Il lavoratore autonomo non è tenuto alla redazione del Pos. Ecco perché

Il lavoratore autonomo è tenuto alla redazione del Pos? Questo documento viene chiesto sempre più spesso. Vediamo chi è tenuto ad averlo.

di Pierpaolo Molinengo

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  • Il Pos è il piano operativo di sicurezza, un documento che i datori di lavoro devono redigere prima di iniziare determinate attività.
  • Il datore di lavoro è tenuto a redigere il documento del Pos in ogni sua parte.
  • Gli obblighi di redazione del Pos ruotano intorno alle attività di cantiere, e il lavoratore autonomo non è obbligato a redigere il documento.

Il lavoratore autonomo è tenuto alla redazione del Pos, ossia il piano operativo di sicurezza? Dubbio amletico che accomuna molti professionisti che si chiedono quando sia realmente necessario compilare questo documento.

Rispondiamo immediatamente, spiegando che il Pos non è obbligatorio, nel momento in cui l’attività da svolgere non si vada a configurare come un cantiere temporaneo o mobile.

Ma anche in questo caso, è necessario effettuare un’importante distinzione. Il lavoratore autonomo, che non abbia dei dipendenti, non è tenuto alla redazione del Pos. Altro discorso è quando lo stesso ha del personale alle sue dipendenze: in questo caso, diventando datore di lavoro, è tenuto alla sua redazione.

Pos: il Piano Operativo di Sicurezza

Ma perché viene richiesto il Pos anche ai lavoratori autonomi? Proviamo a dare una risposta a questa domanda. Come abbiamo spiegato in apertura, Pos non è altro che l’acronimo di Piano Operativo di Sicurezza.

Deve essere redatto obbligatoriamente quando l’attività da svolgere si configura come un vero e proprio cantiere. Lo scopo del Pos è quello di tutelare i lavoratori, che entrano nel cantiere: l’intento è quello di cercare di rendere il più sicuro possibile il luogo di lavoro, ed evitare che insorgano delle situazioni che possano diventare rischiose per gli addetti ai lavori.

Generalmente le aziende tendono ad essere molto precise e severe nel richiedere il Pos, arrivando a chiederlo anche ai lavoratori autonomi, perché la mancata o incompleta elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza porta a delle conseguenze abbastanza pesanti: si può subire un arresto fino a 8 mesi ed una sanzione da 3.000 euro a 15.000 euro.

Pos sicurezza cantieri

Il lavoratore autonomo, non è sostanzialmente subordinato a nessun datore di lavoro. Non è obbligato a redigere il Pos, ma deve fornire, obbligatoriamente, tutte le informazioni relative ai rischi specifici della sua attività secondo l’art. 26 dlgs 81/2008.

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Il lavoratore autonomo è un’impresa individuale

Nella maggior parte delle occasioni, quelli che vengono definiti come lavoratori autonomi o artigiani sono delle imprese individuali. Non si avvalgono delle prestazioni di dipendenti diretti: il titolare della partita Iva esegue direttamente i lavori. Uno status che viene confermato anche dalla visura camerale, nella quale viene riportato: impresa individuale.

In questa sede non abbiamo sicuramente intenzione di fare la storia del termine, ma sicuramente è necessario comprendere perché si stia facendo confusione. Le ditte individuali vengono chiamate lavoratori autonomi perché all’interno dell’articolo 21 del T.U. sono riportate le Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile. All’interno di questo articolo si legge:

Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro IV.

Manca un vero e proprio datore di lavoro

Abbiamo fatto questo preambolo, per porre una base di partenza. Il datore di lavoro è la figura giuridica che detiene il rapporto con il proprio lavoratore. Nel caso in cui ci troviamo davanti ad un’impresa individuale, o lavoratore autonomo, che dir si voglia, viene a mancare la figura stessa di dipendente.

Pos cantieri

A questo punto è necessario fare un ulteriore passo avanti: i lavoratori non sono esclusivamente i dipendenti, che ricevono uno stipendio dall’impresa. Nel concetto stesso di lavoratore sono contenuti quei soggetti, che, in un modo o nell’altro, intervengono nelle attività, senza che necessariamente vi sia un rapporto di subordinazione.

Ma soprattutto, indipendentemente dalla forma contrattuale che le parti hanno deciso. Sostanzialmente viene incluso anche il lavoratore autonomo, ossia la persona che si è impegnata ad eseguire l’opera prestando la propria forza lavoro.

Il lavoratore autonomo non deve redigere il Pos

A questo punto il passo successivo è abbastanza chiaro ed evidente. Le imprese, che non abbiano dei dipendenti, non sono tenute a redigere il Pos. Questo è un obbligo che spetta in capo al datore di lavoro: dato che nell’impresa individuale è completamente assente questa figura, ne consegue che nessuno è tenuto ad adempiere a questo obbligo.

Nel momento in cui viene redatto il Pos, il datore di lavoro effettua una vera e propria valutazione dei rischi, che sono connessi alle lavorazioni che devono essere svolte. È un obbligo di legge, che deve assolvere in quanto è il soggetto responsabile che dovrà informare il personale dei rischi connessi nello svolgimento di quel particolare lavoro.

Pos sicurezza lavoro

Pos: da chi deve essere redatto

Il Pos deve essere redatto da chi conosce i rischi: il datore di lavoro conosce ogni dettaglio della propria attività. Chiedere ad un lavoratore autonomo di redigere il Pos, significherebbe imporgli di spiegare a sé stesso quali rischi sta correndo nello svolgere l’attività che lui stesso si auto affida.

Questo porterebbe a creare una situazione veramente paradossale. Benché si parta da questi presupposti, sempre più spesso viene richiesta la stesura di un Pos anche ai lavoratori autonomi, che non hanno altre persone alle proprie dipendenze.

I lavoratori autonomi sono tenuti alla redazione del Pos?

No, perché non hanno dei lavoratori alle proprie dipendenze. Il Pos deve essere redatto dal datore di lavoro con dipendenti, nel caso di lavori di cantiere.

Chi deve compilare il Pos?

Questo obbligo è in capo al datore di lavoro, che conosce tutti i rischi della propria attività e del cantiere nel quale si sta lavorando.

Cosa rischia chi non compila il Pos?

Il datore di lavoro, che non compila il Pos, ovvero il Piano Operativo di Sicurezza, rischia fino ad otto mesi di carcere ed una sanzione fino a 15.000 euro.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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