Codice tributo 2501

  • Il codice tributo 2501 si riferisce all’Imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari – articolo 6 del decreto 17 Giugno 2014.
  • L’imposta deve essere versata dai contribuenti entro la scadenza tramite modello F24 compilando la sezione Erario.
  • In caso di errori nella compilazione dell’F24 o di versamenti oltre la scadenza, il contribuente può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso per versare l’imposta con i dovuti interessi e una sanzione ridotta.

Sui libri e sui registri contabili, così come per altri documenti legati alla contabilità, è necessario pagare un’imposta di bollo. Per effettuare il versamento, i contribuenti devono utilizzare il codice tributo 2501 nel modello F24.

L’articolo 2215 del Codice Civile, infatti, stabilisce che i libri contabili devono essere numerati progressivamente in ogni pagina ed essere bollati in ogni foglio secondo le disposizioni delle leggi speciali.

Il pagamento, effettuato in via telematica per i titolari di Partita Iva, si versa compilando la sezione Erario del modello, ma per evitare di pagare sanzioni il versamento deve essere effettuato entro la scadenza, fissata a 120 giorni dal termine dell’esercizio; quindi, generalmente la scadenza cade il 30 aprile.

Codice tributo 2501: cos’è e a cosa si riferisce

La legge stabilisce che entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio deve essere pagata l’imposta di bollo sui registri contabili. Tuttavia, la procedura di pagamento varia in base al sistema utilizzato per la tenuta dei libri e i registri contabili.

Infatti, per i libri e i registri tenuti in modalità informatica, l’imposta di bollo è dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse e deve essere versata con modello F24 con il codice tributo 2501, codice istituito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 106/E del 2 dicembre 2014.

L’articolo 6 del decreto 17 Giugno 2014 al comma 1 prevede che:

« L’imposta di bollo sui documenti informatici fiscalmente rilevanti è corrisposta mediante versamento nei modi di cui all’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con modalità esclusivamente telematica».

Tale imposta interessa, quindi, i seguenti soggetti:

  • imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, ecc.;
  • lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali;
  • società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati;
  • società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, Soc. Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società;
  • istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie;
  • enti che non svolgono attività commerciali;
  • organi e amministrazioni dello Stato;
  • altri soggetti.

Il pagamento dell’imposta deve essere effettuato entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio ed è dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse. Il versamento, inoltre, deve essere effettuato in un’unica soluzione.

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Codice tributo 2501: compilazione modello F24

Tutti i soggetti che devono versare tale imposta devono utilizzare il modello F24, mentre gli enti pubblici devono utilizzare il modello F24 “enti pubblici”, o F24-EP.

Di conseguenza, il codice tributo 2501 deve essere utilizzato dai contribuenti con il modello F24 in modalità telematica, in tre possibili modalità che sono le seguenti:

  • in modo diretto dall’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi:
    • F24 web;
    • F24 online;
    • canali telematici Fisconline;
    • canali telematici Entratel;
  • con servizi di internet banking;
  • tramite intermediari finanziari abilitati.

Il modello F24 deve essere compilato nella sezione Erario seguendo queste istruzioni:

  • codice tributo: indicare 2501;
  • rateazione/regione/prov/mese rif: da non compilare;
  • anno di riferimento: anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
  • importi a debito versati: indicare l’importo a debito;
  • importi a credito compensati: da non compilare;
  • TOTALE A: la somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
  • TOTALE B: la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito;
  • SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
  • codice ufficio: da non compilare;
  • codice atto: da non compilare.
Modello F24

Codice tributo 2501: scadenza

L’imposta di bollo corrispondente al codice tributo 2501 deve essere pagata entro la scadenza e, in questo caso, la scadenza da rispettare per il pagamento delle imposte di bollo sulle fatture è sempre nell’arco di 4 mesi.

Nello specifico, l’imposta deve essere pagata entro 120 giorni dal termine dell’esercizio. Di conseguenza, in genere la scadenza ricade al 30 aprile di ogni anno. Inoltre, l’imposta deve essere versata in una singola soluzione.

Tuttavia, l’imposta di bollo relativa ai registri contabili informatici va pagata ogni 2500 registrazioni avvenute, escluse le righe d’informazioni immesse. Per il formato cartaceo, invece, l’imposta si deve pagare ogni 100 pagine circa.

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Imposta di bollo: altri codici tributo

Oltre al codice 2501, l’Agenzia delle Entrate ha istituito anche altri codici tributo relativi all’imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari, che sono:

  • codice tributo 2501: imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari – articolo 6 del decreto 17 Giugno 2014;
  • codice tributo 2502: imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari – art. 6, decreto 17 Giugno 2014 – sanzioni;
  • codice tributo 2503: imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari – art. 6, decreto 17 Giugno 2014 – interessi.

Codice tributo 2501: ravvedimento operoso

Se i contribuenti non effettuano il versamento dell’imposta corrispondente al codice 2501 entro la scadenza, rischiano sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ma per regolarizzare la posizione fiscale, la legge permette di ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso, un’operazione con cui si effettua il versamento, sempre con modello F24, dei tributi dovuti oltre agli interessi e alla sanzione in misura ridotta.

Per fare ciò, i codici tributo da inserire nel modello F24 sono quelli visti sopra.

Codice tributo 2501 – Domande frequenti

Come utilizzare il codice tributo 2501?

Il pagamento dell’imposta di bollo sui libri e sui registri contabili deve essere effettuato tramite F24 inserendo il codice tributo 2501 “imposta di bollo sui libri, registri e altri documenti rilevanti a fini tributari”, articolo 6 D.M. 2014.

Come si ravvede il codice tributo 2501?

In caso di ritardo nel pagamento o di versamento insufficiente, il contribuente deve pagare con modello F24 l’imposta di bollo dovuta con codice 2501, la sanzione con codice 2502 e gli interessi con il codice 2503. Leggi come funziona il ravvedimento operoso.

Quando si paga con il codice tributo 2501?

Il codice 2501, relativo all’imposta di bollo sulle fatture emesse, si versa entro quattro mesi, ossia entro 120 giorni dal termine dell’esercizio.

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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 24 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

4 commenti su “Codice tributo 2501”

  1. DEVO VARIARE SU COMPRAVENDITA IMMOBILE DEL 1983 IL CODICE FISCALE CHE MI E STATO VARIATO , IL MODELLO F24 ALLE POSTE NON PASSA PERCHE LE INDICAZIONI NON CORRISPONDONO .MI PUO’ AIUTARE A METTERE I DATI, LA RINGRAZIO . [email protected]

    Rispondi
    • Buongiorno,
      abbiamo compreso il problema ma per dare la soluzione sarebbe necessario visionare la documentazione. Dalla nostra esperienza meglio se, invece di andare in Posta, si reca presso uno sportello bancario.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. buongiorno un’informazione relativa al versamento da fare entro il 02.05.2023 codice tributo 2501 per la conservazione sostitutiva dei registri contabili. La risoluzione n. 106/E del 2 dicembre 2014 mi dice che l’anno che devo indicare sull’F24 è l’anno d’imposta per cui si effettua il versamento. Io entro il 28.02.2023 ho archiviato il 2021 e perciò metterei come anno del versamento da fare al 02.05.2023 su F24 il 2022 in quanto la prossima archiviazione sostitutiva è relativa al 2022 ma è corretto?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      quanto scrive è convincente e in linea con la normativa vigente. Il parere di un professionista di sua fiducia potrebbe darle ulteriori e maggiori certezze.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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