Antiriciclaggio: quali sono i paesi UE ad elevato rischio secondo la classifica aggiornata

La Commissione europea rende noti gli aggiornamenti intorno alla lista di paesi a rischio in materia di terrorismo e riciclaggio di denaro. Quali Stati vi rientrano.

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Arrivano novità in merito all’antiriciclaggio: la Commissione europea ha infatti aggiornato la lista di paesi su cui è necessario un particolare controllo in merito alle condizioni di rischio riciclaggio di denaro. Con il comunicato stampa del 10 giugno 2025 infatti la Commissione ha individuato quali sono gli Stati in cui sussistono carenze nella prevenzione e nella verifica di questi casi.

Con questo aggiornamento vengono aggiunti alla lista alcuni paesi del mondo che prima ne erano esclusi, come l’Algeria, il Libano, il Nepal e il Venezuela, mentre altri paesi vengono esclusi, come le Filippine, gli Emirati Arabi Uniti e Gibilterra.

Nuova lista paesi UE a rischio riciclaggio 2025

La Commissione ha tenuto conto di dati e rilevazioni effettuate su diversi paesi del mondo per individuare quelli a maggiore rischio, per limitare situazioni di riciclaggio, ovvero l’occultamento di denaro di provenienza illecita.

Nella tabella, tutte le novità sugli ingressi dei paesi nella lista e i casi di esclusione.

Paesi inclusi nella listaPaesi esclusi dalla lista
AlgeriaBarbados
AngolaGibilterra
Costa d’AvorioGiamaica
KenyaPanama
LaosFilippine
LibanoSenegal
MonacoUganda
NamibiaEmirati Arabi Uniti
Nepal
Venezuela

In linea generale l’Europa promuove le pratiche per la gestione dei rischi, tenendo aggiornata in primis questa lista in base alla direttiva antiriciclaggio.

La lotta al riciclaggio e al terrorismo in Europa si muove con l’obiettivo di tutelare l’economia del continente e la sicurezza dei cittadini, in particolare rimanendo al passo con i nuovi casi di rischio. Su questo punto, ci si concentra sulle ultime innovazioni in ambito tecnologia, come la diffusione della moneta virtuale, ma anche sulle conseguenze della globalizzazione.

A questo proposito nel 2024 l’Europa ha istituito un nuovo regolamento antiriciclaggio per il settore privato, con una nuova autorità preposta al monitoraggio dei rischi. in quest’ottica ad esempio è stato fissato un tetto massimo di spesa in contanti in UE di 10.000 euro.

La lotta al riciclaggio in Italia

Anche in Italia si rafforza la lotta al riciclaggio e al terrorismo, tematiche affrontate nel recente rapporto annuale UIF di Banca d’Italia. Le rilevazioni evidenziano un fenomeno esteso a livello globale, con l’impiego di strumenti finanziari innovativi (ad esempio le criptovalute) o che sfruttano lacune legislative di diversi paesi.

Un settore critico in questo senso è quello dell’oro, ma in Italia sono ancora elevati gli indici di corruzione ed estorsione, evasione delle tasse e reati connessi al fallimento di imprese e società. Un panorama complesso che necessita di interventi mirati, prima di tutto nell’analisi dei rischi.

A seguito della nuova normativa europea, anche l’Italia si è aggiornata e nel 2024 ha avuto origine la mutual evaluation del sistema di antiriciclaggio, con la verifica della conformità delle norme rispetto ai parametri internazionali e dell’efficacia delle attività messe in campo.

In Italia è presente un complesso sistema di sanzioni intorno agli atti di riciclaggio, sia di tipo amministrativo che penale, con specifiche autorità impiegate nei controlli (come la Guardia di Finanza).

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