Bonus Export Digitale esteso alle piccole imprese: ecco come funziona

Il bonus export digitale è stato esteso a fine dicembre. Scopriamo chi può accedere alla misura, requisiti e importi.

di Pierpaolo Molinengo

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Bonus Export Digitale
  • Il Bonus Export Digitale finanzia le attività di internazionalizzazione delle microimprese.
  • Il contributo è riservato alle imprese manifatturiere.
  • La domanda può essere fatta in pochi minuti telematicamente.

Viene ampliata la platea dei potenziali beneficiari del Bonus Export Digitale. La misura, che è stata appositamente prevista per le microimprese manifatturiere, dallo scorso 14 dicembre 2022 è stata estesa anche alle aziende con meno di cinquanta dipendenti e con un fatturato annuo, o con un totale nel bilancio annuo, inferiore a 10 milioni di euro.

Progetto nato dalla collaborazione del Ministero degli Esteri con l’Agenzia ICE, il Bonus Export Digitale è stato creato per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese. Eroga un contributo a fondo perduto pari a 4.000 euro a fronte di spese documentate, che non devono essere inferiori a 5.000 euro, per acquistare delle soluzioni digitali.

Nel caso in cui a richiedere il contributo siano reti o consorzi, l’importo erogato è pari a 22.500 euro, a fronte di spese ammissibili che non devono essere inferiori a 25.000 euro.

Bonus Export Digitale: in cosa consiste

In cosa consiste il Bonus Export Digitale? La misura è, a tutti gli effetti, un contributo a fondo perduto che viene erogato all’interno dell’ambito del regolamento de minimis. Il suo obiettivo è quello di sostenere le microimprese manifatturiere nelle loro attività di esportazione e internazionalizzazione.

Le aziende potranno raggiungere questo scopo utilizzando delle soluzioni digitali per lo sviluppo dell’export, che vengono offerte da particolari fornitori, i quali devono essere in possesso di alcuni requisiti, oltre ad essere iscritti in un determinato elenco.

Nel corso del mese di luglio 2022, il fatto che vi fossero ancora delle risorse finanziarie disponibili, rispetto a quelle complessive messe a disposizione dall’ICE, grosso modo trenta milioni di euro, aveva dato la possibilità di riaprire i termini per la presentazione delle domande.

Queste, è bene ricordarlo, devono essere presentate unicamente in via telematica, sul sito di Invitalia. La novità più importante, che è arrivata proprio nel corso di queste settimane, è stata l’estensione della misura alle piccole imprese manifatturiere, che possono essere costituite anche sotto forma di reti o consorzi.

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Cosa finanzia il Bonus Export digitale

Il Bonus Export Digitale consiste in un contributo a fondo perduto del valore di 4.000 euro, che deve essere utilizzato per acquistare soluzioni digitali utili all’internazionalizzazione per almeno 5.000 euro.

La misura è stata realizzata dal Ministero degli Esteri in collaborazione con l’Agenzia ICE. Il suo scopo è quello di sostenere microimprese manifatturiere nelle proprie attività di internazionalizzazione, che devono essere raggiunte attraverso le seguenti soluzioni digitali:

  • lo sviluppo e la realizzazione di siti e-commerce e di app mobili;
  • lo sviluppo e la successiva realizzazione di strategie di comunicazione, informazione e promozione, per amplificare la presenza online, attraverso delle attività di web marketing;
  • l’acquisto di servizi di consulenza per sviluppare processi organizzativi e di capitale umano;
  • iscrizione o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing.
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A chi è rivolto il sussidio

Il Bonus Export Digitale è un contributo destinato alle piccole e microimprese, che devono essere iscritte al registro delle imprese come:

  • consorzi;
  • reti;
  • artigiani;
  • ditte individuali;
  • società.

Ricordiamo che viene definita come microimpresa, un’impresa che ha meno di 10 dipendenti e il cui fatturato o bilancio totale sia inferiore a due milioni di euro. Le piccole imprese sono, invece, quelle che hanno meno di cinquanta dipendenti, con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo che sia inferiore a 10 milioni di euro.

Per quanto riguarda, invece, le attività manifatturiere, le principali sono le seguenti:

  • industrie alimentari;
  • industria del legno e dei mobili;
  • confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia;
  • fabbricazione di prodotti in metallo;
  • altre attività manifatturiere: gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.
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Contributi erogati con il Bonus Export Digitale

Ricordiamo che il Bonus Export Digitale è un contributo concesso in regime de minimis per i seguenti importi:

  • 4.000 euro alle imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
  • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

Il contributo è erogato in un’unica soluzione, dopo che è stata presentata una rendicontazione delle spese, che sono state sostenute presso i fornitori.

Come richiedere il contributo

Presentare la richiesta del Bonus Export Digitale è abbastanza semplice e particolarmente veloce. Sono sufficienti alcuni minuti per compilare e trasmettere la domanda.

Per poter accedere al contributo è necessario accede con lo SPID e accedere al link www.asso-padigitale.invitalia.it/account/login dove sarà necessario selezionare la misura Bonus Export Digitale.

A questo punto la procedura informatica è completamente guidata: accedendo alla sezione: “Presenta la Domanda” è possibile sfogliare i manuali guida per compilare e trasmettere la domanda.

Bonus Export Digitale – Domande frequenti

A chi è rivolto il Bonus Export Digitale?

Vi possono accedere le microimprese del settore manifatturiero, secondo le recenti proroghe alla misura per il 2023.

A quanto ammonta il contributo Bonus Export Digitale?

Il contributo è pari a 4.000 euro, a fronte di una spesa minima di 5.000 euro. Ecco tutte le specifiche e come presentare domanda di accesso.

Dove devono essere presentate le domande per accedere al Bonus Export Digitale?

Le domande devono essere inviate telematicamente, sul sito di Invitalia.

Autore
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

2 commenti su “Bonus Export Digitale esteso alle piccole imprese: ecco come funziona”

  1. Gentile Dottor Molinengo

    grazie per il suo articolo
    Chiedo un’informazione, il contributo di euro 4000 è una quota delle spese di almeno 5000 euro più iva o è in percentuale? Per esempio, spendo 10.000 euro escluso iva, mi danno 4000 euro, quindi il 40%.
    Non si fa riferimento a nessuna percentuale e si parla solo di una quota fissa, quindi se presento spese per 5000 più iva, andrò a ricevere 4000 mila euro? Probabilmente è una domanda banale ma mi viene il dubbio perchè in bandi simili sono abituato a vedere una parte delle spese rimborsate in percentuale.
    Vi ringrazio anticipatamente per la risposta

    I miei più cordiali saluti

    Rispondi
    • Buonasera,
      il contributo è di Euro 4.000 e spetta se si sostengono spese ammissibili per importo superiore a 5.000 euro. Nel caso di domande presentate da reti di imprese l’importo del contributo è euro 22.500 per una spesa ammissibile minima di 25.000 euro.

      Non sono previste percentuali.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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