Dichiarazione dei redditi pensionati 2023: come funziona e scadenze

La dichiarazione dei redditi è un adempimento talvolta obbligatorio anche per i pensionati: ecco come funziona e scadenza.

di Valeria Oggero

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Dichiarazione redditi pensionati 2023
  • Anche i pensionati devono procedere con la dichiarazione dei redditi 2023, per dichiarare allo stato e al fisco quali sono i guadagni percepiti durante l’anno.
  • Per presentare la dichiarazione dei redditi per pensionati, è necessario utilizzare il Modello 730, al pari dei lavoratori dipendenti.
  • I pensionati hanno tempo fino al 2 ottobre 2023 per presentare la dichiarazione dei redditi.

Ogni anno lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati devono presentare la propria dichiarazione dei redditi al fisco e allo stato, utilizzando uno dei modelli predisposti dall’Agenzia delle Entrate. Ad oggi è possibile presentare questa dichiarazione in diversi modi, dal metodo cartaceo a quello digitale, anche utilizzando la precompilata.

Va tenuto presente che per i pensionati l’invio della dichiarazione in alcuni casi è obbligatorio, mentre in altre circostanze può essere facoltativo. Anche i pensionati infatti possono beneficiare delle detrazioni fiscali, attraverso la dichiarazione dei redditi, per cui l’invio potrebbe essere conveniente.

Per quest’anno la scadenza per l’invio è fissata al 2 ottobre 2023, per cui i pensionati hanno ancora tempo per procedere con la dichiarazione riferita all’anno fiscale 2022.

Dichiarazione dei redditi pensionati: come funziona

La dichiarazione dei redditi è un documento che va presentato non solamente da parte di chi percepisce uno stipendio, ma anche da chi ogni mese riceve una quota di pensione dall’INPS, o da altre casse previdenziali.

Andiamo a chiarire un aspetto, ovvero quello che riguarda l’obbligatorietà o meno di questa presentazione. La dichiarazione è obbligatoria nel caso in cui il pensionato riceva, oltre alla pensione, anche altre forme di reddito, per cui ad esempio vi è un’altra Certificazione Unica.

Non sempre quindi per i pensionati è obbligatorio presentarla. In alcuni casi può essere conveniente, soprattutto perché in questo modo è possibile accedere ad importanti detrazioni fiscali, ma in altri casi si tratta di un’operazione non necessaria, per esempio se si riceve solamente la pensione e non si hanno importanti spese da portare in detrazione. Riassumendo, ci si può trovare in differenti situazioni:

  • dichiarazione dei redditi obbligatoria: quando il pensionato riceve anche redditi di altra natura o da altre fonti;
  • dichiarazione dei redditi facoltativa: quando il pensionato riceve solo la quota della pensione, ma può scaricare alcuni costi tramite detrazioni fiscali, è conveniente;
  • dichiarazione dei redditi inutile: quando il pensionato riceve solo la quota della pensione, e non ha spese da portare in detrazione fiscale. In questo caso è inutile procedere con la comunicazione, e il pensionato può non presentarla.

Ricordiamo che, mentre il lavoratore dipendente ha il proprio datore come sostituto di imposta, nel caso di un pensionato, il sostituto di imposta è l’ente previdenziale.

Esonero dichiarazione dei redditi pensionati

Sono esonerati inoltre dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, i pensionati che percepiscono un reddito annuo inferiore a 8.500 euro in riferimento al 2022. In pratica, questa presentazione non va fatta se non ci sono imposte da versare al fisco.

Chi non ha altri redditi oltre alla pensione, come visto prima, non deve presentare la dichiarazione dei redditi obbligatoriamente, perché di fatto le imposte sono già state versate dall’ente previdenziale.

Infine, esiste un altro caso di esonero dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, ovvero se i redditi percepiti sono esenti IRPEF, ovvero quando non è prevista la tassazione ordinaria. Si tratta in questi casi ad esempio dell’invalidità civile o dell’assegno sociale.

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Certificazione Unica e pensionati

Per poter presentare correttamente la dichiarazione dei redditi, è necessario anche per i pensionati avere a disposizione la documentazione idonea riferita all’anno precedente. Per la dichiarazione del 2023, vanno presentate tutte le informazioni sull’anno di imposta 2022.

In particolare, la Certificazione Unica è un documento che il sostituto di imposta invia obbligatoriamente ogni anno al lavoratore, o al pensionato, per poter procedere con la dichiarazione. Chi riceve la CU deve inserirla tra i dati importanti da presentare per la dichiarazione dei redditi, poiché contiene diverse informazioni come:

  • i dati del soggetto che presenta la dichiarazione;
  • i dati del sostituto di imposta;
  • i dati relativi ai redditi erogati dal sostituto al lavoratore o pensionato;
  • i dati sulle imposte pagate;
  • i dati sui contributi previdenziali;
  • informazioni su eventuali familiari a carico;
  • spese detraibili o deducibili;
  • scelta di destinazione di 8 per mille, 5 per mille e 2 per mille.

Anche per i pensionati, è importante ricevere la CU dal proprio sostituto di imposta per poter dichiarare correttamente i redditi percepiti durante l’anno. In questo caso il sostituto di imposta è l’ente previdenziale, come l’INPS.

L’istituto ogni anno si occupa di inviare ai pensionati le Certificazioni Uniche con il dettaglio di tutti i dati relativi a reddito e imposte del pensionato. La Certificazione Unica INPS va poi inserita tra i dati per la dichiarazione dei redditi, se il pensionato intende presentarla.

Dal 16 marzo 2023, i pensionati possono accedere alla propria CU accedendo al portale INPS con le proprie credenziali digitali, oppure affidandosi ad un’altra persona tramite delega, o ad un professionista intermediario.

Dal portale online INPS è possibile accedere alla CU con le seguenti credenziali digitali:

  • SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  • CIE: Carta di Identità Elettronica;
  • CNS: Carta Nazionale dei Servizi.

Si può accedere alla propria Certificazione Unica online, con tutti i dati relativi al 2022. Con l’apposito “Servizio Certificazione unica 2023 (Cittadino)” è possibile scaricare la CU 2023 aggiornata.

Dichiarazione dei redditi pensionati: il Modello 730

Per i pensionati che sono obbligati, o che desiderano, presentare la dichiarazione dei redditi 2023, si utilizza il Modello 730, lo stesso che viene compilato anche dai lavoratori dipendenti. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione online il Modello, ed è possibile presentare questo documento in diversi modi.

Ad oggi è possibile compilare il Modello 730 in diversi modi, poiché l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione i seguenti strumenti:

  • in forma cartacea;
  • telematicamente;
  • utilizzando il modello precompilato.

Alla pari dei lavoratori infatti, anche i pensionati possono utilizzare il Modello 730 precompilato per inviare i dati reddituali, accedendo ad un documento in cui il fisco ha già inserito i principali dati relativi ai guadagni.

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Come presentare la dichiarazione dei redditi pensionati 2023

Per presentare la dichiarazione dei redditi per un pensionato iscritto all’INPS è necessario disporre della Certificazione Unica emessa dall’istituto. Ad oggi è possibile procedere in autonomia online, oppure affidarsi ad un centro CAF o ad un intermediario per ricevere assistenza.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione online sia il Modello 730 da compilare che le istruzioni per procedere correttamente. Ad oggi è possibile presentare la dichiarazione dei redditi nel modo ordinario, con il documento cartaceo, oppure telematicamente.

In questo caso il pensionato può utilizzare il documento precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che contiene già le informazioni principali sul reddito. Grazie allo scambio di dati tra Agenzia delle Entrate e INPS, il fisco conosce già la maggior parte delle erogazioni che vengono accreditate ogni mese al pensionato.

In questo caso, al cittadino è sufficiente confermare l’esattezza dei dati e inviare online la dichiarazione dei redditi in modo semplice. In alternativa, se mancano dati o informazioni salienti, il pensionato può integrarli direttamente online o apportare delle modifiche.

In tutti questi passaggi, il pensionato se si trova in difficoltà nell’utilizzo degli strumenti digitali, può delegare una persona di fiducia a compiere queste procedure.

Il modello precompilato dovrebbe anche contenere già diversi dati sulle spese sanitarie sostenute dal pensionato, le eventuali spese assicurative, costi per interventi di tipo edilizio, e altre spese detraibili fiscalmente.

Se questi dati sono mancanti, il pensionato può integrarli, presentando tutta la documentazione che attesta le spese sostenute, per poter ottenere dei benefici fiscali.

Dichiarazione pensionati e detrazioni fiscali

Per i pensionati, presentare tutte le spese sostenute durante l’anno è un valido passaggio per ottenere importanti sgravi fiscali, al pari di come accade per i lavoratori dipendenti. Per poter ottenere delle detrazioni fiscali è sempre importante conservare tutta la documentazione che attesta le spese eventualmente sostenute l’anno precedente.

Con il modello 730, anche precompilato, si può accedere a diverse detrazioni sulle tasse IRPEF, ovvero si può ottenere un risparmio notevole sulle tasse, con:

  • detrazioni ordinarie per redditi da pensione;
  • detrazioni per le spese mediche e sanitarie per sé o per un familiare a carico;
  • agevolazioni per spese universitarie;
  • agevolazioni per l’affitto o il mutuo;
  • accesso ai bonus per l’edilizia;
  • sgravio sull’abbonamento del trasporto pubblico;
  • sgravio sulle spese assicurative;
  • agevolazioni sui contributi versati ai collaboratori domestici;
  • agevolazioni sull’assegno di mantenimento all’ex coniuge;
  • sgravi sulle spese funebri;
  • sgravi su spese veterinarie;
  • agevolazioni speciali per persone con disabilità;
  • detrazioni per le erogazioni liberali a Onlus.

Queste sono tutte le spese che un pensionato può presentare, tramite apposite fatture e documentazione idonea, con cui è possibile accedere ad importanti sgravi fiscali. In genere si tratta di detrazioni al 19%, tuttavia ogni voce di spesa ha delle regole specifiche.

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Scadenza dichiarazione dei redditi pensionati

Per i pensionati valgono le stesse regole dei lavoratori dipendenti per ciò che riguarda le scadenze. Quest’anno i pensionati obbligati, o che scelgono di presentare la dichiarazione, devono provvedere all’invio entro il 2 ottobre 2023.

La presentazione del Modello 730 generalmente ha scadenza il 30 settembre, tuttavia essendoci giornate festive nel mezzo, la data slitta al 2 ottobre. Entro questo termine vanno presentati tutti i dati reddituali riferiti al 2022.

In caso di accesso alle detrazioni fiscali, i pensionati riceveranno i rimborsi dagli istituti previdenziali con il cedolino pensione successivo alla presentazione. Se un pensionato è obbligato alla presentazione della dichiarazione (secondo i casi visti sopra) e non procede all’invio, può essere sanzionato.

Si parla di una sanzione amministrativa che va dal 120% anche fino al 240% delle imposte dovute al fisco, con un minimo di imposta di 250 euro.

Dichiarazione dei redditi pensionati 2023 – Domande frequenti

Come funziona la dichiarazione dei redditi per i pensionati?

I pensionati possono inviare la dichiarazione dei redditi come i lavoratori dipendenti, con il Modello 730. Tuttavia in alcuni casi sussiste l’obbligo, in altri si tratta di un’operazione facoltativa: ecco le differenze.

Quando si deve fare il 730 pensionati?

Nel 2023 i pensionati obbligati possono procedere alla dichiarazione dei redditi con Modello 730 entro il 2 ottobre 2023.

In quali casi i pensionati non sono obbligati a presentare il 730?

I pensionati non sono obbligati a presentare il 730 se percepiscono solamente reddito da pensione, se si trovano nella no tax area o se percepiscono alcune particolari indennità.

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Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 30 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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