Sono partiti i primi avvisi bonari dell’INPS nei confronti di artigiani e commercianti che non sono in regola con il versamento dei contributi. L’istituto darà ai contribuenti un’ultima chance per rimediare, poi passerà al recupero delle somme in modo forzato. L’avviso bonario, infatti, è l’atto formale che precede la riscossione coattiva. Ma non sarà inviato indistintamente a tutti gli iscritti alla gestione speciale. La verifica riguarda un determinato periodo.
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Avvisi bonari INPS per artigiani e commercianti: chi rischia
Rischiano di ricevere un avviso bonario INPS nelle prossime settimane coloro che non hanno pagato o per i quali non risulta pagata il contributo minimo obbligatorio entro febbraio 2025 e/o entro maggio 2025. Si tratta cioè della rata di contribuzione fissa che, ogni trimestre, sono tenuti a versare gli iscritti alla gestione speciale artigiani e commercianti.
I lavoratori autonomi e i loro intermediari potranno trovare gli avvisi direttamente all’interno del cassetto previdenziale artigiani e commercianti. Il percorso da seguire sul portale INPS è il seguente: cassetto previdenziale per artigiani e commercianti > posizione assicurativa > avvisi bonari. Chi ha fornito il proprio indirizzo di posta elettronica all’INPS riceverà una email di alert.
Come regolarizzare la posizione
L’avviso bonario concede al debitore la possibilità di regolarizzare la propria situazione entro 30 giorni dalla ricezione. In questo lasso di tempo, è possibile procedere con il pagamento dell’intero importo dovuto o presentando una richiesta di pagamento a rate. È inoltre prevista la possibilità di comunicare all’INPS eventuali errori o situazioni non considerate. Per esempio, se il pagamento è avvenuto pagamento ma non risulta registrato dall’Istituto. Spetta però al contribuente dimostrare la svista, con la presentazione delle relative prove.
Quando scatta l’avviso di addebito
La non risposta o la mancata regolarizzazione della posizione entro il termine stabilito comporteranno l’avanzamento della procedura. L’INPS, in assenza di un riscontro positivo, procederà infatti con l’emissione dell’avviso di addebito, un atto che ha valore di titolo esecutivo e che, pertanto, apre la strada alla riscossione forzata del credito.












Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it