Fatturazione elettronica per medici: come si fatturano le prestazioni sanitarie

Per i medici non è previsto l’obbligo di fatturazione elettronica, come ha stabilito il Decreto Milleproroghe. Continua a leggere la guida per sapere come funziona la fatturazione delle prestazioni sanitarie.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Fatturazione elettronica per medici
  • Con il Decreto Milleproroghe è stato esteso il divieto di emettere fattura elettronica previsto per le prestazioni sanitarie fino alla fine del 2023.
  • A partire dal 2024, salvo ulteriori proroghe, i medici saranno tenuti ad emettere fattura elettronica per prestazioni sanitarie verso le persone fisiche.
  • L’emissione delle fatture elettroniche oggi non garantirebbe la protezione della privacy dei pazienti, per cui sono vietate dal 2019.

I professionisti titolari di Partita Iva sono tenuti a emettere la fattura elettronica a partire dal 1° luglio del 2023, ma c’è l’obbligo di fatturazione elettronica per i medici?

I liberi professionisti che lavorano nel campo della sanità sono soggetti ad una disciplina speciale che li esenta dall’obbligo di emettere le fatture elettroniche. Tuttavia, è bene precisare che anche i medici hanno l’obbligo di fatturare le prestazioni sanitarie.

Nonostante il fatto che dal 1 luglio 2022 i soggetti Iva, anche in regime forfettario, siano tenuti ad emanare fattura elettronica, questo non vale per i medici, ma solamente fino al 2024.

Infatti, il Decreto fisco-lavoro, emanato a dicembre 2021, ha stabilito che le prestazioni sanitarie, oggi registrate con il Sistema Tessera Sanitaria (STS), non prevedono l’obbligo di fatturazione elettronica. La stessa misura è stata, poi, prorogata con il Decreto Milleproroghe del 2023

Cos’è la fatturazione elettronica

La fatturazione elettronica è l’emissione di una fattura in formato digitale e, a differenza della fattura cartacea, deve essere trasmessa al Sistema di Interscambio, o SdI.

Il Sistema di Interscambio si occupa di:

  • verificare se la fattura contiene i dati obbligatori ai fini fiscali, tra cui l’indirizzo telematico, ossia il “codice destinatario” ovvero l’indirizzo PEC al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura;
  • controllare che la partita Iva del fornitore e la partita Iva, ovvero il Codice Fiscale, del cliente siano esistenti.

La fattura elettronica è stata introdotta nel 2019 ed è diventata obbligatoria per tutti i soggetti Iva a partire dal luglio del 2022. Tuttavia, tale obbligo non vale per i medici.

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Fatturazione elettronica per medici: il divieto

Era il 2019 quando la fatturazione elettronica tra privati è diventata obbligatoria, ad eccezione di alcune categorie, tra cui le Partite Iva forfettarie e le prestazioni sanitarie.

Il motivo di tale decisione risiede nel divieto del Garante della Privacy che ha rilevato importanti criticità sull’invio dei dati sensibili riguardanti la salute dei cittadini.

Infatti, nella fatture, uno degli elementi presenti è la descrizione della prestazione, di conseguenza in ambito sanitario la trasmissione di questi dati viola la legge sul trattamento dei dati personali.

Per tale motivo medici e operatori sanitari dovranno attendere ancora tutto il 2023 per adeguarsi alla fatturazione elettronica. Questo è quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe emanato a dicembre e convertito in legge a febbraio 2023.

Ad oggi, quindi, le prestazioni sanitarie sono gestite con il Sistema Tessera Sanitaria (STS). I medici secondo le previsioni saranno abilitati ad emettere fatture elettroniche nel 2024.

Di conseguenza, per il 2023 i medici che inviano i dati al Sistema TS devono emettere le fatture in formato cartaceo e trasmettere i dati al STS.

Il Decreto Milleproroghe

Il Decreto Milleproroghe ha prorogato il divieto di emettere fatture elettroniche per i soggetti che sono tenuti all’invio dei dati al Sistema TS. Precedentemente, tale divieto era stato sancito dal DL 119/2018 che stabiliva che non era consentito emettere fattura elettronica per i periodi d’imposta  2019-2020-2021.

Il testo, confermato con il Decreto Milleproroghe, stabiliva:

“Per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021 e 2022, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, ai sensi dell’articolo 3, commi 3 e 4, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, e dei relativi decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, non possono emettere fatture elettroniche ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria”.

Fatturazione elettronica per medici prestazioni sanitarie

Come funziona il pagamento delle prestazioni sanitarie

Secondo la legge, il cittadino che richiede una prestazione sanitaria, la paga al professionista, salvo esenzioni particolari. Il medico, ricevuto il pagamento, dovrà seguire i seguenti passaggi:

  • invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria entro le scadenze: per le spese sanitarie sostenute nel primo semestre 2023 la scadenza è il 30 settembre 2023, per le spese sanitarie sostenute nel secondo semestre 2023 la scadenza è il 31 gennaio 2024, per le spese sanitarie sostenute dal 1° gennaio 2024 la scadenza è la fine del mese successivo a quello in cui le spese sono state sostenute;
  • il Sistema TS invia i dati all’Agenzia delle Entrate, per ogni soggetto e in base alla tipologia di spesa;
  • i dati ricevuti dall’Agenzia delle Entrate vengono messi a disposizione dei cittadini nella precisa sezione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Nella dichiarazione dei redditi, poi, verrà calcolato il totale delle spese sanitarie effettuate durante l’anno, valide ai fini della detrazione IRPEF.

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Fatturazione delle prestazioni sanitarie

L’emissione di fattura con Sistema di Tessera Sanitaria non prevede anche l’emissione della fattura elettronica. Di conseguenza, i dati comunicati tramite STS vengono presi in carico dalla Pubblica Amministrazione che effettua la dichiarazione dei redditi dei professionisti come medici, fisioterapisti, infermieri e farmacie.

Il medico, quindi, consegna le fatture emesse con STS al cliente o al paziente in formato cartaceo, in pdf o tramite email.

La fatturazione elettronica non è prevista neanche quando il cittadino rifiuta la trasmissione dei dati al Sistema di Tessera Sanitaria o se la prestazione riguarda spese di ordine sanitario e spese non sanitarie.

In quest’ultimo caso, il professionista sanitario è tenuto a specificare in alcune voci quale tipo di spesa è di ordine sanitario e quale, invece, è considerata come altra spesa, o AA. Quest’ultimo costo è relativo a tutte le spese e gli optional non fondamentali per il paziente, come può essere, ad esempio, il bagno in camera e così via.

Motivazioni del divieto di fatturazione per i medici

La fatturazione elettronica, rispetto alla trasmissione della fattura cartacea con il Sistema Tessera Sanitaria, prevede un iter differente.

La fattura elettronica emessa, infatti, è inoltrata per via telematica e immessa automaticamente nel Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, con la trasmissione di tutti i dati sensibili.

Ciò significa che, in caso di fatturazione elettronica per prestazioni sanitarie, il paziente non avrebbe la possibilità di tenere private le visite a cui si è sottoposto o che è in cura, pensiamo ad esempio da un oncologo o uno psichiatra.

Inoltre, la fattura elettronica prevede anche la trasmissione dei dati personali del paziente, il che violerebbe anche in questo caso i principi della privacy.

Il metodo di pagamento per le fatture sanitarie

Proprio come altri tipi di fattura, il paziente o il cliente può decidere di effettuare il pagamento mediante diversi metodi di pagamento.

Infatti, i professionisti sanitari, proprio come altri tipi di professionisti, oggi sono obbligati per legge ad essere dotati di POS per consentire ai clienti di pagare con le carte di pagamento.

In alternativa al pagamento elettronico con carta, i clienti e i pazienti hanno la facoltà di pagare anche in contanti. In tal caso deve essere emessa la fattura cartacea o in formato digitale.

I pazienti possono anche effettuare il pagamento mediante bonifico bancario e tenendo tutti i versamenti online tracciabili. Va ricordato che questa documentazione può essere utile ai cittadini per ottenere delle importanti detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi.

Fatturazione elettronica per medici come funziona

Fatturazione elettronica per medici: quando è consentita

La fatturazione elettronica può essere emessa dai professionisti nel momento in cui non è prevista una vera e propria prestazione sanitaria.

La fattura elettronica è prevista nei casi di:

  • prestazioni di altro tipo, eseguite presso un centro medico, un ospedale, una cooperativa, una ditta e così via;
  • servizi non sanitari come consulenze, formazione o cessazione di beni.

Non va confusa la fattura sanitaria con quella elettronica: sono infatti due cose diverse. La fattura sanitaria viene emessa per ogni prestazione di tipo sanitario.

l cittadino può consultare la fattura emessa dal medico nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, il medico è comunque obbligato a fornire al paziente una copia cartacea o digitale.

Per gestire la fatturazione elettronica e la fatturazione per prestazioni sanitarie con STS, i professionisti devono utilizzare software specifici. Questi si occupano della trasmissioni di dati, dei conteggi e dell’archiviazione dei dati.

I software gestionali, inoltre, consentono di:

  • emettere le fatture verificando la correttezza dei dati;
  • modificare i dati delle fatture;
  • trasmettere telematicamente i dati al Sistema Tessera Sanitaria o al Sistema di Interscambio;
  • archiviare per almeno 10 anni le fatture e le ricevute;
  • ricevere avvisi di scadenze e pagamenti.

Fatturazione elettronica per medici – Domande frequenti

Quando i medici devono emettere fattura elettronica?

Con il Decreto Milleproroge è stata prorogata l’esenzione della fatturazione elettroniche per le prestazioni sanitarie, che oggi vengono registrate con il Sistema Tessera Sanitaria (STS), fino alla fine del 2023. I medici dovranno emettere fattura elettronica a partire dal 2024.

Come devono fatturare i medici?

Le prestazioni sanitarie dei medici non devono essere emesse come fatture elettroniche, ma vanno trasmesse tramite il STS e quindi come fatture cartacee o in formato PDF. Leggi quando sarà possibile emettere le fatture elettroniche da parte dei medici.

Perché i medici sono esentati dall’obbligo di fatturazione elettronica?

Poiché nelle fatture sono indicate nel dettaglio le descrizioni delle prestazioni, la trasmissione di questi dati nelle fatture sanitarie violerebbe la legge sul trattamento dei dati personali. Per questo dal 2019 i medici sono esclusi dall’obbligo di emettere fattura elettronica alle persone fisiche.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Fatturazione elettronica per medici: come si fatturano le prestazioni sanitarie”

  1. Per i medici di guardia medica il cedolino dell’ASL sostituiva la fattura. Ciò vale anche per l’anno 2024. Grazie della risposta.

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