Arrivano le istruzioni INPS per ottenere il bonus giovani imprenditori, ovvero l’incentivo di 500 euro mensili destinato agli under 35 disoccupati che avviano un’attività imprenditoriale entro il 2025. La misura è previsto dal decreto coesione e punta non soltanto a incentivare l’occupazione, ma anche a investire in settori strategici. Uno dei requisiti essenziali, infatti, è che l’impresa favorisca innovazione tecnologica e transizione digitale ed ecologica.
Indice
Chi può richiedere il bonus giovani imprenditori 2025
Il bonus giovani imprenditori 2025 è riservato ai disoccupati under 35 che hanno avviato un’impresa tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Lo status di disoccupato e il requisito anagrafico devono essere posseduti alla data di effettivo inizio attività . Nel caso di imprese costituite in forma societaria, il contributo spetta a un solo socio, purché in possesso dei requisiti.
L’agevolazione riguarda le attività strategiche per lo sviluppo industriale e digitale, identificate tramite codici ATECO a 2 e 3 digit. Tra i comparti coinvolti ci sono: manifattura (alimentare, chimica, tessile, meccanica, farmaceutica, elettronica, automotive); energia, acqua, rifiuti e risanamento ambientale; costruzioni e infrastrutture; trasporti e logistica; servizi informatici e telecomunicazioni; ricerca scientifica, ingegneria e professioni tecniche; sanità , istruzione e servizi alla persona; industrie creative, cultura e intrattenimento. L’INPS ha già pubblicato l‘elenco aggiornato dei codici ATECO ammessi.
Durata, importo e utilizzo del contributo
I 500 euro mensili, pur essendo calcolati su base mensile, non vengono versati ogni trenta giorni. Sono erogati in un’unica soluzione annuale, per i mesi di effettiva attività imprenditoriale. La durata massima del bonus è fissata a tre anni e, in ogni caso, la sua erogazione non potrà protrarsi oltre la data del 31 dicembre 2028.
La data del pagamento dipende da quando è stata avviata l’impresa rispetto alla pubblicazione della circolare INPS (28 novembre 2025). Ovvero, per le imprese avviate dal o dopo il 28 novembre 2025, l’erogazione del contributo avviene nel mese successivo alla data di presentazione della domanda. Ad esempio, se la domanda viene presentata a dicembre 2025, la decorrenza parte da gennaio 2026.
Tuttavia, visto che l’incentivo sarebbe dovuto partire a giugno 2025, come previsto dal decreto coesione, se l’impresa è stata costituita prima del 28 novembre 2025 e i beneficiari hanno dovuto aspettare la circolare INPS per richiederlo, l’imprenditore ha diritto alle mensilità arretrate a decorrere da giugno 2025. In questi casi, dunque, la domanda ha effetto retroattivo e l’INPS corrisponderà l’intera somma – comprensiva degli arretrati – alla prima erogazione.
Come fare domanda
La richiesta deve essere trasmessa esclusivamente online accedendo all’area riservata INPS con SPID, CIE o CNS. Una volta autenticati, bisogna cliccare su “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e poi su “Incentivo decreto Coesione”.
I richiedenti devono inserire: i dati dell’impresa, la data di costituzione, il settore di attività , età e stato occupazionale alla data di avvio. La domanda deve essere presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’attività , oppure, per le imprese già avviate entro il 28 novembre 2025, entro 30 giorni dalla pubblicazione della circolare. Il 31 dicembre 2025 è l’ultima data entro la quale deve essere avviata l’attività imprenditoriale per poter essere ammessi all’incentivo.













Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it