.A., la cooperativa, o il consorzio di cooperative. Il alcuni casi è possibile costituire una società di persone. Leggi quando è consentito.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 24 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

7 commenti su “Aprire una agenzia per il lavoro: requisiti, procedura, Partita Iva”

  1. grazie per le informazioni. I costi dei 50.000 a cosa si riferiscono ? I 600.000 possono essere anche sotto forma di fidejussione? Infine, la forma societaria non può essere una s.r.l. ? Non mi sembra sia stata citata.
    Grazie se vorrete rispondere. saluti

    Rispondi
    • Buongiorno,
      i costi di 50.000 sono costi burocratici per autorizzazioni e licenze. La forma societaria potrebbe essere una s.r.l.. Per le somme serve capitale versato e/o riserve indivisibili.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Salve, leggevo la Vs. Risposta del 29/07/2023 dove dite che l’ srl non è tra le forme ammesse per costituire un’ agenzia per il lavoro. Il decreto legislativo 276/2003 parla però, tra le forme ammesse, di società di capitali e non solo di spa; quindi anche l’ srl dovrebbe essere una forma ammessa per la costituzione dell’ agenzia per il lavoro. Inoltre, vorrei capire come si arriva a 50000 euro per spese burocratiche. Escludendo i costi per ottenere autorizzazione e accreditamento, quali altri costi possono comportare una spesa cosi’ grande? Grazie Cordiali Saluti

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in effetti può essere costituita nella forma di società di capitali in genere, secondo il D.lgs 276/2003. Le spese possono essere molto rilevanti per fideiussioni, primo impianto (società, iscrizioni, sito, ecc.). Inoltre sono prevedibili anche costi per affiliazioni o franchising con pagamento di fee iniziali di ingresso. L’importo è indicativo e medio, l’investimento potrebbe essere anche più contenuto ma è necessario programmare bene la spesa per non rischiare di lasciare l’iter incompleto.

      Grazie per averci scritto e per la segnalazione

      Rispondi
  3. Grazie per la pronta risposta. Inoltre, l’ articolo è stato uno spunto per sapere a chi rivolgermi prima di avviare l’ attività, vale a dire il dott. Giovanni Emmi e Proclama spa. Infatti ho intenzione di avviare un’ attività a Catania( nonostante io abbia scritto l’ intero progetto aziendale, tra cui rientra ovviamente un’ agenzia per il lavoro, ed abbia depositato 2 marchi europei come persona fisica, i quali a fine ottobre dovrebbero ottenere registrazione definitiva, il progetto è ancora in fase pre-seed e devo ancora migliorarlo dal punto di vista della struttura giuridica e ideativa) e dalle mie letture il dott. Emmi mi sembra la persona più adatta per chi vuole intraprendere un’ attività da zero. In quella sede verificherò con lui circa la possibilità di avere dei co-fondatori. Grazie Cordiali Saluti

    Rispondi

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