PA Digitale 2026: a che punto sono le misure previste dal piano

Cosa prevede PA Digitale 2026? Ecco quali sono i progetti messi in cantiere dal Governo per digitalizzare l'Amministrazione Pubblica, e quanti fondi sono stati stanziati.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Entro il 2026 tutta la Pubblica Amministrazione sarà digitalizzata.
  • La connettività ad ultra banda migliorerà i servizi per tutti i cittadini, in ogni zona del paese.
  • Gli uffici pubblici saranno connessi tra di loro.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un ambizioso obiettivo per una PA digitale entro il 2026. L’obiettivo di una Pubblica Amministrazione digitale va a semplificare l’accesso a diversi servizi offerti al cittadino, e in particolare migliora la comunicazione tra contribuenti e singole amministrazioni.

Negli ultimi anni si è già assistito all’evoluzione di molti servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni, ad esempio si è reso necessario per il cittadini avere una credenziale di accesso per la propria area riservata all’interno dei noti portali come l’Agenzia delle Entrate e l’INPS. Tuttavia le misure per apportare una crescente digitalizzazione non finiscono qui.

PA Digitale 2026: il PNRR

Il percorso, per riuscire a portare a termine questo grande progetto, prevede il raggiungimento di diversi obiettivi, tutti senza dubbio molto ambiziosi. Tra questi ci sono:

  • la diffusione dell’identità digitale in almeno il 70% della popolazione;
  • andare a colmare il gap delle competenze digitali, in modo che almeno il 70% delle persone residenti in Italia diventi abile digitalmente;
  • introdurre per almeno il 75% delle PA sul territorio i servizi in cloud;
  • fare in modo che almeno l’80% dei servizi pubblici sia erogato online;
  • fare in modo, in accordo con il Mise, che il 100% delle imprese e delle famiglie italiane sia raggiunta da reti a banda ultra-larga.

Uno dei capitoli più importanti che dovrebbero portare alla completa e totale digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, passa dal progetto PA Digitale 2026. Questo è, in estrema sintesi, il punto di accesso che permetterà di ottenere i fondi del Pnrr, almeno per quelli che sono dedicati alla transazione digitale. Questa porta d’accesso sarà molto utile anche per rendicontare e ricevere l’assistenza necessaria.

Proprio grazie a PA Digitale 2026 sarà possibile candidare la propria amministrazione agli avvisi pubblici di proprio interesse: in questo modo sarà possibile richiedere le risorse ed avviare gli eventuali processi di transizione digitale.

Sarà, inoltre, possibile richiedere ed ottenere assistenza diretta. Ma non solo: si potrà accedere alle informazioni necessarie per poter avviare e completare i progetti, così come è stato previsto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Digitale e PNRR
tot business

Le risorse per PA Digitale 2026

Il Governo sta puntando molto sul progetto Italia Digitale 2026, tanto che il 27% delle risorse di Italia Domani sono state riservate proprio a questa iniziativa. Sono due gli assi sui quali si andrà a sviluppare:

  • il primo coinvolge direttamente le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga. Su questo fronte sono stati collocati 6,71 miliardi di euro;
  • il secondo mira a trasformare direttamente la Pubblica Amministrazione in chiave digitale. In questo caso sono stati stanziati 6,74 miliardi di euro.

Questi due assi sono indispensabili ed imprescindibili l’uno dall’altro. È necessario, infatti, che tutti i cittadini abbiano a disposizione delle connessioni realmente veloci, per poter usufruire delle opportunità che la vita digitale mette a disposizione. A sua volta la Pubblica Amministrazione mira a diventare un vero e proprio alleato delle famiglie e delle imprese nella loro vita digitale.

Quali sono le misure previste da PA Digitale 2026

PA Digitale 2026 prevede di accompagnare alla digitalizzazione le strutture della Pubblica Amministrazione. Le misure più importanti che sono previste sono le seguenti:

  • 900 milioni di euro sono dedicati alle infrastrutture della Pubblica Amministrazione centrale, delle Asl e delle varie aziende ospedaliere. L’intento è quello di fare in modo che i dataset e le applicazioni della PA vengano ospitati all’interno di data center altamente affidabili. Questi dovranno essere in possesso di alti standard di sicurezza, scalabilità ed interoperabilità europea. Questa misura, inoltre, prevede che venga creata un’infrastruttura sul territorio nazionale, che sia all’avanguardia. Sarà battezzata come Polo Strategico Nazionale;
  • 1.000 milioni di euro saranno dedicati ad abilitare e facilitare la migrazione al Cloud di Comuni, Scuole, Asl ed aziende ospedaliere. L’intento è quello di incentivare e supportare la migrazione dai sistemi esistenti a servizi di cloud qualificati;
  • 556 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo di una piattaforma (la cosiddetta Piattaforma Digitale Nazionale Dati) che permetta la totale e completa interoperabilità dei dati pubblici. Gli enti pubblici dovranno essere in grado di erogare dei servizi in maniera sicura e veloce, ma soprattutto efficace. I cittadini non dovranno fornire alla Pubblica Amministrazione informazioni che questa possiede già;
  • 90 milioni di euro sono dedicati alla creazione dello Sportello Digitale Unico, che dovrà uniformare l’accesso ai servizi digitali in tutti i paesi membri dell’Unione europea;
  • 613 milioni di euro saranno dedicati a migliorare l’esperienza dei cittadini con i servizi pubblici;
  • 750 milioni di euro sono dedicati all’adozione di pagoPA e app IO. Tramite questa misura si vuole accelerare l’adozione della piattaforma digitale che permette di effettuare i pagamenti verso la pubblica amministrazione;
  • 623 milioni di euro saranno investiti nella cybersecurity per rafforzare le difese dei sistemi della Pubblica Amministrazione.
Amministrazione Pubblica digitale
soldo business

L’identità digitale su larga scala

Tra i progetti più importanti vi è quello relativo all’adozione dell’identità digitale. Per questo progetto sono stati stanziati 285 milioni di euro. I beneficiari del finanziamento sono:

  • Comuni;
  • scuole;
  • ASL;
  • Aziende Ospedaliere;
  • Regioni;
  • Province;
  • città metropolitane;
  • università;
  • istituti di Ricerca;
  • AFAM;
  • PA Centrali.

Lo scopo di questa iniziativa è quello di favorire l’adozione dell’identità digitale e dell’Anagrafe Nazionale della popolazione residente, che racchiuda in database unici tutte le informazioni.

PA Digitale 2026 – Domande frequenti

Quanti fondi sono stati stanziati per la PA Digitale 2026?

Per trasformare la Pubblica Amministrazione in senso digitale sono stati investiti 6,74 milioni di euro. Ecco tutti gli obiettivi.

Quali sono i progetti più rilevanti di PA Digitale 2026?

Grazie ai nuovi investimenti, la Pubblica Amministrazione metterà sul cloud dati e programmi. In questo modo uffici differenti potranno dialogare tra di loro.

Come aiuterà i piccoli paesi PA Digitale 2026?

La connettività ultraveloce arriverà anche nei paesi più piccoli. Il Governo ha investito 6,71 milioni di euro per le infrastrutture tecnologiche a questo proposito.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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