Approvato il nuovo Conto termico 3.0 per il 2025. Con un plafond di 900 milioni di euro – 400 destinati alla PA e 500 ai privati – rappresenta un’opportunità per migliorare la sostenibilità degli edifici, riducendo gli sprechi e favorendo l’impiego di energia rinnovabile. Ed è anche un’occasione utile per i professionisti del settore, che possono così allargare la loro offerta anche a coloro che non avevano un budget sufficiente a disposizione.
Indice
Cos’è il Conto termico 3.0 e quanto vale
Conto termico è uno schema di incentivazione attivo dal 2013 che promuove interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Le nuove direttive europee, nei prossimi anni, introdurranno obblighi di riqualificazione per parte dei nostri edifici; per questo, già da adesso, Paesi come l’Italia stanno allargando la platea di beneficiari e di interventi ammissibili per l’accesso a strumenti di liquidazione diretta finalizzati all’efficientamento energetico.
La versione 2025 di Conto termico 3.0, copre fino al 100% delle spese. La quota massima è riservata ai Comuni fino a 15.000 abitanti che devono riqualificare scuole e strutture sanitarie. Nella maggior parte dei casi, si arriva al 65%, che scende al 50% per i privati. Visti gli aumenti dei costi di mercato, sono state introdotte aliquote specifiche per il fotovoltaico.
Conto termico 3.0, i beneficiari
Possono accedere al Conto termico 3.0:
- le pubbliche amministrazioni (Comuni, Province, Regioni, autorità portuali, società in house e consorzi);
- gli enti del terzo settore senza attività economica prevalente;
- i privati, pure per gli edifici non residenziali;
- le imprese;
- le comunità energetiche rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo.
Gli interventi ammissibili
Agli interventi già previsti nella versione precedente del Conto termico 3.0 – ovvero l’isolamento termico, la sostituzione degli infissi, le schermature solari -, si aggiungono gli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e le colonnine di ricarica per veicoli elettrici. A patto che, però, siano installati insieme a una pompa di calore elettrica che sostituisca l’impianto di climatizzazione. Finanziabili sono anche le pompe di calore elettriche, a gas o ibride, le caldaie a le stufa a biomassa, il solare termico, gli scaldacqua a pompa di calore, l’allaccio a teleriscaldamento da FER e a microcongelazione rinnovabile.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it