Decreto Milleproroghe 2026 approvato in CDM, dallo scudo penale per sanitari ai bonus per donne e imprese: le novità

Il testo che ha ricevuto l'ok contiene misure che riguardano imprese, professionisti, ma anche fisco, giustizia e famiglie.

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Decreto milleproroghe 2026 approvato dal Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto milleproroghe 2026. Tra le novità, introdotte dal provvedimento, diverse interessano le imprese , specie le piccole e medie e quelle del comparto turistico. Ci sono poi interventi che coinvolgono famiglie e territorio e aggiornamenti relativi al Codice della strada, al mondo fiscale e al comparto giustizia.

Sostegno a imprese: le novità del decreto Milleproroghe 2026

Con il Milleproroghe il governo ha deciso di mantenere il Fondo di garanzia per le PMI, garantendo l’accesso facilitato al credito, a professionisti e piccole e medie imprese, fino al 31 dicembre 2026. Viene prorogato inoltre al 31 marzo 2026 il termine entro cui piccole e microimprese, incluse quelle dei settori del turismo e della somministrazione, possono stipulare polizze assicurative contro i rischi catastrofali. In questo modo le aziende tenute a rispettare quest’obbligo avranno più tempo per adeguarsi e fare una scelta più consapevole (valutando, senza fretta, le coperture assicurative più valide.).

Famiglie e territorio: contributi estesi e più tempo per l’autonomia differenziata

Per i cittadini colpiti da calamità naturali, il decreto prolunga fino al 31 dicembre 2026 il contributo per l’autonoma sistemazione (CAS), il sostegno economico riconosciuto a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa di danni o rischi di inagibilità. Viene estesa alla stessa data anche la scadenza per decidere quali sono i servizi essenziali minimi garantiti (chiamati LEP) che lo Stato deve assicurare a ogni cittadino, da Nord a Sud. È un passaggio fondamentale questo per portare a termine la riforma sull’autonomia differenziata delle regioni, che in questo modo viene rimandata. Prima di concedere più autonomia ai singoli territori, infatti, bisogna stabilire con precisione quali diritti (come la sanità, la scuola o i trasporti) devono essere uguali per tutti.

Il decreto rinnova pure il bonus per l’occupazione nella ZES meridionale e gli incentivi all’autoimpresa nei settori tecnologici e della transizione ecologica. Sul fronte sicurezza, invece, le imprese della pesca e dell’acquacoltura – come le microimprese turistico-ricettive – avranno tempo fino al 31 dicembre 2026 per stipulare le polizze contro i rischi catastrofali.

Bonus giovani

Il decreto proroga fino al 31 dicembre 2026 anche il bonus giovani, l’incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato di under 35 che non sono mai stati occupati in modo stabile. Il bonus consiste nell’esonero totale del versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro fino a 24 mesi, per un massimo di 500 euro al mese.

Bonus donne

Il bonus assunzioni per le donne viene prorogato per un altro anno. Il meccanismo è uguale al bonus giovani: prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali da parte dei datori di lavoro per due anni, fino a 650 euro al mese. A patto che le risorse siano assunte a tempo indeterminato e siano precedentemente in condizioni di svantaggio: senza un’occupazione da almeno 24 mesi, con domicilio ovunque; disoccupate da almeno sei mesi e residenti nella ZES unica; impiegate in settori con forte gap di genere. ancora, impiegate in settori con forte divario di genere. L’esonero esclude premi e versamenti Inail.

Nuove assunzioni a scuola

Il decreto prevede, anche per l’anno scolastico 2026-2027 le assunzioni di docenti di religione cattolica che abbiano partecipato al concorso ordinario del 2024. Viene inoltre prorogata, fino al 2026, la sospensione dell’obbligo per le regioni di cofinanziamento dei piani triennali di attività degli Its Academy, per almeno il 30% dei fondi statali stanziati.

Stop all’aumento multe stradali e proroga delle riunioni a distanza

Tra le novità di tipo amministrativo e regolatorio, il decreto milleproroghe prevede la sospensione per tutto il 2026 dell’aggiornamento automatico delle sanzioni del Codice della strada, che normalmente avviene ogni due anni sulla base dell’inflazione. Le multe, quindi, non aumenteranno nel 2026. Inoltre, il CDM ha prorogato al 30 settembre 2026 le modalità speciali per lo svolgimento delle assemblee di società ed enti introdotte nel 2020, che potranno continuare a essere fatte in modalità semplificate e anche da remoto.

Giustizia tributaria, riscossione e versamenti: slittano al 2027 i testi unici

Con il decreto arriva anche lo slittamento al 2027 dell’entrata in vigore dei nuovi testi unici in materia di giustizia tributaria, riscossione, versamenti e imposta di registro. Il rinvio riguarda i pilastri operativi della riforma fiscale, che avrebbero dovuto prendere migliaia di leggi confuse, scritte in cinquant’anni, e riunirle in pochi volumi chiari e ordinati. Tuttavia, mettere ordine in materie come la riscossione (e le cartelle esattoriali) o la giustizia tributaria (e i ricorsi contro il fisco) si è rivelato più difficile del previsto.

Il governo ha scelto di spostare la data di entrata in vigore principalmente perché riscrivere le regole dei pagamenti e dei processi fiscali richiede che tutti i sistemi informatici dell’Agenzia delle Entrate e dei professionisti siano aggiornati perfettamente. Far partire regole nuove in modo affrettato rischierebbe di bloccare i rimborsi, i versamenti o i processi in corso.

Per quanto riguarda l’imposta di registro, lo slittamento implica che le semplificazioni previste (digitalizzazione, meo burocrazia e procedure più agili) dal decreto ministeriale n. 18 del 30 gennaio 2025, per i contratti e gli atti immobiliari, rimangono nel cassetto per un altro anno. Si continuerà quindi a usare il vecchio sistema.

Le novità per il turismo

Un capitolo specifico è dedicato al settore turistico. In particolare, il decreto Milleproroghe ha disposto che fino al 31 dicembre 2026 le strutture ricettive e termali potranno utilizzare le procedure semplificate per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili. Grazie a questa norma, nata tre anni fa e poi prorogata negli anni, un albergo o un centro termale può progettare un impianto fotovoltaico fino a 1.000 kWp e iniziare i lavori subito dopo aver depositato la DILA al Comune (senza aspettare mesi per l’autorizzazione unica). Inoltre, non è obbligato alla valutazione di impatto ambientale (VIA), risparmiando tempo e costi burocratici

Il Consiglio dei ministri ha poi deciso di concedere, alle strutture ricettive, tempo fino al 15 dicembre 2026 per presentare gli atti di aggiornamento del catasto relativi agli allestimenti mobili. Il governo concede cioè più tempo ai proprietari di strutture turistiche (come campeggi o villaggi vacanze) per mettersi in regola con la documentazione del catasto riguardante i bungalow, case mobili o roulotte, che però sono posizionati stabilmente all’interno di un’area turistica. Anche se queste strutture sono “irrilevanti” per legge, i proprietari devono comunque presentare dei documenti (atti di aggiornamento catastale) per dichiarare ufficialmente la loro presenza e le loro caratteristiche, così da permettere eventuali verifiche. La scadenza per adempiere a questo obbligo, però, è stata rimandata ora al prossimo anno.

Sanità e ricerca

Sul fronte sanitario, viene estesa al 31 dicembre 2026 la limitazione della responsabilità penale dei professionisti sanitari. Si tratta del cosiddetto “scudo penale”, che limita le responsabilità degli operatori ai soli casi di colpa grave. La misura era stata introdotta durante l’emergenza Covid e, pur rimanendo oggetto di dibattito, viene mantenuta per garantire maggiore serenità operativa a medici e operatori.

Per quanto riguarda invece la ricerca scientifica, il decreto abroga alcuni divieti sull’uso del modello animale in studi legati a xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso. Una modifica che allinea la normativa italiana agli standard europei di sperimentazione e potrebbe facilitare la ricerca in settori medici avanzati.

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