Nuova piattaforma online contro le violazioni della concorrenza: cos’è e come funziona

Arriva la nuova piattaforma online contro le violazioni della concorrenza: ecco come funziona e gli obiettivi.

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Piattaforma online violazioni concorrenza
  • Arriva la nuova piattaforma online contro le violazioni della concorrenza: è un’iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
  • Con la nuova piattaforma ci si concentra su tutte quelle pratiche che possono ledere la concorrenza.
  • Tramite questa piattaforma potranno essere presentate e segnalate situazioni di violazione della concorrenza tramite anonimato.

Dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato arriva una nuova stretta in materia di violazioni della concorrenza, tramite la piattaforma online dedicata. Tramite questo nuovo spazio online, chiunque potrà denunciare l’insorgere di situazioni che ledono la concorrenza, in anonimato.

Informazioni di questo tipo, presentate attraverso la specifica piattaforma, possono dare un contributo significativo all’Autorità nel caso di indagini, anche già avviate. La nuova piattaforma di whistleblowing è connessa direttamente all’Antitrust, e segue la scia di diverse iniziative similari introdotti in Unione Europea.

L’Autorità in una recente comunicazione specifica anche quali sono le operazioni ritenute a danno della concorrenza tra imprese, che possono essere segnalate attraverso la nuova piattaforma.

La nuova piattaforma online contro le violazioni della concorrenza

La nuova piattaforma, ovvero www.agcm.it/servizi/whistleblowing permette a chiunque di segnalare una situazione in modo anonimo in cui avviene una violazione della concorrenza, come tutte quelle azioni sleali di contrattazione dei prezzi tra imprese concorrenti. Possono quindi essere comunicate le circostanze, le imprese coinvolte e le persone che vi partecipano.

L’obiettivo della nuova piattaforma è proporre una nuova stretta contro queste situazioni, e tutelare la libera concorrenza delle imprese sul mercato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato spiega che l’aiuto derivato dalle segnalazioni anonime può supportare lo stesso lavoro di indagine dell’Autorità:

“Chi lavora all’interno delle imprese o ha rapporti con esse può fornire informazioni molto utili per la scoperta di cartelli o di altre violazioni delle norme a tutela della concorrenza. Queste informazioni possono aiutare in maniera significativa l’Autorità nelle proprie indagini e contribuire al perseguimento di condizioni di mercato concorrenziali, a beneficio delle imprese, dei consumatori e dell’intera collettività.”

La piattaforma online infatti permette di presentare la propria testimonianza su situazioni di violazione della concorrenza in modo completamente anonimo, in base alle regole attuali dell’Antitrust.

Questo strumento permette l’anonimato a chi ha informazioni sensibili a proposito di situazioni di violazione condotte dalle imprese o altre organizzazioni, definite in diverse circostanze.

La piattaforma quindi dispone di un sistema criptato in grado di mantenere l’assoluto anonimato di chi presenta una comunicazione di questo tipo, che viene poi verificata dalle autorità.

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Quali sono le situazioni di violazione della concorrenza

Coloro che vengono a conoscenza di atti illeciti a danno della concorrenza tra imprese, possono segnalarlo tramite apposita piattaforma online. Ma a cosa fanno riferimento tali violazioni? L’Autorità spiega quali possono essere considerate come azioni illecite:

  • scambi di informazioni tra concorrenti sui prezzi, clienti, quote di mercato;
  • scambi di informazioni tra concorrenti su livelli di produzione e sviluppi tecnologici;
  • scambi di informazioni sulla partecipazione a gare pubbliche;
  • boicottaggio di concorrenti che partecipano a gare pubbliche;
  • condotte in violazione portate avanti dalle imprese: esclusione dal mercato di imprese concorrenti, impedimento all’accesso al mercato di imprese concorrenti, imposizione di prezzi gravosi o altre condizioni non concorrenziali;
  • situazioni di cartello.

Un soggetto può quindi presentare la propria testimonianza su queste circostanze, e l’Autorità chiede di specificare nel dettaglio le persone coinvolte, le situazioni e fornire se possibile specifica documentazione che può essere utile alle indagini.

Sistema di segnalazione

Trattamento dei dati presentati online

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato specifica anche sul portale online come vengono trattati i dati presentati sulle violazioni alla concorrenza.

In base alle regole vigenti a livello europeo sulla tutela della libera concorrenza, le comunicazioni inviate in modo anonimo sono protette da un sistema criptato.

Tale sistema infatti viene gestito da una società intermediaria incaricata di proteggere l’anonimato, società che si occupa di inviare un Alert alle autorità competenti.

Chi inserisce le informazioni sul portale online può anche scegliere una comunicazione bidirezionale, ovvero essere contattato dall’Autorità per ulteriori chiarimenti e richieste di informazioni dettagliate, tramite apposito Passcode.

Il cittadino che vuole quindi proporre una segnalazione può utilizzare l’apposito modulo presente sul portale online dedicato.

Leggi anche il nostro articolo sullo sciopero dei benzinai e l’intervento dell’Antitrust sui prezzi.

Questo strumento è utile per l’Antitrust per rafforzare il contrasto a quelle azioni che vanno a violare la tutela della libera concorrenza, coinvolgendo persone che, data la vicinanza con le imprese o soggetti coinvolti, non vogliono comunicare la propria identità.

Cosa prevede la legge sulla libera concorrenza

Vediamo da vicino cosa prevede la legge italiana, ed europea, sulla libera concorrenza, per fare più chiarezza sull’argomento e sul campo di applicazione. Ad occuparsi dell’argomento in Europa è l’Antitrust, per cui alcune pratiche vengono di fatto vietate.

Le conseguenze per tali violazioni riguardano sia sanzioni che pene più gravi, in alcuni casi anche il carcere. A dover seguire queste regole sono tutti i paesi europei, e i soggetti coinvolti non sono solamente le imprese, ma anche tutti quei soggetti o enti che svolgono un’attività economica tramite organizzazione.

In particolare sono di fatto vietati i così detti cartelli, ovvero accordi tra imprese che ledono la libera concorrenza del mercato. Le imprese concorrenti quindi non possono stabilire in accordo i prezzi, la ripartizione dei mercati, o dei clienti, stabilire limitazioni alla produzione o alla distribuzione in accordo.

Attorno alle informazioni sensibili che riguardano quindi clienti, mercati e produzione, si parla di violazione anche sulla loro divulgazione. Le imprese e i soggetti organizzati sono quindi tenuti a non svelare all’esterno strategie di sorta, o pianificare incontri per accordi sui mercati con imprese concorrenti.

Si parla invece di abuso di posizione dominante, che può sfociare nei casi più rischiosi in un monopolio, quando un’azienda compie azioni volte a danneggiare i concorrenti direttamente o i consumatori. Rientrano in questa casistica l’applicazione di prezzi troppo elevati, o troppo bassi, l’imposizione di condizioni commerciali ai concorrenti o discriminazioni tra clienti.

La libera concorrenza tra imprese e organizzazioni in ambito economico vieta queste pratiche, per cui può intervenire l’Antitrust a seguito di segnalazioni o controlli. Con la nuova piattaforma online sarà più facile per le autorità individuare questa tipologia di operazioni.

Piattaforma online contro le violazioni della concorrenza – Domande frequenti

Cos’è la nuova piattaforma online contro le violazioni della concorrenza?

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha istituito questa nuova piattaforma per raccogliere le segnalazioni anonime su azioni di lesione della libera concorrenza.

Come funziona la piattaforma online contro le violazioni della concorrenza?

I cittadini possono presentare tramite apposito modulo la propria segnalazione su situazioni riscontrate di violazione della libera concorrenza. Ecco quali situazioni possono essere segnalate.

Come funziona la libera concorrenza?

La libera concorrenza tra imprese vieta in Europa l’insorgere di cartelli, ma anche la divulgazione di informazioni strategiche sensibili, e l’abuso di posizione dominante. Ecco di cosa si tratta.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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