Time management per la crescita aziendale, orari di picco della produttività: “Ecco come sfruttarli al meglio”

Come ridurre le pressioni dell’urgenza per far crescere produttività, profitto e benessere nel lungo termine.

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In una società sempre più distratta e sopraffatta dagli stimoli, il concetto di “time management” assume un valore strategico non solo per la sopravvivenza delle organizzazioni, ma anche per il benessere delle persone che vi lavorano. Il tempo a disposizione non è mai abbastanza, o almeno questa è la percezione di moltissimi lavoratori e imprenditori che faticano a mantenere il controllo delle proprie attività.

Secondo il Work Trend Index 2025 di Microsoft, le giornate lavorative appaiono sempre più lunghe, ma la percezione dei lavoratori è quella di non riuscire a portare a termine tutti gli impegni per la costante scarsità di tempo. Saper gestire il tempo e le risorse a disposizione è un vantaggio competitivo ed economico per le aziende, ma per ottenerlo servono metodo, consapevolezza e strategie mirate.

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Cos’è il time management e perché è importante

Il time management è la capacità di pianificare e organizzare il proprio tempo per svolgere le attività in modo più efficace ed efficiente, aumentando la produttività e riducendo lo stress. Oggi questo concetto è tornato centrale, complice la moltiplicazione degli impegni e delle distrazioni che scandiscono la vita lavorativa quotidiana.

Tra notifiche, messaggi e riunioni impreviste, molti lavoratori dipendenti e autonomi hanno la sensazione di non riuscire mai davvero a liberarsi degli impegni e delle responsabilità connesse alla propria attività.

Secondo lo studio di Microsoft, le giornate lavorative iniziano ancor prima di alzarsi dal letto: il 40% degli intervistati, infatti, ha l’abitudine di controllare le email già dalle 6 del mattino. Non solo: secondo la ricerca il 50% delle riunioni si svolge tra le 9 e le 11 e tra le 13 e le 15, proprio nel momento in cui la maggior parte delle persone registra il picco di produttività. Il risultato? Meno spazio per le altre attività strategiche e un crescente senso di insoddisfazione.

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Come imparare a gestire il tempo

Per capire come trasformare il tempo da risorsa scarsa a leva strategica, Partitaiva.it ha incontrato Eros Bisanti, formatore ed esperto di gestione del tempo e organizzazione del lavoro. Da anni affianca imprese e professionisti nel ridefinire processi e abitudini per migliorare produttività, performance e benessere.

“Viviamo in una società nella quale lo stress della performance ci costringe a lavorare sempre più velocemente e su diverse attività in un unico momento, con il rischio di perdere qualità ed efficienza”, spiega Bisanti.

Per ottenere risultati migliori, secondo l’esperto, i manager devono imparare a definire delle priorità e a delegare in modo efficace, consentendo a ciascuno di organizzare al meglio la propria agenda e concentrarsi su un compito per volta. “Solo così si riducono dispersioni, errori e stress, e si aumenta la qualità del lavoro complessivo”, fa sapere.

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Tecniche e strumenti per la gestione del tempo

A livello pratico, Bisanti individua tre passaggi fondamentali per imparare a gestire il proprio tempo in modo ottimale:

  1. analisi interna per evidenziare tutte le inefficienze aziendali attraverso l’ascolto attivo dei lavoratori;
  2. mappatura degli strumenti utilizzati in azienda e valutazione di come vengono effettivamente impiegati;
  3. allenamento e pratica costante per trasformare le nuove abitudini in competenze consolidate.

“Di strumenti e tecniche ce ne sono tantissime – aggiunge l’esperto -, ma in alcuni contesti è utile affidarsi a un professionista esterno all’azienda, soprattutto nella fase di mappatura e stesura delle best practies. Un occhio esterno è meno ‘inquinato’ dal contesto e le persone tendono a condividere più liberamente le loro difficoltà quotidiane con figure che non impattano direttamente nell’azienda”. Considerando che ogni realtà è differente, non esistono regole universali: il metodo giusto è quello che si costruisce sulla base della cultura aziendale e delle persone che la compongono.

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Più produttività e meno stress

In un contesto in cui le performance e il multitasking sembrano diventare misura di valore, il rischio di burnout è altissimo. Saper gestire il proprio tempo e organizzare la giornata in base a priorità condivise e obiettivi chiari è il primo passo per superare le difficoltà e aumentare la produttività senza sacrificare il benessere. Anche la tecnologia e l’intelligenza artificiale, se utilizzate con consapevolezza, possono diventare alleati preziosi.

“Fortunatamente sempre più aziende stanno sviluppando una maggiore consapevolezza in tal senso, mettendo in campo delle strategie efficaci per favorire il benessere dei lavoratori”, commenta Bisanti.

Crescono infatti le iniziative di welfare aziendale, con misure a sostegno della salute fisica e psicologica dei dipendenti, e programmi che promuovono maggiore flessibilità (come lo smart working o il lavoro ibrido). “Ma la strada è ancora lunga – conclude -. Serve un cambiamento culturale che riconosca il tempo non solo come una risorsa da ottimizzare, ma come un valore da proteggere”.

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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