Riforma dello sport, come cambia il bilancio per le Associazioni Sportive Dilettantistiche

La Riforma dello Sport ha rivoluzionato i bilanci delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, introducendo modelli innovativi e promuovendo trasparenza.

di Giovanni Emmi

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Il mondo dello sport in Italia sta attraversando una significativa trasformazione grazie alla recente Riforma dello Sport, iniziata con la legge 8 agosto 2019, n. 86.

Questa riforma, ulteriormente sviluppata attraverso vari decreti, mira a riordinare e riformare le disposizioni relative agli enti sportivi, sia professionistici che dilettantistici, e al lavoro sportivo.

Tra i decreti più rilevanti vi sono il D.Lgs. 28 febbraio 2021, n. 36 e il D.Lgs. 28 febbraio 2021, n. 39, che hanno introdotto importanti novità in termini di semplificazione degli adempimenti per gli organismi sportivi.

Un punto focale di questa riforma è la mancanza di una “modulistica” standard per gli schemi di bilancio degli enti sportivi, una lacuna che i commercialisti hanno cercato di colmare. In questo contesto, è stato proposto un riferimento di base per gli iscritti all’Albo e per gli operatori del settore, con l’obiettivo di incrementare la trasparenza e l’affidabilità nel mondo dello sport dilettantistico.

Gli schemi di bilancio proposti, seppur di matrice civilistica, sono stati armonizzati con le disposizioni fiscali vigenti. Ciò ha portato alla creazione di due modelli alternativi:

  • uno basato sul principio di competenza economica, composto da Stato Patrimoniale, Rendiconto Gestionale e Relazione di Missione;
  • l’altro sul principio di cassa, composto da un Rendiconto per cassa con annotazioni specifiche.

Questi modelli, già applicabili volontariamente per i bilanci e i rendiconti dell’annualità 2023, offrono un quadro più chiaro e strutturato per la gestione finanziaria delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD).

L’articolo che segue approfondirà queste tematiche, esaminando il contesto e gli obiettivi della riforma, le implicazioni specifiche per le associazioni sportive dilettantistiche, e l’importanza dei nuovi schemi di bilancio per una gestione più efficace e trasparente.

Stato Patrimoniale nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche

La riforma dello sport ha portato all’introduzione di nuovi schemi di bilancio per le associazioni sportive dilettantistiche, con particolare attenzione allo Stato Patrimoniale.

Questo strumento finanziario cruciale fornisce un’istantanea dettagliata della posizione patrimoniale e finanziaria dell’ente a una data specifica.

Attivo

  • Quote associative o apporti da associati ancora dovuti: entrate non ancora incassate dalle quote associative.
  • Immobilizzazioni, suddivise in:
    • Immateriali: costi di impianto, concessioni, licenze, marchi e altri beni immateriali.
    • Materiali: terreni, fabbricati, impianti, attrezzature e altri beni tangibili.
    • Finanziarie: partecipazioni, crediti e altri titoli finanziari.
  • Attivo circolante: rimanenze, crediti e disponibilità liquide.
  • Ratei e Risconti Attivi: spese anticipate che non hanno ancora prodotto un effetto economico.

Passivo

  • Patrimonio Netto: diviso in fondo di dotazione, patrimonio vincolato (riserve statutarie, riserve vincolate) e patrimonio libero (riserve di avanzi di gestione).
  • Fondi per Rischi e Oneri: Accantonamenti per eventuali spese future non ancora definite.
  • Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato: obblighi verso i dipendenti al termine del rapporto di lavoro.
  • Debiti: verso banche, fornitori, istituti di previdenza, e altri debiti.
  • Ratei e Risconti Passivi: entrate ricevute in anticipo che non hanno ancora prodotto un effetto economico.

Punti chiave

Le “Quote associative o apporti da associati” rappresentano una parte vitale delle entrate. Questi importi sono dovuti all’ente dagli associati, sia sotto forma di quote annuali che come apporti promessi, ma ancora non versati. La raccolta di queste quote è fondamentale per il finanziamento delle attività ordinarie e degli investimenti futuri dell’ente.

I “Crediti” rappresentano un altro aspetto critico delle finanze dell’associazione. Questi sono diritti dell’ente di ricevere somme predeterminate da clienti o altri soggetti, spesso legati a servizi forniti o impegni presi. La gestione efficace dei crediti è cruciale per mantenere un flusso di cassa costante e per garantire la sostenibilità finanziaria dell’associazione.

Il “Fondo di dotazione dell’ente” è il capitale iniziale dell’associazione, disponibile fin dalla sua costituzione. Questo fondo rappresenta la base finanziaria su cui l’ente costruisce le sue operazioni iniziali e pone le fondamenta per la sua crescita e sviluppo.

Altrettanto importante è il concetto di “Patrimonio vincolato e libero“. Il patrimonio vincolato si compone di riserve statutarie o di riserve vincolate per decisioni degli organi istituzionali. D’altra parte, il patrimonio libero deriva dal risultato gestionale degli esercizi precedenti e da altre riserve non vincolate.

La distinzione tra patrimonio vincolato e libero è fondamentale per comprendere la flessibilità finanziaria dell’associazione e la sua capacità di rispondere a esigenze future.

Il calcolo dell’avanzo/disavanzo d’esercizio è un indicatore chiave dell’efficienza economica dell’associazione. Questo valore si ottiene confrontando i proventi e ricavi con gli oneri e costi dell’esercizio, fornendo una misura chiara del successo finanziario dell’ente in un dato periodo.

I “Debiti” rappresentano le obbligazioni finanziarie dell’ente verso terzi. Questi possono includere prestiti, obbligazioni verso fornitori e altre passività. Una gestione prudente dei debiti è essenziale per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’associazione.

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Rendiconto Gestionale dell’ASD

Questa sezione del bilancio fornisce una visione chiara delle responsabilità finanziarie e delle fonti di reddito delle associazioni sportive dilettantistiche. La sua importanza risiede nel fornire una base solida per decisioni gestionali informate e per dimostrare la solidità finanziaria dell’associazione agli stakeholder.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

Oneri e costi

  • Da attività istituzionale: Includono materie prime, servizi, affiliazioni, tesseramenti, personale, ammortamenti, e altri oneri.
  • Da attività secondarie e strumentali: Comprendono costi relativi a prestazioni e cessioni, sponsorizzazioni, e attività commerciali connesse.
  • Da attività di raccolta fondi e commerciali: Riguardano le spese connesse alle attività commerciali a sostegno degli scopi istituzionali.
  • Da attività finanziarie e patrimoniali: Si riferiscono a costi derivanti da rapporti bancari, prestiti, e gestione del patrimonio.
  • Di supporto generale: Comprendono servizi, godimento beni di terzi, personale, e ammortamenti.

Proventi e ricavi

  • Da attività istituzionale: Includono quote associative, tesseramenti, premi di formazione, contributi, e ricavi per prestazioni.
  • Da attività secondarie e strumentali: Comprendono ricavi da sponsorizzazioni, attività promozionali, e cessioni di diritti.
  • Da attività di raccolta fondi e commerciali: Proventi da attività commerciali e raccolte fondi.
  • Da attività finanziarie e patrimoniali: Ricavi derivanti da rapporti bancari, investimenti, e gestione patrimoniale.
  • Di supporto generale: Proventi da distacco del personale e altri proventi di supporto.

Punti chiave

Il rendiconto gestionale nelle associazioni sportive dilettantistiche offre una panoramica esaustiva delle diverse categorie di costi e ricavi, svolgendo un ruolo fondamentale nella comprensione della gestione economica dell’ente. Al suo interno, diverse voci si distinguono per la loro rilevanza e il loro impatto sul bilancio complessivo.

In primo luogo, i “costi e oneri, ricavi e proventi da attività istituzionale” sono i pilastri fondamentali del rendiconto, riflettendo l’essenza stessa dell’associazione. Questi elementi comprendono tutte le spese e le entrate legate direttamente all’organizzazione e alla gestione delle attività sportive dilettantistiche, come eventi, competizioni e programmi di formazione.

La gestione attenta di questi aspetti è cruciale per assicurare che l’associazione possa perseguire efficacemente i suoi obiettivi statutari.

Un altro aspetto vitale del rendiconto gestionale è rappresentato dai “proventi da quote associative e tesseramenti“. Queste entrate provengono dalla campagna associativa e dal processo di tesseramento sportivo, essendo così una fonte chiave di finanziamento per le attività quotidiane dell’ente.

La capacità dell’associazione di attrarre e mantenere soci e tesserati non solo evidenzia il suo appeal e valore all’interno della comunità sportiva, ma assicura anche un flusso di entrate costante e affidabile.

Le “erogazioni liberali“, ovvero donazioni e contributi volontari, rappresentano un ulteriore componente importante del rendiconto gestionale. Questi atti di generosità, sia vincolati a specifici progetti sia liberi, riflettono la fiducia e il sostegno della comunità verso l’associazione. Le erogazioni liberali possono essere una fonte cruciale di finanziamento per progetti speciali o per coprire costi operativi.

I “proventi del 5 per mille” rappresentano una linea di entrate significativa, derivante dalla scelta degli individui di destinare una parte delle loro tasse a favore dell’associazione. Questi fondi, assegnati tramite enti come il CONI o il Dipartimento per lo Sport, possono fornire un supporto essenziale per lo sviluppo di programmi e iniziative.

Le attività non principali dell’ente, categorizzate come “proventi e costi da attività secondarie e strumentali“, svolgono un ruolo complementare nel bilancio. Questi possono includere eventi speciali, partnership, e altre iniziative che, pur non essendo il fulcro dell’attività dell’ente, contribuiscono alla sua crescita e al suo successo.

Le “attività di raccolta fondi e commerciali” includono tutte le entrate e le spese associate a iniziative di raccolta fondi e attività commerciali legate agli scopi istituzionali dell’associazione. Questi sforzi sono fondamentali per generare risorse aggiuntive che supportano la missione e gli obiettivi dell’ente.

La relazione di missione nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche

La relazione di missione è un elemento cruciale nel bilancio per competenza delle associazioni sportive dilettantistiche. Fornisce una visione completa e dettagliata dell’ente, della sua missione, delle attività svolte, e di molti altri aspetti rilevanti.

Questa relazione consente di comunicare in modo trasparente e chiaro non solo la situazione finanziaria, ma anche gli obiettivi e le realizzazioni dell’associazione.

Contenuti principali della relazione di missione

  • Informazioni generali sull’ente: Include la mission, le attività istituzionali sportive, l’affiliazione a enti sportivi, l’iscrizione nel RASD, il regime fiscale, le sedi e le attività svolte in ciascuna di esse.
  • Dati sugli associati e tesserati: Informazioni sugli associati, tesserati, e le attività svolte nei loro confronti.
  • Criteri di valutazione delle voci di bilancio: Descrizione dei criteri utilizzati per la valutazione delle voci di bilancio, inclusi accorpamenti e eliminazioni.
  • Movimenti delle immobilizzazioni: Dettaglio delle variazioni delle immobilizzazioni, comprese acquisizioni, alienazioni, e rivalutazioni.
  • Composizione delle voci di bilancio: Spiegazione delle voci come “costi di impianto” e criteri di ammortamento.
  • Dettaglio dei crediti e debiti: Indicazione dei crediti e debiti di durata superiore a cinque anni e debiti con garanzie reali.
  • Ratei e risconti: Composizione e movimentazioni delle voci di ratei e risconti attivi e passivi.
  • Movimentazioni del Patrimonio Netto: Analisi dettagliata delle variazioni del patrimonio netto.
  • Impegni di spesa o reinvestimento di fondi specifici: Descrizione degli impegni relativi ai fondi ricevuti per finalità specifiche.
  • Debiti per erogazioni liberali condizionate: Descrizione e analisi di queste tipologie di debiti.
  • Analisi del rendiconto gestionale: Esame dettagliato delle varie componenti del rendiconto, organizzato per categoria.
  • Contributo delle attività secondarie alla mission: Indicazione di come le attività secondarie contribuiscono al perseguimento della mission.
  • Attività commerciali e di raccolta fondi: Descrizione delle attività commerciali connesse agli scopi istituzionali e delle iniziative di raccolta fondi.
  • Natura delle erogazioni liberali ricevute: Spiegazione dei contributi ricevuti e del loro impatto.
  • Dettagli su dipendenti e volontari: Informazioni sul numero e sulle movimentazioni dei dipendenti e volontari.
  • Compensi degli organi esecutivi e di controllo: Riepilogo dei compensi spettanti agli organi dell’ente.
  • Operazioni con parti correlate: Dettaglio delle operazioni effettuate con parti correlate.
  • Proposta di destinazione dell’avanzo di gestione: Indicazioni su come verrà utilizzato l’avanzo di gestione.
  • Illustrazione della situazione dell’ente e dell’andamento della gestione: Analisi comprensiva della situazione finanziaria, economica e operativa dell’ente.
  • Evoluzione prevedibile della gestione: Previsioni future sulla gestione finanziaria e economica.
  • Modalità di perseguimento delle finalità statutarie: Descrizione di come l’ente intende raggiungere i suoi obiettivi statutari.

Comprendere meglio le parti correlate

Le parti correlate, in questo contesto, includono una varietà di figure e organizzazioni che hanno una relazione diretta o indiretta con l’associazione sportiva.

Tra queste, gli amministratori rappresentano una categoria primaria, in quanto sono gli individui che prendono decisioni cruciali che influenzano la direzione e la strategia dell’associazione. La loro gestione e visione hanno un impatto diretto sul successo e sull’efficacia dell’ente.

Le società controllate costituiscono un’altra categoria significativa all’interno del gruppo delle parti correlate. Possono essere società o enti che, pur operando come entità separate, sono sotto l’influenza o il controllo dell’associazione sportiva.

La relazione tra l’associazione principale e queste entità controllate può essere complessa e sfaccettata, spaziando dalla condivisione di risorse a collaborazioni strategiche.

Infine, i dipendenti con responsabilità strategiche sono anch’essi considerati Parti Correlate. Questi individui, spesso a livelli manageriali o esecutivi, sono responsabili della pianificazione e dell’esecuzione delle strategie chiave dell’ente.

Le loro decisioni e azioni possono avere un impatto considerevole sul funzionamento quotidiano e sulle prospettive a lungo termine dell’associazione.

La relazione e l’interazione tra l’associazione e le sue parti correlate sono fondamentali per una gestione efficace e trasparente. La relazione di missione soddisfa un requisito di trasparenza e responsabilità, ma fornisce anche ai membri, agli stakeholder e ai potenziali collaboratori una visione chiara della struttura e della dinamica interna dell’associazione.

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Rendiconto per cassa

Il Rendiconto per cassa è un altro aspetto vitale nel bilancio delle associazioni sportive dilettantistiche, poiché si concentra sugli effettivi flussi finanziari.

Questo rendiconto offre una visione chiara e diretta delle entrate e delle uscite in un determinato periodo, consentendo una migliore comprensione della liquidità e della capacità finanziaria dell’associazione.

Uscite

  • Da attività istituzionali: spese per materie prime, servizi, affiliazioni, tesseramenti, personale, e altre uscite istituzionali.
  • Da attività secondarie e strumentali: spese per attività che non sono il focus principale dell’ente, come servizi e gestione di impianti sportivi.
  • Da attività di raccolta fondi e Commerciali: spese connesse a iniziative di raccolta fondi e attività commerciali legate agli scopi istituzionali.
  • Da attività finanziarie e patrimoniali: spese relative a investimenti finanziari e gestione del patrimonio.
  • Di supporto generale: spese generali di gestione, come personale e servizi.

Entrate

  • Da attività istituzionali: entrate derivanti da quote associative, tesseramento, premi di formazione, contributi e altre fonti istituzionali.
  • Da attività secondarie e strumentali: entrate da attività secondarie, come sponsorizzazioni, cessioni di beni, e prestazioni di servizi.
  • Da attività di raccolta fondi e commerciali: entrate da iniziative di raccolta fondi e attività commerciali.
  • Da attività finanziarie e patrimoniali: entrate da investimenti finanziari e gestione patrimoniale.
  • Di supporto generale: entrate di supporto, come distacco di personale.

Punti chiave

Il Rendiconto per cassa rappresenta gioca un ruolo cruciale nella presentazione trasparente e dettagliata della loro situazione economica. Attraverso questo documento, l’ASD può dimostrare efficacemente come le proprie risorse siano state allocate e gestite nel corso dell’esercizio, evidenziando con chiarezza sia le entrate effettive che le uscite.

Un aspetto rilevante del Rendiconto per Cassa è la necessità di sottolineare il carattere secondario e strumentale delle attività che non costituiscono il fulcro principale dell’ente.

Questa distinzione è vitale, poiché consente di mostrare come tali attività, pur non essendo l’obiettivo primario, contribuiscono comunque al sostegno della missione principale dell’associazione. Si tratta di un’esigenza che va oltre la semplice gestione finanziaria, toccando il cuore stesso della strategia e dell’orientamento dell’ente.

Altrettanto importante è la preparazione di un rendiconto specifico per le attività di raccolta fondi. Questa sezione del documento dettaglia le entrate e le uscite legate a ogni singola iniziativa di raccolta fondi, offrendo così una visione chiara dell’efficacia e dell’impatto di tali attività.

In aggiunta, l’ente ha la possibilità di inserire nel Rendiconto per Cassa informazioni complementari che possono arricchire la comprensione della gestione dell’esercizio:

  • dettagli su eventi straordinari;
  • decisioni gestionali rilevanti;
  • qualsiasi altro aspetto che possa influenzare la lettura dei dati finanziari.

Questi dettagli aggiuntivi aiutano a fornire un quadro completo della salute finanziaria dell’associazione e delle sue prospettive future.

Bilancio nelle ASD – Domande frequenti (FAQ)

Cosa sono le “quote associative o apporti da associati” nello stato patrimoniale?

Sono importi che l’ente deve ancora ricevere dagli associati a fronte di quote associative o apporti promessi.

Che cosa si intende per “patrimonio vincolato” e “patrimonio libero”?

Il Patrimonio Vincolato deriva da riserve specifiche, mentre il patrimonio libero comprende riserve di avanzi di gestione e altre riserve libere.

Qual è la differenza tra proventi da quote associative e proventi da tesseramenti?

I proventi da quote associative sono legati all’adesione all’ente, mentre i Proventi da Tesseramenti si riferiscono a pagamenti specifici per ottenere la qualifica di tesserato.

Come si classificano le erogazioni liberali nel rendiconto gestionale?

Sono atti di generosità senza costrizione, classificati come liberali, vincolate o condizionate a seconda delle restrizioni imposte.

Cosa rappresentano le parti correlate nella relazione di missione?

Sono soggetti in grado di influenzare le decisioni dell’ente, come amministratori, dipendenti con ruoli strategici, e società controllate.

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Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Riforma dello sport, come cambia il bilancio per le Associazioni Sportive Dilettantistiche”

    • Buongiorno,
      dipende dal regime adottato, in ogni caso l’iva dovrebbe essere applicata e versata, in tutti i casi previsti dalle norme in materia.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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