Codice tributo 1655

  • Il codice tributo 1655 istituito dall’Agenzia delle Entrate si riferisce al “recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n.66”.
  • Con il codice 1655 i sostituti d’imposta, pubblici e privati, recuperano il bonus Irpef erogato in favore dei dipendenti, inserendolo nel modello F24 nella sezione Erario.
  • Il recupero del bonus erogato, e quindi del credito, avviene per compensazione con altri tributi, e non valgono le regole sui limiti massimi compensabili.

Il bonus Irpef, anche detto Bonus Renzi, è un trattamento integrativo in busta paga che spetta ai lavoratori dipendenti erogato dai datori di lavoro in quanto sostituti d’imposta. Il sostituto d’imposta poi recupera il bonus portandolo in compensazione nel modello F24 con il codice tributo 1655.

Questo codice, istituito dall’Agenzia delle Entrate, si riferisce al “recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n.66”.

Trattandosi di un credito, il sostituto d’imposta dovrà inserirlo sempre tra gli importi a credito nel modello F24, per compensare altri tributi. Ma vediamo come funziona, quali sono i limiti e la guida alla compilazione del modello F24.

Codice tributo 1655: cos’è e a cosa si riferisce

Il Bonus Renzi è stato introdotto nel 2014 e si tratta di un bonus da 80 euro in busta paga riservato ai lavoratori dipendenti.

Nel 2020, invece, il bonus subisce le prime modifiche passando dall’importo di 80 euro a 100 euro. Questo trattamento integrativo in busta paga, tuttavia, è anticipato dal datore di lavoro, ovvero dal sostituto d’imposta.

Il sostituto d’imposta, quindi, per recuperare il bonus anticipato, utilizza il credito per compensare altri importi a debito da versare all’Erario.

Tra le imposte e i contributi che si possono compensare con il codice tributo 1655 ci sono l’IRAP, Imposta regionale sulle attività produttive, l’IRPEF, Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche, ma anche i contributi INPS.

Requisiti e limiti della compensazione

Il Decreto fiscale 2020 ha introdotto alcune novità nel sistema delle compensazioni effettuate con il modello F24 e, di conseguenza, impone dei limiti alla compensazione del Bonus Renzi.

L’articolo 3 del decreto, infatti, stabilisce che per le compensazioni superiori ai 5.000 euro sulle imposte sui redditi maturati dal periodo di imposta 2019 è necessario presentare la dichiarazione dei redditi.

Inoltre, prevede l’estensione dell’obbligo di presentazione del modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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Codice tributo 1655: compilazione modello F24

Il codice tributo 1655 si utilizza in compensazione con altre imposte o contributi, utilizzando il modello F24 in modalità telematica. Per non commettere errori e, di conseguenza dover pagare delle sanzioni, i sostituti d’imposta possono affidarsi ad un professionista.

Le modalità con cui è possibile pagare i modelli F24 sono le seguenti:

  • in modo diretto dall’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi:
    • F24 web;
    • F24 online;
    • canali telematici Fisconline;
    • canali telematici Entratel;
  • con servizi di internet banking;
  • tramite intermediari finanziari abilitati.

Per inserire il codice 1655 nel modello F24 e portare in compensazione il credito con altri tributi, il sostituto d’imposta deve compilare il modello inserendo le seguenti informazioni nella sezione Erario:

  • codice tributo: indicare 1655;
  • rateazione/regione/prov/mese rif: il mese di riferimento (ad esempio gennaio 01, febbraio 02, marzo 03 e così via);
  • anno di riferimento: anno d’imposta per cui è stato erogato il bonus;
  • importi a debito versati: da non compilare;
  • importi a credito compensati: indicare l’importo a credito;
  • TOTALE A: la somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a debito;
  • TOTALE B: la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario;
  • SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
  • codice ufficio: da non compilare;
  • codice atto: da non compilare.
Modello F24

Codice tributo 1655: ravvedimento operoso

Il codice tributo 1655 deve essere sempre inserito nella sezione degli importi a credito, ma con un’unica eccezione, quella del ravvedimento operoso.

Infatti, se il datore di lavoro ha erroneamente utilizzato il credito del bonus Renzi in misura maggiore a quanto effettivamente spettante, questo può avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso previsto dal D.Lgs. n. 472/1997.

Ad esempio, poniamo il caso che l’azienda vantava un credito derivante dal bonus Renzi pari a 1.000 euro e lo ha utilizzato per compensare altri contributi o imposte inserendo nel modello F24 una somma maggiore, pari a 1.200 euro.

Ciò significa che ha erroneamente utilizzato 200 euro in più. In questo caso il sostituto d’imposta può portare a debito i 200 euro con codice tributo 1655 per pagare sanzioni e interessi con il ravvedimento operoso.

Bisogna, quindi, presentare un nuovo modello F24 con codice 1655 stavolta a debito e inserire anche le somme in qualità di sanzione e quelle in qualità di interesse.

Codice tributo 1655 – Domande frequenti

Come si utilizza il codice tributo 1655?

Il codice tributo 1655 si inserisce nel modello F24 nella colonna “importi a credito” della sezione Erario. Negli appositi campi bisogna, inoltre, inserire il mese e l’anno in cui l’importo è stato erogato.

Cosa si può compensare con il codice tributo 1655?

Con il codice tributo 1655 il sostituto d’imposta può compensare imposte e contributi come l’IRPEF, l’IRAP e anche i contributi INPS. Ecco tutte le informazioni da conoscere.

Come funziona il bonus Renzi?

Con l’ex Bonus Renzi, o bonus Irpef, il datore di lavoro anticipa il bonus pari a 100 euro (prima 80 euro) in busta paga per portarlo, poi, in compensazione con altri tributi nel modello F24.

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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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