- Spotify, leader mondiale dello streaming musicale, rivede i prezzi dei propri abbonamenti al rialzo, aumentandoli di un euro a partire dal prossimo giugno 2025.
- Alla base della scelta, ci sarebbe semplicemente la “redditività”: conquistata dunque la fetta di mercato più ampia, si tende a monetizzare la leadership il più possibile.
- Sarà disponibile anche un abbonamento super premium, dal costo aggiuntivo di 5,99 euro al mese, mentre restano invariate le condizioni di utilizzo per gli utenti free.
Spotify, leader mondiale dello streaming musicale, rivede i prezzi dei propri abbonamenti al rialzo, aumentandoli di un euro a partire dal prossimo giugno 2025.
La novità riguarderà i mercati dell’Europa e dell’America Latina ma non quello degli Stati Uniti. Intanto si studia l’introduzione di un abbonamento super premium. I motivi della decisione, i nuovi costi e le possibili alternative.
Spotify aumenta i prezzi
L’aumento previsto dunque è di solo un euro, ma il punto è che già nel 2023 Spotify aveva proceduto a un rincaro dei prezzi.
Il prossimo entrerà in vigore a giugno, sui mercati europeo e latino-americano ma non per quello statunitense, per il quale il servizio svedese di streaming on demand ha provveduto già lo scorso anno ad aumentare i prezzi degli abbonamenti.
La motivazione di base che ha spinto l’azienda ad adottare questa politica dei prezzi per i loro prodotti, sarebbe semplicemente la “redditività”, consapevoli del valore delle azioni societarie che risultano in forte crescita.
Il primo trimestre del 2025 infatti si è chiuso con un +15% delle entrate rispetto a un anno prima e un aumento anche del numero degli abbonati, che a oggi sfiora i 268 milioni di paganti. Conquistata dunque la fetta di mercato più ampia, si tende a monetizzare la leadership il più possibile.
Spotify: prezzi abbonamenti

In sostanza, l’abbonamento individuale (il premium individual), che inizialmente costava 9,99 euro è passato a 10,99 euro nel 2023, per arrivare a costare 11,99 euro di qui a breve, dal prossimo mese di giugno.
Stessa dinamica per l’abbonamento student che da 5,99 euro passerà a 6,99 euro.
L’abbonamento statunitense invece è passato a 11,99 dollari già lo scorso anno, motivo per cui non subirà ulteriori rincari prossimamente.
Aumentare i prezzi però significa spesso migliorare l’offerta e cercare di differenziarsi sempre più dalla concorrenza. In quest’ottica, Spotify lancerà anche un abbonamento super premium, che dovrebbe rispondere al nome commerciale di Music Pro.
Le funzionalità promettono di essere esclusive, potendo ad esempio accedere alle nuove tracce musicali in anteprima oppure di avere una via preferenziale per l’acquisto dei biglietti dei concerti.
Ebbene, per quanto concerne il prezzo di questo nuovo abbonamento, si sa già che negli Stati Uniti il costo aggiuntivo è di 5,99 euro che, sommandosi al prezzo dell’abbonamento base di 11,99 euro fa lievitare il prezzo a 17,98 euro.
A parte i privilegi già citati per gli abbonati, l’esperienza di ascolto risulterà notevolmente migliorata, con qualità del suono superiore e remix avanzati delle canzoni.
Nessun cambiamento previsto invece per le condizioni di accesso degli utenti free. Questo significa che è possibile continuare ad accedere alla musica gratuitamente, seppure con le limitazioni del caso, come l’ascolto obbligatorio degli annunci pubblicitari.
Qual è la migliore alternativa a Spotify
L’azienda svedese è ben consapevole del fatto che l’aumento del prezzo degli abbonamenti farà storcere il naso a non pochi clienti, che magari decideranno di non rinnovarlo più.
La perdita in termini economici sarà comunque assorbita dall’aumento dei prezzi e dalla vendita del nuovo super abbonamento che sta per arrivare.
Vale la pena comunque guardarsi intorno e procedere con una panoramica di quelle che sono le migliori alternative a Spotify, oggi presenti sul mercato.
Si tratta di versioni gratuite, grazie alle quali è anche possibile scegliere il brano e non essere costretti ad ascoltare la pubblicità.
1. SoundCloud
In questo caso, l’app per Android e iOS presentano migliaia di brani, permettendo di accedere anche a stazioni radio, ma il tutto è selezionato per ascoltare musica differente ed artisti emergenti. Quindi, non è la soluzione ideale per chi cerca invece le tracce musicali più trasmesse al momento.
2. Jamendo
Un’ottima soluzione, anche questa, per chi vuole ampliare i propri orizzonti musicali e scoprire nuova musica. Su Jamendo non si trovano le hit più famose, ma il catalogo è davvero vasto e si può accedere anche a musica internazionale di livello, il tutto con libero ascolto e con la possibilità di poter scaricare i brani gratuitamente.
3. JustHearIt
Questa opzione è disponibile sia tramite sito web che da app, ma solo per iOS e in inglese. La barra di ricerca permette di avere una selezione dei brani relativi all’artista ricercato, potendo creare le proprie playlist ma anche cercando quelle di altri utenti.
4. Bandcamp
A oggi è uno dei portali più utilizzati, su cui gli artisti creano il loro profilo e pubblicano gli album, con la possibilità per gli utenti di acquistare i formati sia fisici che digitali, nonché il vario merchandising disponibile.
5. Last.fm
La piattaforma permette di ascoltare musica liberamente ma è famosa soprattutto perché elabora e mette a disposizione statistiche su ciò che si ascolta, dando la possibilità all’utente anche di “creare” stazioni radio personalizzate.
Natalia Piemontese
Giornalista