Impianto fotovoltaico: gli incentivi e le agevolazioni per le imprese

Attualmente sono presenti delle agevolazioni per le aziende che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico. Ecco quali sono e come funzionano.

di Pierpaolo Molinengo

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  • Per il 2022 sono previste agevolazioni per le aziende che installano un impianto fotovoltaico.
  • Risulta possibile ottenere un credito d’imposta del 6% sulle spese effettuate per un impianto fotovoltaico.
  • Ulteriori contributi si possono ottenere vendendo l’energia prodotta in eccesso.

Anche le imprese possono tagliare i costi delle bollette utilizzando l’impianto fotovoltaico. Ma non solo: hanno la possibilità di accedere agli incentivi e agli sgravi fiscali, per abbattere i costi della loro installazione.

Gli incentivi per il fotovoltaico, quindi, non sono rivolti esclusivamente ai privati: ne possono far richiesta anche i titolari di Partita Iva, i quali potranno accedere a tutta una serie di detrazioni fiscali, grazie alle quali è possibile abbattere il costo dell’investimento.

Le agevolazioni più importanti, alle quali le aziende possono accedere sono:

  • credito d’imposta;
  • reverse charge;
  • nuova Sabatini;
  • decreto FER1;
  • scambio sul posto.

Il 2022, con gli aumenti dei costi delle materie prime e delle bollette, è diventato particolarmente vantaggioso avere un impianto fotovoltaico aziendale. Sono molte le società che hanno difficoltà a sostenere i costi mensili delle bollette, per cui molte imprese risultano a rischio chiusura.

Facendo due conti, un buon impianto fotovoltaico può permettere un risparmio del 60% del proprio fabbisogno energetico. In molti casi non permetterà di rendersi completamente autonomi dal servizio di distribuzione nazionale di elettricità, ma senza dubbio permette di risparmiare un bel po’ di soldi.

Cerchiamo, quindi, di scoprire ed analizzare quali siano le agevolazioni fiscali e le detrazioni più importanti per le aziende e per quanti siano titolari di una Partita Iva, non solo quelle da richiedere in fase di installazione dell’impianto fotovoltaico, ma da usufruirne successivamente.

Impianto fotovoltaico: il credito d’imposta

Le aziende che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico, possono beneficiare di un credito d’imposta del 6%. In questo caso la Legge di Bilancio 2022 ha portato sostanzialmente una penalizzazione per i diretti interessati, perché siamo passati dal precedente 10%, all’attuale 6%.

La spesa massima sulla quale è possibile chiedere il credito d’imposta è pari a 2.000.000 euro. Sarà possibile usufruire della detrazione fino al 31 dicembre 2022, con la possibilità di beneficiare di un’estensione fino al 30 giugno 2023, nel caso in cui sia stato effettuato un versamento in acconto pari al 20% entro la fine del 2022.

Hanno la possibilità di accedere al credito d’imposta tutte le aziende. Attenzione, però: le modalità di ricezione cambiano in funzione del fatturato. Nel caso in cui questo sia inferiore a 5.000.000 euro è possibile ottenere un’unica quota annuale di compensazione.

Quando, invece, il fatturato supera i 5.000.000 di euro, la compensazione sarà ripartita in tre quote annuali di pari importo, che partiranno dall’anno di entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico.

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Reverse charge

Anche per il 2022 continua a rimanere invariato il reverse charge. Ricordiamo che questa particolare misura, che sulla carta dovrebbe contrastare l’evasione Iva, comporta che l’applicazione dell’imposta passi dal venditore al compratore.

Proviamo a spiegare meglio. Il reverse charge è quel particolare meccanismo fiscale, che permette ai titolari di Partita Iva che stiano acquistando un impianto fotovoltaico di non pagare immediatamente l’Iva. Grazie a questa misura, le aziende hanno la possibilità di avere tempi più lunghi e accomodanti per fare il versamento dell’Iva allo Stato.

L’installazione di pannelli solari rientra nella possibilità di applicare il reverse charge, nel caso di pannelli posizionati dall’azienda sul tetto, sugli edifici o su tutte quelle zone pertinenti all’attività, oppure all’esterno degli edifici.

Nuova Sabatini anche per l’impianto fotovoltaico

In molti, sicuramente, conosceranno il provvedimento battezzato Nuova Sabatini, il cui scopo è quello di migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Questo strumento serve per sostenere l’acquisto di nuovi macchinari, di attrezzature e degli impianti. È stato confermato lo scorso 31 dicembre 2021.

Anche in questo caso, grazie alla Legge di Bilancio 2022, l’incentivo rimane in vigore per tutto l’anno in corso. Ma viene aggiunta una semplificazione in più: le PMI possono accedere ad un finanziamento ripartito in sei quote, così come era stato deciso del 2021.

La possibilità di versamento dell’intera quota, però, è stata estesa a qualsiasi cifra, purché questa sia compresa tra 20.000 e 4.000.000 di euro. Da ricordare, inoltre, che il finanziamento dovrà necessariamente avere una durata inferiore ai cinque anni.

Avranno la possibilità di accedere a questa particolare agevolazione le aziende che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico in tutti i settori, compresi quello della pesca e dell’agricoltura. Ne sono escluse, invece, le attività:

  • finanziarie e assicurative;
  • connesse all’esportazione.
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Decreto FER1

Le aziende che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico, possono accedere ai benefici del Decreto FER1. Stiamo parlando di un vero e proprio incentivo fiscale, rivolto ai titolari di Partita Iva, che lo possono utilizzare per gli impianti con una potenza minima di 20 kW e massima di 1 MW.

Nel momento in cui vengono iscritte nell’apposito registro, le aziende hanno la possibilità di portare a casa un guadagno molto importante: un importo che è condizionato dalla quantità di energia che immettono in rete, calcolata in base a dei criteri specifici.

Questo Decreto è rivolto direttamente a quelle aziende che hanno intenzione di sostituire le coperture dei propri edifici in amianto o in eternit con dei pannelli fotovoltaici, in modo da riuscire a produrre dell’energia pulita.

Scambio sul posto

Una delle ultime agevolazioni previste per le aziende, che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico, è il cosiddetto Scambio sul Posto.

Attivo ancora a livello nazionale, risulta essere un incentivo valido sia per le aziende che per i privati. Stiamo parlando di un vero e proprio immagazzinamento energetico, con il quale il diretto interessato ha la possibilità di vendere al sistema nazionale l’energia derivata dall’autoconsumo, ma prodotta in eccesso, che non ha utilizzato.

Il contributo è erogato direttamente dal GSE in conto scambio: può avvenire sia su base semestrale, caso di acconto, sia su base annuale, in caso di conguaglio.

Impianto fotovoltaico – Domande frequenti

A quanto ammonta il credito d’imposta per le imprese che installano un impianto fotovoltaico?

Dal 2022 il credito d’imposta è pari al 6%. Quest’anno è stato abbassato dal precedente 10%. Ecco come funziona e quali altre agevolazioni richiedere.

È possibile accedere alla Nuova Sabatini per gli impianti fotovoltaici?

Sì, certo. La Legge di Bilancio 2022 ha confermato la misura per tutto l’anno in corso.

Le aziende possono rivendere l’energia elettrica prodotta in eccesso?

Sì, attraverso lo Scambio sul Posto. Con questa particolare misura è possibile vendere al sistema nazionale l’energia prodotta in eccesso, ecco come.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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