Il diritto al congedo di maternità è riconosciuto anche alle freelance e le titolari di partita IVA in Italia, iscritte alla Gestione separata INPS.
Chi lavora in modo autonomo o con collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.), ha diritto a un sostegno economico durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino.
Indice
Quali sono i requisiti per ricevere la maternità per freelance e partita IVA nel 2025
Per ricevere l’indennità di maternità, come freelance o titolari di partita IVA, la condizione fondamentale è essere iscritte alla Gestione separata INPS, la cassa previdenziale a cui confluiscono i contributi versati. Tuttavia, l’accesso al sostegno economico non è automatico, ma occorre rispettare alcuni requisiti precisi, ovvero:
- non bisogna già percepire una pensione né essere coperti da un’altra forma di assicurazione obbligatoria per la maternità;
- è necessario aver versato almeno un mese di contributi alla Gestione separata nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di maternità.
Cosa cambia tra libere professioniste e collaboratrici
C’è un aspetto molto importante che distingue libere professioniste e collaboratrici, quando si tratta di maternità.
Nel dettaglio:
- in caso di contratti Co.Co.Co., la legge tutela con il principio di automaticità delle prestazioni. Questo significa che se il committente non ha versato regolarmente i contributi dovuti, l’indennità spetta comunque alla lavoratrici;
- per chi lavora come libero professionista, invece, la contribuente (p. IVA) si considera direttamente la responsabile dei tuoi versamenti e, se mancano i contributi (ovvero se non li ha versati), l’INPS non potrà riconoscere l’indennità.
Periodo coperto
Come per la maternità riconosciuta alle lavoratrici dipendenti, in generale il periodo di maternità copre due mesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo la data effettiva. Quindi, in totale, sono cinque mesi.
Se il parto arriva prima o dopo la data prevista, i giorni ti vengono comunque riconosciuti e, inoltre, è possibile anche decidere di:
- iniziare la maternità un mese prima del parto (invece che due). In questo caso il periodo di congedo durerà per i quattro mesi successivi;
- oppure ricevere l’indennità per tutti e cinque i mesi dopo il parto, basta comunicarlo tu nella domanda online.
A tal proposito va ricordato infatti che, se per le lavoratrici dipendenti vale il principio secondo cui il congedo di maternità è obbligatorio (significa che in quei cinque mesi non possono lavorare, ma ricevono l’indennità sostitutiva della retribuzione), per le iscritte alla Gestione separata INPS (quindi freelance, partite IVA e collaboratrici), invece, le cose funzionano diversamente. Infatti l’indennità viene erogata a prescindere dall’attività lavorativa e non c’è obbligo di interrompere il lavoro. Di conseguenza, i cinque mesi di indennità INPS possono essere richiesti e gestiti in maniera flessibile dalla libera professionista.
Solo in caso di gravi complicanze della gravidanza, o quando le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli per la lavoratrice, la ASL e la Direzione territoriale del lavoro possono disporre dei provvedimenti di interdizione anticipata e prorogata, che impongono di astenersi dal lavoro prima dei due mesi ante partum ed eventualmente di prolungare la maternità fino a sette mesi dopo la nascita del bambino.
Inoltre, come chiarito dall’INPS, con un messaggio pubblicato il 26 settembre, chi nel 2025 ha percepito (quindi dichiarato) un reddito al di sotto di 9.456,53 euro annui, può richiedere l’indennità di maternità per gli ulteriori tre mesi (in aggiunta i 5 già spettanti nella generalità dei casi).
Quanto spetta nel 2025
L’indennità è pari all’80% di 1/365 del reddito utile ai fini contributivi. L’INPS la paga direttamente, tramite bonifico su conto corrente o bonifico postale.
Per sapere quanto spetta, si prende come base il reddito dichiarato nell’anno precedente, si calcola poi il “reddito giornaliero”, ovvero si divide il reddito annuo di riferimento per 365 giorni. Alle freelance, quindi, spetterà come indennità di maternità un importo pari all’80% del risultato ottenuto.
Come fare domanda
Freelance e partite IVA, per ottenere l’indennità di maternità, devono presentare domanda online in tempo, attraverso il sito dell’INPS, usando le tue credenziali (SPID, CIE o CNS). La domanda andrebbe inoltrata prima dei due mesi che precedono la data prevista del parto. In questo modo, l’Istituto ha il tempo di definire il periodo indennizzabile prima della nascita.
Inoltre, è sempre necessario inviare il certificato medico di gravidanza (o direttamente o tramite il proprio medico), comunicando l’effettiva data di nascita del bambino entro 30 giorni dal parto.
Il diritto all’indennità si “perde” dopo che è passato un anno dal periodo indennizzabile.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it