Attacco USA all’Iran, dagli attacchi alle basi americane al caro benzina, cosa rischia l’Italia
Torna virale il tweet di Donald Trump che, nel 2013, accusava Barack Obama di incapacità di negoziazione. Il nuovo ordine internazionale fa paura.
Torna virale il tweet di Donald Trump che, nel 2013, accusava Barack Obama di incapacità di negoziazione. Il nuovo ordine internazionale fa paura.
Ciò che manca al nuovo decreto è ciò che è sempre mancato alle riforme fiscali italiane: una visione organica del rapporto tra fisco e contribuenti.
I dati sull’affluenza alle urne fanno paura, ma per la classe politica va tutto bene: a destra si festeggia l’astensionismo, a sinistra anche Caporetto diventa Vittorio Veneto.
Il dossier sul premierato è sul tavolo e non ci resterà a lungo. Il Governo fa sapere che la riforma potrebbe arrivare in Aula già prima della pausa estiva, a luglio. Ecco perché non ha nulla a che vedere con il presidenzialismo e deve far paura.
I nostri nonni, con un solo stipendio, riuscivano a sostenere un’intera famiglia, accantonare dei risparmi e magari acquistare la prima o la seconda casa. Oggi tutto questo sembra utopia. E la responsabilità non è certo dei “giovani fannulloni”, ma di stipendi e compensi inadeguati al costo della vita.
Lavoro e cittadinanza, due temi che coinvolgono direttamente gli italiani e sui quali ci si potrà pronunciare nei prossimi giorni, in occasione dei referendum. Peccato, però, che i partiti di governo orchestrino una strategia antidemocratica che ha radici antiche e che allontana i cittadini dalle urne. Persino l’Agcom richiama la Rai per la scarsa copertura informativa sui referendum. Ma di cosa si ha paura?
Un disavanzo crescente sui bilanci – nonostante la pioggia di entrate -, gli scandali, gli abusi sessuali nella Chiesa, le pensioni a rischio e le questioni sinodali non più rinviabili che espongono a possibili fratture interne. Il pontificato di Leone XIV è cominciato in salita, ma la più grande sfida non è di natura economica.
I soldi possono finanziare ospedali o alimentare guerre, sostenere la ricerca scientifica o corrompere funzionari pubblici, migliorare il benessere di interi Paesi o arricchire un ristretto numero di persone. Il denaro è impersonale, non ha un valore intrinseco e rappresenta una “tecnologia sociale”. Liberiamoci degli stereotipi.
Tra algoritmi predittivi e realtà virtuale, la tutela sul lavoro cambia volto. I freelance italiani affrontano sfide uniche: stress, burnout e precarietà minacciano non solo il reddito, ma anche il benessere psicofisico. L’equità economica rappresenta il primo passo verso un ecosistema di lavoro sicuro, perché un compenso adeguato permette investimenti in formazione e prevenzione. La vera rivoluzione? Non sta nelle tecnologie, ma nell’approccio.
Per Francesco la frammentazione delle “diagnosi” sui problemi economici e l’apparente assenza di soluzioni sono il risultato della mancanza di cultura economica. Adesso è giunta l’ora di formare una classe dirigente che parta dal basso, capace di assumersi la responsabilità del cambiamento e di superare il neoliberismo.