È arrivata proroga alla scadenza delle domande per richiedere gli incentivi destinati alle PMI per l’autoproduzione di energia (il cosiddetto bonus fotovoltaico).
A stabilirlo è stato il decreto del MIMIT del 29 settembre 2025, che ha esteso i termini al 10 novembre 2025.
Indice
Quali sono le PMI che possono richiedere gli incentivi per l’autoproduzione di energia
Le PMI che possono richiedere gli incentivi sono le piccole e medie Imprese operanti sul territorio nazionale alla data di presentazione della domanda e che risultano:
- regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese;
- nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, per cui non devono essere in liquidazione o comunque sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- in regime di contabilità ordinaria, con almeno un bilancio approvato;
- in regola con gli obblighi contributivi.
Inoltre, le aziende non devono:
- avere in corso una situazione in cui la Commissione europea ha chiesto loro di restituire un aiuto economico (incentivo o sussidio) ricevuto in passato perché lo aveva giudicato illegale e non in linea con le regole del mercato comune europeo.
- trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà ;
Infine, se si tratta di PMI che operano nel settore dei veicoli, queste possono accedere solo se almeno il 50% dei ricavi proviene da veicoli a zero emissioni. Mentre escluse le PMI:
- dei settori carbonifero, agricolo, della pesca e dell’acquacoltura o che si occupano di gestione di rifiuti e nella produzione o trattamento di energia nucleare
- che non rispettano il principio DNSH (Do No Significant Harm), in conformità al regolamento UE n. 852/2020;
- classificate dalla CSEA, ovvero come grandi consumatrici di energia (quindi ad alta intensità energetica);
- con alte emissioni di CO2 che operano nell’ambito del sistema ETS dell’Unione Europea;
- legate alla produzione, noleggio o vendita di veicoli inquinanti, che non rispettano i principi di sostenibilità .
Cosa si intende per autoproduzione di energia e quali sono le spese ammesse
Gli incentivi destinati alle PMI possono essere richiesti in caso di installazione di impianti per l’autoproduzione di energia elettrica – intesi come sistemi in grado di generare autonomamente, in tutto o in parte, l’energia elettrica necessaria per il fabbisogno dell’impresa – installati presso l’unità produttiva e che utilizzano Fonti Rinnovabili (FER), come l’energia solare (fotovoltaico) o l’energia eolica (mini eolico).
Le spese ammissibili sono quelle direttamente collegabili e funzionali alla realizzazione degli impianti solari fotovoltaici o mini-eolici, ma attenzione, non è possibile installare contestualmente entrambi. L’investimento deve riguardare una sola delle due tecnologie.
Non sono ammesse, in ogni caso, le spese per:
- servizi di consulenza continuativi, fiscali, legali o pubblicità ;
- acquisto di beni usati;
- acquisto o locazione di terreni e fabbricati.
- pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA o relative a prestazioni gestionali.
Con la proroga degli incentivi PMI per l’autoproduzione energia, è possibile presentare domanda online tramite la piattaforma di Invitalia – accedendo con SPID, CNS o CIE – fino alle ore 12.00 del 10 Novembre 2025.
Al termine della compilazione del form, per l’invio del progetto è richiesta la firma digitale e l’inserimento di un indirizzo valido PEC.
L’accoglimento della domanda da diritto a un bonus pari al:
- 30% delle spese in caso il progetto sia presentato da imprese di medie dimensioni;
- 40% delle spese in caso il progetto sia stato presentato da micro e piccole imprese;
- 50% delle spese in caso il progetto preveda investimenti per la realizzazione di impianti o acquisto di strumenti per la diagnosi energetica.
Gli incentivi spettano per progetti cui ammontare delle spese (ammesse) non risulti inferiore 30.000 euro e nel limite massimo di 1.000.000 euro.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it