È stata pubblicata la classifica delle province con la migliore qualità della vita in Italia. Secondo l’analisi, si vive meglio nelle realtà di medie dimensioni dove i servizi sono efficienti ed emerge un certo equilibrio tra benessere sociale, opportunità lavorative e sostenibilità territoriale. Tuttavia, anche diverse grandi aree urbane, rispetto all’anno scorso, sono riuscite a risalire la classifica. Il Nord-Est, in generale, primeggia nel garantire livelli elevati di vivibilità. Mentre al Sud si registra il numero maggiore di città arrivate ultime in classifica. Risultati differenti, nei giorni scorsi, sono arrivati dalla classifica di ItaliaOggi.
Indice
Come funziona la classifica sulla qualità della vita in Italia
La ricerca, pubblicata ogni anno dal Sole 24 Ore, si basa su un sistema di dati ufficiali che valutano le condizioni di vita attraverso sei grandi aree tematiche. Queste includono: 1) ricchezza e consumi; 2) affari e lavoro; 3) ambiente e servizi; 4) demografia, società e salute; 5) giustizia e sicurezza; 6) cultura e tempo libero. Non è solo il benessere di tipo economico, quindi, di cui si tiene conto.
Ogni indicatore riceve un punteggio da 0 a 1000 in base al livello di vivibilità. Più la città garantisce le condizioni migliori (rispetto ogni parametro preso a riferimento), più alto sarà il punteggio. Il risultato finale è la media ponderata di tutti i punteggi ottenuti per ogni singola categorie. Da questo, dipende la posizione in classifica.
I dati presi come riferimento arrivano da fonti certificate come ISTAT, INPS, Banca d’Italia, ministero dell’Interno, ministero della Giustizia e istituti di ricerca. Nessun indicatore si basa su sondaggi o percezioni.
Le province dove si vive meglio nel 2025: il podio
Al primo posto della classifica c’è la provincia di Trento, che era già stata prima due volte, seconda tre volte e terza nove volte. Il territorio trentino svetta grazie ai risultati ottenuti in diversi ambiti. In particolare in demografia e società (alto tasso di diplomati, bassa mortalità evitabile, elevata speranza di vita alla nascita) e in affari e lavoro (buona occupazione e solidità del tessuto economico).
Al secondo posto troviamo Bolzano, ancora sul podio dopo essere stata per cinque volte prima in classifica nel corso degli anni. Il reddito medio degli abitanti, insieme a sicurezza, servizi e qualità dei trasporti le hanno fatto raggiungere i risultati più alti. Chiude il podio Udine, premiata per un equilibrio solido tra servizi, dinamismo economico e qualità sociale.
Qual è la situazione nelle grandi città
Molte grandi aree urbane, nel 2025, risalgono la classifica rispetto allo scorso anno. Bologna cresce di cinque posizioni, dal 9° al 4° posto. Milano sale dal 12° all’8° posto, sostenuta da lavoro, cultura e opportunità. Roma si colloca al 46° posto, ma guadagna 13 posizioni rispetto alla precedente edizione.
Quasi tutte le province del Sud, invece, si collocano negli ultimi posti. Bari, per esempio, è alla posizione 67 della classifica. Messina 91ª, Catania 96ª, Palermo 97ª e Napoli 104ª. Reggio Calabria, invece, è ultima per il secondo anno consecutivo. In questi casi l’indagine registra punteggi bassi soprattutto per servizi pubblici, opportunità lavorative e infrastrutture. Il divario tra Nord e Sud è evidente e resta strutturale.










Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it