Dentisti, aperta la possibilità di intervenire con la medicina estetica

Si amplia il campo d’azione dei dentisti per la medicina estetica, con il Ddl semplificazioni. Leggi l'articolo per conoscere le novità.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Con il Ddl semplificazioni i dentisti potranno svolgere anche attività di medicina estetica non invasiva e mininvasiva.
  • L’area di intervento è stata estesa con il nuovo decreto. I dentisti potranno intervenire anche sulla fronte e sulle palpebre dei pazienti.
  • I medici estetici stanno chiedendo al Governo di fare un passo indietro sulla nuova misura.

Sono in arrivo interessanti novità per i dentisti. Infatti, con il Ddl semplificazioni è previsto un ampliamento delle competenze odontoiatriche.

Approvato dal Consiglio dei Ministri, il Ddl semplificazioni stabilisce che i professionisti della cura dei denti possano effettuare anche le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva. Questo vale, tuttavia, solamente per specifiche parti del viso.

Potrebbe non sembrare una vera e propria novità. Infatti, i dentisti possono già oggi eseguire dei micro-interventi estetici, ma entro precisi limiti stabiliti dalla legge. Oggi i dentisti possono intervenire sia sulla parte centrale che su quella inferiore, che comprende bocca, naso e zigomi.

Tuttavia, con il nuovo decreto si amplia l’area di intervento, e con la nuova misura presso gli studi odontoiatrici si potranno levigare sia le parti attorno alle labbra e sia la fronte e le palpebre. Dall’emanazione del decreto sono arrivati anche segnali di protesta. Infatti, i medici estetici non hanno accolto positivamente la misura.

Dentisti e medicina estetica con il Ddl semplificazioni

Sono ormai diversi anni che si dibatte a proposito dei limiti agli interventi di medicina estetica praticati dai dentisti.

Era il 2019 quando il Ministero della Salute aveva risposto ai quesiti che la Dgprof aveva posto al Consiglio superiore della sanità. In quell’occasione, il ministero aveva riportato alcune osservazioni relative alla liceità delle terapie estetiche del viso da parte dei laureati in Odontoiatria e protesi dentale.

Infatti, la risposta data specificava che è possibile accedere a terapie destinate a chi soffre di malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti”.

L’Andi, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, aveva spiegato inoltre che per relativi tessuti:

“Si intendono le zone perilabiali e dei mascellari inferiore e superiore, fino all’area sottozigomatica – e solo ove contemplate in un protocollo di cura odontoiatrica ampio e completo proposto al paziente, tale da rendere la cura estetica ‘correlata’, e non esclusiva, all’ intero iter terapeutico odontoiatrico proposto al paziente medesimo”.

Alla risposta del ministero del 2019, il presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Carlo Ghirlanda, aveva dichiarato che:

“Il parere del Css conferma l’estensione dell’area di nostra competenza di intervento rispetto a quanto stabilito in precedenza”.

Infatti, le Università hanno poi introdotto la formazione in “estetica dei tessuti relativi alle aree di competenza odontoiatrica” nel corso di laurea in Odontoiatria.

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Dentista e medicina estetica: cosa può fare e cosa cambia

Ancora prima dell’introduzione del Ddl semplificazioni, i dentisti avevano già la possibilità di effettuare trattamenti di medicina estetica.

Oggi, i dentisti in possesso di una laurea in medicina e una successiva specializzazione in odontoiatria possono, per legge, praticare tutti i trattamenti di medicina estetica. Invece, i laureati in odontoiatria hanno precisi limiti stabiliti dalla legge.

Infatti, il Consiglio Superiore di Sanità ha stabilito che gli odontoiatri possono effettuare:

  • terapie che abbiano finalità estetiche correlate alle cure dentali;
  • trattamenti estetici limitati alla zona labiale.

Di conseguenza, il dentista può operare solo nella zona periorale. Un’altra limitazione è rappresentata dalle tipologie di materiali utilizzati negli interventi di medicina estetica. Infatti, è preclusa ai dentisti la possibilità di utilizzare il botulino.

Tuttavia, con la pubblicazione del Ddl semplificazioni, l’area di azione e di competenza dei medici odontoiatri si è ampliata.

Novità per i dentisti con il Ddl semplificazioni

Secondo la normativa, già adesso i dentisti possono eseguire piccoli interventi di natura estetica, seppur con precise limitazioni, soprattutto quando non si tratta solamente di estetica dentale, ma di trattamenti finalizzati a migliorare l’aspetto estetico. In questa fattispecie, ad esempio, rientra anche lo sbiancamento.

Inoltre, possono anche effettuare interventi estetici a tutti gli effetti, come trattamenti alle labbra o lo spianamento delle rughe.

Tuttavia, con le novità introdotte dal Dll Semplificazioni, il dentista sarà autorizzato ad intervenire direttamente sul viso con trattamenti di natura estetica in altre zone.

Nello specifico, il dentista potrà effettuare trattamenti estetici nella parte centrale e in quella inferiore, vale a dire bocca, naso e zigomi, e non solo. Infatti, potrà anche intervenire con levigazione di palpebre e fronte, andando quindi oltre la zona intorno alle labbra.

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La risposta dei medici estetici al Ddl semplificazioni

Non tutti sono d’accordo con l’intervento del governo che va ad ampliare le aree di competenza dei dentisti. Tutela Medici Estetici, Federazione Italiana Medici Estetici, Società Italiana Radiofrequenza e Medicina Estetica in Oftalmologia hanno protestato contro la misura, e inviato un messaggio al Governo:

“Come noto, in questi giorni il Governo sta discutendo alcuni provvedimenti normativi di urgenza, nell’ambito dei quali uno di natura sanitaria che, se approvato, andrà a modificare ed integrare la legge 409/1985 – che regola la professione odontoiatrica – concedendo agli odontoiatri di esercitare la medicina estetica non invasiva o mininvasiva al terzo superiore, terzo medio, terzo inferiore del viso. In precedenza, ci sono stati altri tentativi degli odontoiatri di vedersi riconosciuta piena operatività in medicina estetica, sull’interezza del viso, e tutti sono stati giustamente respinti”.

Con questo messaggio i medici estetici protestano contro l’ampliamento delle competenze odontoiatriche in medicina estetica, che hanno esposto tre principali motivazioni per cui si oppongono alla nuova misura.

Le tre motivazioni sono:

  • la netta separazione tra il percorso universitario odontoiatrico e dei medici chirurghi: il primo non offre un’adeguata preparazione per la diagnosi e la terapia del derma, base della medicina estetica e non offre l’abilitazione ad operare;
  • il Consiglio Superiore della Sanità aveva stabilito in precedenza precisi limiti alla competenza odontoiatrica in medicina estetica;
  • tale manovra sarebbe frutto di un interesse politico ed economico e si pone contro le basi della miglior scienza medica attuale.

Nella nota, infatti, si legge:

“I medici estetici tutti […] si sono uniti per condividere questi principi e per organizzare in sinergia tra di loro una serie di iniziative di protesta per contrastare l’ampliamento delle competenze odontoiatriche in medicina estetica che si pongano al di fuori degli stretti limiti già individuati dal Consiglio Superiore della Sanità, con l’obiettivo di preservare la dignità della figura del medico estetico ed il diritto alla salute dei cittadini che si rivolgono alla medicina estetica”.

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Dentisti e medicina estetica – Domande frequenti

Chi può fare operazioni di medicina estetica?

Per poter effettuare trattamenti ed interventi di medicina estetica il medico deve possedere una laurea in Medicina e Chirurgia, ed essere iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi. Solamente per precise aree di intervento è possibile rivolgersi all’odontoiatra.

Quali trattamenti di medicina estetica possono effettuare i dentisti?

Con il Ddl semplificazioni, i dentisti potranno eseguire trattamenti estetici nella zona periorale, oltre che trattamenti di levigazione di palpebre e fronte.

Quali sono i limiti della medicina estetica per i dentisti?

Il Ddl semplificazioni ha allargato il campo d’azione dei dentisti nel campo estetico, che potranno trattare bocca, naso e zigomi, ma anche palpebre e fronte. Leggi cosa è cambiato con l’introduzione del decreto per i dentisti.

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Ilenia Albanese

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Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 5 Giugno 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Dentisti, aperta la possibilità di intervenire con la medicina estetica”

  1. Sono titolare di un centro odontoiatrico, in tal caso l’odontoiatra che esegue tali prestazioni
    , quali dicitura dovrà riportare in fattura? e dovrà fatturare con iva o senza?

    Rispondi
    • Buonasera,
      trattandosi di prestazioni sanitarie dovrebbero rientrare nei casi di esenzione. La dicitura è descrittiva rispetto alla prestazione, senza uno schema predefinito.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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