Record di startup e PMI innovative in Italia: i dati e i settori più rilevanti

Le startup e le PMI innovative sono il futuro dell'economia italiana: i numeri sono in crescita negli ultimi anni e il sostegno del Governo si conferma anche per il 2024.

di Laura Pellegrini

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  • Il numero di startup e PMI innovative si conferma in crescita in Italia, segno che queste realtà sono di vitale importanza per l’economia del paese.
  • Il Governo ha confermato il sostegno alle startup innovative con nuovi finanziamenti e contributi per favorire la nascita e lo sviluppo di queste realtà imprenditoriali.
  • Grazie a startup e PMI innovative i giovani possono godere di maggiori opportunità occupazionali in ambienti stimolanti e innovativi.

Nel corso del 2022, le startup innovative si sono assestate oltre le 14 mila unità, in aumento dell’1,4% rispetto al 2021, mentre le PMI innovative hanno superato le 2 mila unità (+12,3%). Nei primi 9 mesi del 2023, inoltre, è stata registrata una flessione fisiologica delle prime, mentre le seconde hanno continuato a crescere con indici positivi.

A fronte di questi numeri il Governo ha confermato il sostegno a queste realtà imprenditoriali con nuovi finanziamenti e contributi a fondo perduto. Le startup innovative, infatti, costituiscono il futuro dell’economia italiana, oltre a essere una valida alternativa occupazionale soprattutto per i giovani alla ricerca di un ambiente di lavoro innovativo e stimolante.

È questa la fotografia scattata dalla Relazione annuale al Parlamento1 sulle startup e PMI innovative, frutto della collaborazione tra il Ministero per le imprese e il made in Italy, InfoCamere, Unioncamere e Mediocredito Centrale.

Quante sono le startup innovative in Italia

Le startup innovative presenti in Italia sono aumentate nel corso degli anni, a partire dal 2018, con ritmo costante sino a raggiungere dei numeri da record (+46,1% nel quinquennio considerato): al 31 dicembre 2022 le realtà imprenditoriali regolarmente iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese ammontavano a 14.264 unità.

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Secondo i dati più recenti di Infocamere, risalenti al 2 ottobre 2023, le startup innovative iscritte nel Registro delle Imprese sono risultate pari a 13.756, in calo del 3,6% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Nonostante questo le startup restano un pilastro fondamentale per l’economia italiana, considerando che il loro valore della produzione (secondo i bilancio 2021) si attestava oltre i 2 miliardi di euro. Ma è importante considerare anche l’impatto che hanno queste realtà a livello occupazionale, soprattutto tra i più giovani, ai quali garantiscono un’alternativa plausibile alle grandi aziende.

Infatti, nel corso del 2022 le startup hanno dato lavoro a oltre 23.800 persone, un dato in aumento del 10,8% rispetto al 2021. Crescono anche le realtà imprenditoriali guidate dai giovani e quelle in cui è maggioritaria la presenza femminile: segnali importanti per il futuro dell’economia italiana.

Diffusione territoriale delle startup

La Lombardia, il Lazio e la Campania sono le prime tre regioni italiane per numero di startup innovative: a conferma di questi dati c’è il grande numero di richieste pervenute da queste regioni per accedere a finanziamenti pubblici per la creazione e lo sviluppo di queste realtà imprenditoriali innovative.

Nel dettaglio, la Lombardia mantiene il primato per il maggior numero di startup innovative presenti sul territorio nonostante il lieve calo registrato nel 2023, mentre cresce la loro presenza anche nel Mezzogiorno (una su quattro) e soprattutto in Campania. In lieve calo, invece, il numero di startup presenti e operative nel Nord-est, con il Veneto che fa da capofila.

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Quante sono le PMI innovative in Italia

Passando invece alle PMI italiane, i numeri sono altrettanto in crescita nel quinquennio 2018-2022 (+12,3%): basti pensare che al 31 dicembre 2022 le piccole e medie imprese innovative hanno registrato un nuovo record, attestandosi a 2.459 unità. Nell’ultimo anno, in base ai dati relativi a ottobre 2023, sono risultate pari a 2.658, con un aumento di 199 unità (+8,1%).

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Anche le piccole e medie imprese garantiscono ai giovani interessanti possibilità occupazionali, oltre a essere un pilastro importante per l’economia italiana: nel corso del 2022, infatti, queste realtà imprenditoriali hanno fornito lavoro a circa 51 mila addetti.

I dati relativi alla produzione delle PMI innovative, rispetto a quelli relativi alle startup, sono però incompleti, in quanto solo una parte delle imprese ha presentato il bilancio nel 2021: sulla base di questi dati, il valore complessivo della produzione delle PMI era pari a oltre 7,7 miliardi di euro.

Diffusione territoriale delle PMI

A livello geografico, il 40% delle PMI innovative si trova nel Nord-Ovest dell’Italia, dove la Lombardia occupa ancora una volta il primo posto tra le regioni con il maggior numero di imprese presenti sul territorio. Bisogna sottolineare che anche nel 2023 il numero di PMI innovative in Italia è aumentato, in particolare in Lombardia, ma anche in Umbria (+57,7%).

Grazie ai numeri trainanti del Lazio (al secondo posto nella classifica delle regioni), anche nel Centro si concentra un buon numero di PMI innovative (il 22,5%), mentre il Mezzogiorno (grazie a Campania e Puglia) ne detiene una su cinque. L’Emilia Romagna è invece la terza regione per numero di PMI presenti sul territorio.

I settori economici più rilevanti

Passando infine all’analisi dei settori produttivi ed economici maggiormente interessati dallo sviluppo di startup e PMI innovative, notiamo come la maggioranza di queste ultime sia concentrata sull’IT, con codici Ateco riferiti ai “Servizi di informazione e comunicazione” (per un totale di 7.283 imprese).

Interessante notare anche come molte startup (oltre 2.000 in totale) operino nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo per dare un sostegno importante a dei settori potenzialmente in crescita.

Per quanto riguarda invece le PMI innovative, il settore trainante resta sempre quello dell’informazione e della comunicazione (39,3%), seguito dal comparto di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (32%).

  1. Relazione annuale al Parlamento, edizione 2023, mimit.gov.it ↩︎
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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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