Codice tributo 3801

  • Il codice tributo 3801 fa riferimento all’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche.
  • L’aliquota con cui viene calcolato l’importo da versare è stabilita dalle regioni e si versa con modello F24 da parte dei sostituti d’imposta per i lavoratori dipendenti.
  • In caso di mancato o errato versamento il contribuente può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso e pagare una sanzione ridotta.

L’Imposta sul reddito delle persone fisiche è composta dall’imposta statale, a cui si aggiungono quella comunale e quella regionale. Per versare l’addizionale regionale dell’IRPEF si utilizza il codice tributo 3801 nel modello F24.

Tale imposta può, tuttavia, anche risultare a credito e, di conseguenza, il contribuente può utilizzarla per compensare altri tributi.

L’importo da versare varia in base alla Regione di residenza che stabilisce l’aliquota annualmente entro i limiti fissati dalla legge statale.

Codice tributo 3801: cos’è e cosa si riferisce

Il codice tributo 3801 si riferisce all’addizionale regionale IRPEF, o Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.

L’IRPEF, infatti, è di tre tipologie:

  • statale: con scaglioni che variano in base al reddito e che va nelle casse dello Stato;
  • regionale: aggiunta a quella statale è calcolata con percentuali determinate dalla stessa Regione;
  • comunale: le percentuali sono stabilite dal Comune, nelle cui casse andranno gli introiti.

Il codice tributo 3801, quindi, si riferisce all’addizionale regionale che si somma alle altre due e che ogni contribuente deve versare alla propria regione di residenza.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, anche in questo caso sarà il datore di lavoro a calcolare l’imposta  che verrà addebitata in busta paga, dal mese di gennaio fino al mese di novembre.

Invece, gli imprenditori con ditta individuale, oppure i liberi professionisti, devono provvedere in autonomia al versamento dell’imposta (non prevista in caso di regime forfettario).

L’importo a debito si può versare in forma rateale ma quando risulta a credito si può portare in compensazione con altri tributi.

L’aliquota dell’addizionale regionale può andare da un minimo dell’1,23% ad un massimo del 3,33% e devono essere stabilite dalle Regioni entro il 31 dicembre.

Sono esonerati dall’addizionale regionale i seguenti soggetti:

  • contribuenti con redditi esenti dall’Irpef, o soggetti ad imposta sostitutiva dell’Irpef;
  • contribuenti soggetti a tassazione separata;
  • contribuenti che pagano un’Irpef che non supera i 12 euro.
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Codice tributo 3801: compilazione modello F24

Il codice tributo 3801 si versa, proprio come per le altre imposte, utilizzando il modello F24, in modalità telematica per chi ha la Partita Iva. Per evitare di commettere errori e, di conseguenza dover pagare delle sanzioni, i contribuenti possono affidarsi ad un professionista.

Le tre modalità con cui è possibile pagare i modelli F24 sono le seguenti:

  • in modo diretto dall’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi:
    • F24 web;
    • F24 online;
    • canali telematici Fisconline;
    • canali telematici Entratel;
  • con servizi di internet banking;
  • tramite intermediari finanziari abilitati.

Il modello F24, compilato nella sezione Erario, in caso di importo a debito deve essere compilato con le seguenti informazioni:

  • codice tributo: indicare 3801;
  • rateazione/regione/prov/mese rif: la rata che si paga (due cifre) e il numero di rate scelto (due cifre), ad esempio se si sta pagando la seconda rata di sei si scrive 0206, invece per pagare in un’unica soluzione si inserisce la cifra 0101;
  • anno di riferimento: anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
  • importi a debito versati: indicare l’importo a debito;
  • importi a credito compensati: da non compilare;
  • TOTALE A: la somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
  • TOTALE B: la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito;
  • SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
  • codice ufficio: da non compilare;
  • codice atto: da non compilare.

Invece, in caso di importo a credito, la compilazione è pressoché la stessa, ad eccezione dei seguenti campi:

  • rateazione/regione/prov/mese rif: è sempre 0101;
  • TOTALE A: la somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a debito;
  • TOTALE B: la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario.
Modello F24

Codice tributo 3801: scadenza

Le addizionali regionali vengono trattenute mese per mese dal sostituto d’imposta durante l’anno lavorativo e da gennaio a novembre di ogni anno.

Invece, l’imposta da versare per i redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e assimilati deve essere pagata in un’unica soluzione entro i termini previsti per il versamento del saldo dell’Irpef.

Di conseguenza, l’addizionale regionale in questo caso deve essere versata entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione.

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IRPEF: altri codici tributo

Oltre al codice 3801, ci sono anche altri codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate relativi all’IRPEF. Nello specifico si tratta dei seguenti codici:

  • codice tributo 4001: Irpef – Saldo;
  • codice tributo 4033: Irpef – Acconto prima rata;
  • codice tributo 4034: Irpef – Acconto seconda rata o unica soluzione;
  • codice tributo 1668: interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario;
  • codice tributo 3801: addizionale regionale;
  • codice tributo 3805: interessi pagamento dilazionato tributi regionali;
  • codice tributo 3814: adeguamento, ai fini dell’addizionale regionale all’IRPEF, dei ricavi o compensi ai parametri o studi di settore, ai sensi dell’articolo 33, comma 5, del decreto legge 30 Settembre 2003, n. 269;
  • codice tributo 3880: addizionale regionale all’IRPEF rideterminata a seguito della plusvalenza non reinvestita derivante dalla cessione di partecipazione qualificata – art.68, c. 6-bis, del tuir;
  • codice tributo 8922: somme dovute a titolo di sanzione ai sensi dell’articolo 33, comma 4, lettera b), del decreto legge 30 Settembre 2003, n. 269 – addizionale regionale all’IRPEF (risoluzione 76/e del 6 Giugno 2005);
  • codice tributo 3844: addizionale comunale – Saldo;
  • codice tributo 3843: addizionale comunale – Acconto;
  • codice tributo 1792: imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Saldo;
  • codice tributo 1790: imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Acconto prima rata;
  • codice tributo 1791: imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Acconto seconda rata o unica soluzione.

Codice tributo 3801: ravvedimento operoso

Quando non si effettuano i versamenti delle imposte entro le scadente, i contribuenti rischiano sanzioni e segnalazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Per correggere la posizione fiscale e rimediare all’errore, il contribuente può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. Si tratta del versamento, sempre con modello F24, dei tributi dovuti insieme agli interessi e alla sanzione ridotta.

Per procedere con il ravvedimento operoso per il mancato o errato versamento dell’addizionale regionale IRPEF bisogna inserire nel modello F24 i seguenti codici tributo:

  • codice tributo 3801: addizionale regionale IRPEF;
  • codice tributo 8902: sanzione;
  • codice tributo 1998: interessi.

Codice tributo 3801 – Domande frequenti

Come si compila il codice tributo 3801?

Il codice 3801 si utilizza compilando il modello F24 nella sezione Erario inserendo il numero della rata e il mese di riferimento, l’importo se a debito o a credito e l’anno d’imposta a cui si riferisce oltre al saldo da versare.

Quando si versa l’addizionale regionale IRPEF?

L’addizionale regionale IRPEF viene trattenuta ogni mese dal datore di lavoro direttamente dalla busta paga, a partire dal mese di gennaio fino al mese di novembre. Ecco tutte le informazioni.

Chi non paga le addizionali regionali?

Non sono tenute a pagare le addizionali regionali le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che applicano il regime forfettario, i contribuenti soggetti a tassazione separata e i contribuenti che pagano un’Irpef che non supera i 12 euro.

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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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