Niente proroga per le imposte 2023: bocciata la proposta del 21 agosto

Fumata nera: respinta la proposta di un'ulteriore proroga alle scadenze fiscali per le Partite IVA. La scadenza rimane ferma al 31 luglio.

di Francesca Di Feo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Il Governo ha deciso di non concedere ulteriori proroghe per il pagamento delle tasse delle Partite IVA, al fine di garantire la certezza delle relazioni fiscali e salvaguardare i flussi di cassa ordinari.
  • La mancata proroga ha causato un ingorgo di scadenze fiscali alla fine di luglio, inclusi il saldo dell’IRPEF per il 2022 e possibili acconti per il 2023.
  • Oltre alle tasse delle Partite IVA, la fine di luglio presenta infatti diverse altre scadenze fiscali per i contribuenti.

Negli scorsi giorni, si è parlato spesso di una possibile proroga alle scadenze per i soggetti ISA. Tuttavia, il Governo ha scelto di non procedere, e di accantonare la possibilità di posticipare ulteriormente il termine ultimo per il versamento delle tasse delle Partite IVA.  

La conferma arriva con i chiarimenti di Lucia Albano, Sottosegretario al MEF, forniti in data 19 luglio nel corso di un’interrogazione alla Camera.

La scadenza era in realtà già stata prorogata al 20 luglio, o al 31 luglio con una maggiorazione dello 0,40%, ma qualche giorno fa era stata avanzata una richiesta di proroga per il pagamento delle tasse fino al 21 agosto, oggi ufficialmente respinta dal governo.

La decisione di non concedere una proroga è stata motivata da due fattori principali: garantire la certezza delle relazioni fiscali e salvaguardare i flussi di cassa ordinari. Inoltre, il governo ha sottolineato che la scadenza del 31 luglio è considerata fondamentale per ottenere dati precisi per la definizione dei numeri della NaDEF.

Ulteriore proroga imposte 2023: ecco perché non è passata

Secondo quanto dichiarato nelle interrogazioni a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera, l’adesione alle scadenze previste consente di mantenere una corretta gestione dei flussi di cassa e di mantenere l’ordine nella raccolta delle imposte.

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I flussi di cassa rappresentano infatti una parte vitale del sistema finanziario di un paese e influenzano la sua stabilità economica complessiva.

Inoltre, il governo ha sottolineato che la scadenza del 31 luglio è di particolare importanza per ottenere dati precisi per la definizione dei numeri della NaDEF. La NaDEF – Nota di aggiornamento del DEF – fornisce una panoramica delle previsioni economiche e finanziarie del paese, e i dati sulle Partite IVA sono fondamentali per avere un quadro completo.

L’appuntamento rimane quindi al 20 luglio – o al 31 luglio, considerando però che la maggiorazione per il pagamento delle tasse è stata frammentata. Il che significa che le sanzioni variano a seconda del momento in cui viene effettuato il versamento.

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Ingorgo di scadenze fiscali alla fine di luglio

La decisione di non concedere un’ulteriore proroga ha avuto però come naturale conseguenza un ingorgo di scadenze fiscali che si verificano alla fine di questo mese. Oltre al versamento delle imposte IRPEF, la fine di luglio riserva infatti ulteriori scadenze ordinarie, tra cui quelle di seguito.

Saldo e primo acconto della cedolare secca

I contribuenti che usufruiscono della cedolare secca, un regime fiscale semplificato per i redditi derivanti da affitti di immobili, devono effettuare il versamento del saldo per il 2022 e del primo acconto per il 2023 entro il 31 luglio.

Saldo dell’IVA risultante dalla dichiarazione IVA annuale

I contribuenti che presentano la dichiarazione IVA annuale devono versare il saldo dell’IVA per il 2022 entro il 20 luglio, 31 luglio con una maggiorazione del 0,40%.

Scadenze relative agli immobili e alle attività finanziarie detenute all’estero (IVIE e IVAFE)

Chi possiede immobili o attività finanziarie all’estero dovrà rispettare le scadenze relative all’IVIE (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero) e all’IVAFE (Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero). Queste scadenze ricadono anch’esse entro il 31 luglio.

Versamento imposta criptovalute: invariata la proroga al 30 settembre

Resta invariata invece la proroga di scadenza al 30 settembre del pagamento dell’imposta sulle criptovalute, annunciato a giugno dal MEF in un comunicato stampa.

Entro quando bisogna versare le tasse per le Partite IVA a luglio?

Il termine previsto per il versamento delle tasse è il 20 luglio – 31 luglio con una maggiorazione dello 0,40%.

Quando si pagano le tasse partita Iva regime forfettario 2023?

Le tasse per le Partite IVA in regime forfettario vanno versate entro il 20 luglio, o in alternativa entro il 31 luglio con una maggiorazione dello 0,40%.

Quali scadenze fiscali sono previste per la fine di luglio?

Alcune delle scadenze fiscali previste per la fine di luglio includono il pagamento delle tasse delle Partite IVA, il saldo dell’IRPEF per il 2022, eventuali acconti per il 2023, il saldo e il primo acconto della cedolare secca, il saldo dell’IVA risultante dalla dichiarazione IVA annuale, e le scadenze relative all’IVIE e all’IVAFE per immobili e attività finanziarie detenute all’estero.

Autore
Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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