PNRR, approvata la revisione: quali sono le novità per l’Italia

Intorno al PNRR è stata approvata la revisione tecnica per l'Italia che velocizzerà le procedure attuative. Cosa cambia con le modifiche.

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Intorno al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stata recentemente approvata una revisione tecnica che agisce direttamente su alcuni degli incentivi disposti per l’Italia. In particolare, le modifiche consentono lo snellimento delle procedure per concludere i lavori intorno alle risorse messe a disposizione del paese e puntano su economia circolare e automobili sostenibili.

Vengono messi quindi a disposizione 1,2 miliardi di euro per queste misure che coinvolgono da vicino sia i cittadini che le imprese. Il Consiglio Economia e Finanza ha approvato le modifiche, con interventi similari anche per altri paesi come Polonia, Belgio e Lituania.

PNRR, quali sono le modifiche

L’Italia da tempo chiede uno snellimento delle procedure per poter mettere in campo gli interventi previsti dal PNRR, un piano che porta al paese risorse importanti per progetti mirati a diverse sfere dell’economia e della società.

Il paese infatti è rimasto indietro nell’attuazione del piano soprattutto su alcuni punti, a causa degli inghippi burocratici e quindi per una difficoltà di mettere in pratica le direttive. Si parla quindi al momento di almeno 67 modifiche che vanno a migliorare il programma nel suo complesso.

Al primo posto c’è un intervento mirato a semplificare le procedure di attuazione, con l’obiettivo di ridurre il peso delle spese amministrative e di intervenire anche in caso di fattori imprevisti. Ma per l’Italia vengono anche aggiunte novità sul piano della sostenibilità.

Con l’approvazione da parte dell’Ecofin, si parla di modifiche con focus sull’economia circolare per ciò che riguarda la gestione dei rifiuti e di un incentivo per favorire l’acquisto di autoveicoli sostenibili a livello ambientale, direzioni a cui sono destinati 1,2 miliardi di euro. In ogni caso complessivamente il PNRR ha un valore confermato di 194,4 miliardi di euro.

A che punto è l’Italia con il PNRR

Andando a vedere nello specifico a che punto è l’Italia in quanto ad attuazione del PNRR, non sono mancati i rallentamenti, per cui il paese ha sì rispettato le scadenze europee, ma ha effettivamente speso solo una parte delle risorse a disposizione.

Questo nuovo intervento potrebbe velocizzare ulteriormente i lavori di attuazione, intorno alle principali sfere di applicazione, come la digitalizzazione e l’innovazione, la transizione ecologica, coesione e inclusione, istruzione e ricerca, salute e così via.

In ogni caso l’Italia si troverebbe a buon punto rispetto alla media europea: nel prossimo periodo con le nuove semplificazioni si raggiungerà il 54% degli obiettivi raggiunti, contro il 36% della media UE. Il 24 giugno verranno quindi verificati gli obiettivi dell’ottava rata di risorse per l’Italia, step importante per la fase successiva di attuazione.

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