Il Consiglio dei ministri si prepara a varare il nuovo decreto lavoro che prevede una serie di obblighi e oneri, già a partire dal 1° gennaio 2026, per le imprese e per i lavoratori che percepiscono una indennità di disoccupazione. Procedure che introducono maggiori controlli per le aziende che assumono o hanno assunto usufruendo di bonus statali e per i furbetti che di fronte alle opportunità di lavoro preferiscono stare a casa.
Il decreto punta a rafforzare ulteriormente il ruolo del Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), portale del Ministero del Lavoro che aiuta imprese e lavoratori ad incontrarsi. La piattaforma svolgerà un ruolo di controllo sia lato domanda che offerta.
I controlli sulle imprese
Dal prossimo anno, chiunque voglia procedere ad un’assunzione agevolata (di qualsiasi tipo, anche in apprendistato) dovrà pubblicare preventivamente l’offerta di lavoro sulla piattaforma SIISL per l’inclusione sociale e lavorativa. Solo dopo la pubblicazione sarà possibile accedere agli incentivi o benefici contributivi finanziati con risorse pubbliche. Inoltre, attraverso la piattaforma, i datori potranno, in via facoltativa, individuare profili compatibili con le posizioni aperte, anche in relazione al tipo di agevolazione disponibile.
Un’altra novità riguarda le comunicazioni obbligatorie (CO) relative ai rapporti di lavoro. A partire dal 2026 potranno essere inviate direttamente tramite SIISL sia dai datori di lavoro sia dai soggetti abilitati (come consulenti del lavoro o professionisti delegati).
Il sistema permetterà inoltre al datore di lavoro, per ogni lavoratore iscritto alla piattaforma, di consultare gli esiti della verifica dei dati autocertificati. L’impresa interessata ad assumere un lavoratore agevolabile saprà subito se quel soggetto possiede effettivamente i requisiti per far scattare il beneficio contributivo o l’incentivo all’assunzione.
Nuove regole e sanzioni per i percettori di indennitÃ
Il decreto riscrive anche le sanzioni per chi percepisce un’indennità di disoccupazione, come NASPI, DIS-COLL e ISCRO e non carica e sottoscrive in tempo sulla piattaforma SIISL il CV e il patto di attivazione digitale (PAD). Si tratta di due passaggi obbligatori, che se effettuati oltre i 15 giorni dall’iscrizione d’ufficio dello stato di disoccupazione, comporteranno una decurtazione di un quarto della prima mensilità dell’indennità .
Se l’inadempienza va oltre 45 giorni scatterà la decadenza automatica dall’indennità e per i disoccupati è prevista anche una convocazione al centro per l’impiego competente.
Per non perdere l’indennità di disoccupazione, i percettori di NASPI, DIS-COLL e ISCRO dovranno manifestare interesse alle offerte di lavoro ricevute tramite SIISL e accettare quelle provenienti da aziende che operano nello stesso settore o in settori affini, per aree di attività equivalenti e che offrono una retribuzione pari o superiore all’ultimo impiego. L’obbligo di accettare l’offerta scatta anche se questa viene fatta da un’impresa con sede nel medesimo comune o entro 20 km dall’ultima sede di lavoro.
La mancata manifestazione di interesse o il rifiuto ingiustificato dell’offerta comporterà l’immediata decadenza dall’indennità . Sarà tuttavia possibile rifiutare fino a due offerte se l’attività è solo coerente con il titolo di studio (e non con l’esperienza pregressa), la retribuzione è inferiore fino al 10% rispetto all’ultimo lavoro e la sede è distante fino a 50 km. Il rifiuto della terza offerta, invece, determinerà la perdita automatica del beneficio.












Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it