Nel 2025 gli italiani continuano a fare i conti con un calo del potere d’acquisto e un costo della vita sempre più alto: in questo scenario, i bonus e le agevolazioni economiche diventano strumenti fondamentali per sostenere famiglie, giovani e cittadini fragili. Ma quali sono quelli più richiesti e quale impatto hanno sul reddito dei cittadini?
Un’analisi di oltre un milione di domande registrate negli ultimi mesi rivela che le scelte degli italiani raccontano molto più dei loro bisogni: sono lo specchio delle priorità sociali di un Paese che, nonostante investa quasi un terzo del PIL nel welfare, fatica ancora a rendere accessibili i propri aiuti.
Quali sono i bonus più richiesti nel 2025? La classifica
Secondo i dati raccolti da Wizbii, piattaforma che monitora le richieste di accesso a bonus e incentivi, i tre bonus più richiesti nel 2025 dagli italiani sono:
- Carta giovani nazionale (17%);
- bonus mobili (10,3%);
- agevolazioni per la celiachia (9,7%).
Tre voci che confermano le priorità degli italiani: il desiderio di indipendenza economica dei giovani, la necessità di sostenere le spese per la casa e l’attenzione crescente al benessere e alla salute.
L’assegno unico e universale (8,4%) e l’assegno di inclusione (6,2%) completano la top 5, confermando che le misure per la famiglia e l’inclusione sociale sono tra le più richieste. A chiudere il quadro ci sono anche molti bonus regionali o locali, con un peso singolo marginale (inferiore all’1% ciascuno).
“Nei bonus più richiesti non ci sono solo strumenti per restituire potere d’acquisto alle persone nel breve termine, ma anche tanti elementi per orientare le prossime politiche economiche e decisioni strategiche di ordine pubblico e privato”, commenta Huda Akhoudam, esperta di politiche sociali e osservatrice del welfare italiano raggiunta da Partitaiva.it.

Lo “specchio” del Paese
Secondo l’intervistata, la classifica dei bonus più richiesti nel 2025 restituisce un vero e proprio spaccato della società. “Il costo della vita è in aumento, i giovani faticano a inserirsi nel mondo del lavoro e la salute è sempre più influenzata da fattori ambientali e alimentari. Non sorprende che gli aiuti più cercati riguardino proprio questi ambiti”, aggiunge.
La fotografia che emerge da questa ricerca è quella di un Paese in cui i bonus non sono solo strumenti economici, ma anche indicatori sociali: mostrano dove si concentrano i bisogni e quali strade il welfare dovrà percorrere nei prossimi anni per essere davvero inclusivo e accessibile a tutti. Akhoudam sottolinea anche un elemento interessante: “Molte di queste misure non dipendono dal reddito e quindi sono accessibili anche senza presentare l’ISEE, un aspetto che le rende più semplici da ottenere”.
L’impatto economico dei bonus per i cittadini
Quanto incidono davvero queste agevolazioni sul reddito delle famiglie? Secondo l’intervistata, queste agevolazioni sono un sostegno essenziale per alcune categorie di soggetti. “Per i nuclei con redditi medio-bassi o con spese fisse elevate, i bonus e le detrazioni fiscali offrono un sollievo finanziario reale: riducono le spese obbligatorie o straordinarie e liberano risorse per altri bisogni”, fa sapere. Ad esempio, il bonus affitto o il bonus bollette riducono le spese immediate per la casa, alleviando il bilancio familiare mensile, mentre le detrazioni fiscali consentono di recuperare importi significativi tramite la dichiarazione dei redditi.
“Dalle nostre simulazioni, in media, il valore complessivo di agevolazioni e incentivi può superare i 2.000 euro l’anno, una cifra che migliora la qualità della vita e il benessere economico delle famiglie italiane”, aggiunge l’esperta.
Bonus più richiesti, il 37% degli italiani non sa che esistono
Nonostante l’Italia destini quasi un terzo del PIL al welfare pubblico, secondo l’INAPP il 37% degli italiani non conosce l’esistenza dei bonus e delle agevolazioni a cui avrebbe diritto e, di conseguenza, non ne usufruisce. Un dato che evidenzia un forte divario informativo: i benefici esistono, ma non sempre vengono comunicati in modo chiaro o accessibile.
Al contempo, le persone spesso rinunciano agli aiuti a causa di complessità burocratiche, tempi prolungati nella gestione delle pratiche e costi amministrativi troppo elevati. La vera sfida per il futuro, quindi, non è semplicemente erogare bonus a pioggia, ma rendere queste agevolazioni più conosciute e facilmente accessibili, affinché tutti coloro che ne hanno diritto ne possano realmente beneficiare.
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor