Contributo affitto per lavoratori del turismo: domande dal 21 novembre

Sono beneficiari del contributo i datori di lavoro e le imprese del comparto turistico ricettivo

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Contributo affitto per lavoratori del turismo

Il ministero del Turismo (MIT) ha pubblicato il 13 novembre 2025 il decreto attuativo del contributo affitto per i lavoratori del turismo. Il provvedimento definisce i criteri e le modalità per l’accesso ai fondi da parte delle imprese e dei datori di lavoro del settore turistico e ricettivo, che possono usare il contributo per coprire i costi di locazione degli alloggi, le cosiddette staff house, da destinare poi ai propri dipendenti. In questo modo, si potranno garantire alloggi a condizioni agevolate.

Con il decreto MIT è stata definita anche la finestra temporale di invio delle domande, nonché le date di precaricamento dei documenti richiesti.

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Chi può richiedere il contributo affitto per i lavoratori del turismo

Sono beneficiari del contributo i datori di lavoro del comparto turistico ricettivo (come hotel, villaggi turistici, campeggi, resort, residence, B&B imprenditoriali, ecc.) che sostengono costi per la locazione di immobili destinati a ospitare i propri dipendenti. Sono ammesse le imprese di qualsiasi dimensione, anche quelle straniere (cioè non residenti in Italia), purché dimostrino di avere almeno una sede operativa attiva in Italia nel momento in cui richiedono l’erogazione del contributo.

Quindi, non sono i dipendenti a fare richiesta, ma direttamente i datori di lavoro. Si tratta di un contributo indiretto per i lavoratori, sia stabili che stagionali e/o in somministrazione. Le imprese, inoltre, devono avere la piena ed esclusiva disponibilità degli immobili da destinare alle staff house. Inoltre, è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e registrata nel Registro delle imprese per la ricezione di tutte le comunicazioni inerenti al procedimento.

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Come funziona

Come specificato dal decreto MIT, infatti, le imprese possono richiedere un contributo in conto esercizio, noto anche come contributo per la locazione, perché copre i costi sostenuti dall’impresa per la locazione degli alloggi destinati al personale lavoratore. Questa misura è concepita per garantire la sostenibilità operativa nel breve medio periodo. Il periodo di finanziamento per questa tipologia ammonta a 22 milioni di euro annui per il triennio 2025, 2026 e 2027.

Il contributo viene erogato in rimborso, cioè come restituzione di parte dei costi di affitto, e fino a esaurimento fondi. In entrambi i casi, l’impresa beneficiaria, in cambio, si impegna a garantire l’alloggio ai lavoratori per un periodo non inferiore a cinque anni a condizioni agevolate. L’agevolazione deve prevedere una riduzione del canone di locazione di almeno il 30% rispetto al valore medio di mercato.

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Domanda dal 21 novembre 2025

Ogni impresa proponente può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni, esclusivamente online. La richiesta va inoltrata tramite la piattaforma di invitalia.it, a partire dalle ore 12 del 21 novembre 2025 e fino alle ore 17 del 19 dicembre 2025. Nel periodo di apertura, lo sportello è aperto dalle ore 10 alle ore 17 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì.

FaseInizioTermineNote
Identificazione e Censimento (Preliminare)12:00 del 17 novembre 2025Non specificatoConsente la verifica dei dati camerali e l’eventuale conferimento di delega.
Compilazione e Invio Domanda12:00 del 21 novembre 202517:00 del 19 dicembre 2025Lo sportello opera dalle 10:00 alle 17:00 nei giorni lavorativi (Lunedì – Venerdì).

Il contributo viene concesso a sportello, in base all’ordine di arrivo delle domande. L’accesso alla procedura informatica è riservato al legale rappresentante dell’impresa, come risultante dal certificato camerale, il quale deve eseguire l’identificazione tramite SPID, carta nazionale dei servizi (CNS) o carta di Identità elettronica (CIE).

La domanda di agevolazione deve essere firmata digitalmente e deve includere, i seguenti dati:

  • le informazioni sull’impresa e le dichiarazioni in merito al possesso dei requisiti di ammissibilità e all’impegno per il rispetto della normativa (inclusi gli standard igienici e di sicurezza per l’alloggio dei lavoratori);
  • l’elenco delle unità locali coinvolte (con relativi codici ATECO), per verificare che queste risultino ubicate nella medesima provincia o entro un raggio di 40 chilometri dalla sede di lavoro;
  • le dichiarazioni che attestino la piena e idonea disponibilità degli immobili al momento della presentazione, con specificazione dei vani catastali e dei posti letto disponibili per l’alloggio;
  • l’ammontare dei costi annui previsti per l’alloggio e definizione della durata del piano dei costi.

La domanda si considera validamente trasmessa esclusivamente a seguito del rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione in formato pdf immodificabile, da parte della procedura.

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